Nel mondo del tennis, e più in generale nel mondo dello sport, provare a stilare una classifica degli sportivi più forti di tutti i tempi è impresa assai complessa e non sempre le risposte, seppur motivate, sono facilmente condivise da tutti. Una potenziale classifica in grado di mettere quasi tutti d’accordo, dovrebbe tener conto di molti fattori che nel corso dei tempi hanno influito sui cambiamenti del gioco, sia da un punto di vista individuale, e mi riferisco principalmente alla tecnica ed alla condizione atletica, sia alle diverse condizioni di gioco e di materiali.
Dovessimo provare però ad indicare semplicemente quelle tenniste che farebbero sicuramente parte della Top Ten, non potremo in alcun modo dimenticare la tedesca Stefanie Graf, per tutti Steffi, attuale compagna di vita dell’altro fenomeno André Agassi con il quale condivide la presenza nella Hall of Fame del Tennis (la Graf dal 2004, Agassi dal 2011).
Oggi per lei è un giorno speciale, perché esattamente 30 anni fa la Graf divenne la nuova N.1 del mondo, superando Martina Navratilova nella classifica WTA. Il cambio della guardia rappresentò di fatto un cambio generazionale, la Ceca Martina, divenuta poi cittadina Americana, aveva conquistato il trono il primo luglio del 1976 ed aveva dominato la classifica per 10 lunghissimi anni lasciando le briciole alla rivale Chris Evert che salì in vetta soltanto per qualche mese tra il 1980 ed il 1981.
La stessa Chris in un’intervista dove le fu chiesto un parere personale sulla giovane tedesca non ebbe alcun dubbio sul suo roseo futuro e fece la seguente previsione: “La Graf è molto brava ed è molto più giovane di noi. Credo rimarrà al N.1 della classifica per molto tempo, fin quando ne avrà voglia”.
Fräulein Forehand (miss Dritto come fu soprannominata la Graf) aveva nel 1987 solo 18 anni ma una carriera già ricca di affermazioni importanti, il giorno prima aveva infatti sconfitto proprio la Evert nella finale di Los Angeles, un torneo che faceva parte del cosiddetto Virginia Slims e che si aggiungeva ad ulteriori 6 vittorie nei tornei dello stesso circuito: ad arricchire un già consistente bottino la vittoria del Roland Garros e la Finale raggiunta a Wimbledon, battuta dalla Navratilova.
L’anno successivo fu poi per Steffi il migliore in assoluto, per la prima volta ed unica al mondo si portò a casa il Golden Slam, ossia la vittoria di tutti i tornei del Grande Slam più l’affermazione al torneo olimpico, un record difficile da battere ma che dimostrava la superiorità tecnica della tedesca rispetto alle sue avversarie di allora.
Il dominio che sembrava che la tedesca sembrava potesse esercitare sul circuito a lungo, complici il ritiro della Evert nel 1989 e la fase calante della carriera della Navratilova, non fu però tale a partire dal 1991 quando la scalata di Monica Seles divenne inarrestabile fino al raggiungimento della vetta della classifica WTA nel 1991. Per la Graf i due anni successivi furono tra i più difficili della sua carriera, non solo per gli exploit della Yugoslava ma anche a causa di alcuni infortuni che non le permisero di dare il massimo in campo. Quella che sembrava una magnifica rivalità si interruppe però il 30 Aprile 1993, giorno in cui un folle mise fine alla carriera della Seles con una coltellata alla schiena durante il torneo di Amburgo.
Da li in poi, trovando di fatto solo la spagnola Arantxa Sanchez Vicario come vera rivale, Steffi riprese a dominare la scena tornando a vincere con continuità, fino al giorno del suo ritiro nell’agosto del 1999 a seguito della sconfitta inaspettata al secondo turno del torneo contro Amy Frazier all’età di 30 anni e al N.3 della classifica WTA. Queste le sue parole:
“Ho realizzato tutto ciò che volevo nel tennis. Sento di non avere più nulla da portare a termine. Le settimane successiva a Wimbledon non sono state facili per me. Non mi divertivo più. Dopo Wimbledon, per la prima volta nella mia carriera, non avevo voglia di andare ad un altro torneo. La mia motivazione non era come quella che avevo in passato“.
Steffi Graf arrivò per 31 volte in finale di un torneo del Grande Slam vincendone ben 22.