Ed eccoci in quel periodo dell’anno dove, negli anni scorsi, rimanevano in campo solo i giocatori che dovevano in qualche modo raggiungere il loro target annuale, in termini di vittorie, prize money, etc.
Quest’anno è diverso, quest’anno ci sono anche nomi importanti in giro, la quarantena ha stravolto tutto.
Primi turni a Sofia e Linz, ma per educazione, diamo la precedenza alle signore.
Match fra Rus e Zidansek.
Match inedito, prima volta fra le due, e allora per capire da che parte stare dobbiamo analizzare due fattori: stato di forma e adattabilità alla superficie.
La Rus è 5-5 nelle ultime 10, che è comunque meglio del misero 4-6 raccolto da Tamara nel periodo; la Rus è 81-44 overall sulla superficie, mentre la Zidansek è attualmente 8-8.
Non servirebbe andare molto oltre, già questi due fattori sono indicativi, invece aggiungo un’altra cosa “simpatica”: Rus e Zidansek sono compagne di doppio, e alle 14.30 circa, cioè due ore dopo il loro match in singolo, scenderanno di nuovo in campo, da favorite abbastanza nette.
Io, a voler essere malizios… ehm pragmatico, immagino che non assisteremo a un match maratona fra le due: l’olandese, proprio lei, sembra quella destinata a proseguire l’avventura nel torneo.
E arriviamo a Sofia, col match fra Fucsovic e Sinner.
Match fra due giocatori che stimo tantissimo, e che anche se hanno caratteristiche diverse, sono accomunati da una cosa: sono due tennisti estremamente solidi.
Jannik è un predestinato, non mi stancherò mai di ripeterlo, a mio avviso è il nuovo faro del tennis italiano, più di Fogna e di Berretto, almeno attualmente.
Marton è un giocatore classe 92 che ha forse vinto meno, a livello major, di quanto meritasse, ma che è sempre lì, nelle fasi finali dei tornei, quando vi partecipa.
L’anno scorso ha fatto benissimo a Sofia, perdendo solo in finale, e più in generale vanta un 107-80 sulla superficie che la dice lunga sulla sua pericolosità.
Sinner, che è scuola Piatti, non si presenterà impreparato all’appuntamento, e vorrà in qualche modo vendicare la sconfitta subita nell’unico precedente fra i due, all’Australian Open di quest’anno.
Altro Sinner in quel periodo, quello di oggi sembra molto più simile al guerriero che ha tenuto testa a Nadal sul suo campo di battaglia preferito.
Almeno lo spero, ma lo credo anche.
Sinner poi, non scordiamolo, con la sua tenera età, ha già un 40-15 sulla superficie, e le uniche tre partite perse nelle ultime 10 giocate sono state contro Nadal, Zverev e Rublev.
E ci sta no?
Giuste le quote, ma comunque di valore, perché il ragazzo è un crac, e qualunque cosa si possa prendere con lui, va presa.
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