Non è mai stata una carriera semplice quella di Camila Giorgi. La marchigiana di origini argentine è arrivata presto nel tour e ha già vissuto molte stagioni nel circuito principale, ma raramente è riuscita a giocarle interamente senza infortuni e questo 2019 si sta rivelando una delle più travagliate e complicate di sempre. Reduce da un 2018 stellare, condito dal titolo a Linz, i quarti di finale a Wimbledon e un nuovo best ranking di numero 26, il 2019 ha presentato presto le prime difficoltà. In Medioriente Camila ha sentito i primi fastidi al polso, che di lì a poco l’avrebbe costretta a una serie di forfait che si allungava con il passare delle settimane. Costretta a mancare a Indian Wells, torneo nei quali la numero 1 azzurra si è sempre trovata a suo agio, e poi anche a Madrid, Roma e Parigi, ritornando in campo solo sulla sua amata erba. Nonostante non abbia raccolto nessuna vittoria sul verde inglese, l’azzurra ha più volte avuto modo di rassicurare tutti sul completo recupero dall’infortunio e il peggio sembrava effettivamente passato. Nell’estate a stelle e strisce abbiamo rivisto sprazzi della grande Camila che in passato aveva trovato in questi appuntamenti Nordamericani alcuni dei suoi migliori risultati, come gli ottavi di finale degli Us Open. Nel giro di poche settimane Giorgi ha raggiunto l’atto conclusivo sia a Washington che a New York, due International che le hanno permesso di recuperare qualche posizione in classifica e di ritrovare i ritmi prima dell’ultimo Slam stagionale. A Flushing Meadows purtroppo il sorteggio è stato tutt’altro che benevolo, opponendola per la seconda volta nello stesso mese a Maria Sakkari, entrambe le volte letale. In Giappone Camila è sembrata nuovamente in grande spolvero, raggiungendo i quarti di finale dopo aver battuto nettamente Sloane Stephens, e le premesse sembravano ottime anche per il finale di stagione, provando a fare qualche altro buon risultato tra i Premier cinesi e i tornei europei indoor. Purtroppo a Wuhan l’azzurra ha sentito nuovamente quel maledetto fastidio al polso che sembrava guarito e dopo un set perso contro la svedese Rebecca Peterson è stata costretta ad abbandonare il campo. Ora il resto dell’anno è appeso ad un filo, perché il Premier Mandatory di Pechino è a pochi giorni dall’inizio e nonostante questo sia un torneo obbligatorio e prestigioso, la salute sarà messa al primo posto nel prendere questa decisione. Inoltre è già successo in passato che la marchigiana saltasse i tornei di fine stagione per recuperare e arrivare al meglio a gennaio. Nel caso lei e il suo team decidessero di annunciare la chiusura anticipata del 2019, Camila sarebbe probabilmente costretta a iniziare il nuovo anno dalle qualificazioni, non potendo difendere il titolo di Linz, il secondo vinto in carriera. Un dato interessante è che a causa della programmazione forzata di questa stagione, la marchigiana ha disputato solo due partite al di fuori del cemento, perdendole entrambe su erba. Dunque le 13 vittorie stagionali sono arrivate tutte sul duro e Giorgi non vince una partita su una superficie diversa da Wimbledon 2018. Si ricordi che nelle passate stagioni Camila ha anche sofferto di problemi alla spalla, al gomito e alla schiena. Possiamo solo augurarci che la prossima volta che la vedremo in campo sarà senza alcun dolore e pronta a riprendere da dove aveva lasciato ormai diversi mesi fa.