Dopo un lungo stop, il tennis è finalmente tornato a riempire le giornate di molti appassionati, i quali hanno potuto riassaporare la bellezza della normalità grazie al Wta di Palermo 2020. La competizione siciliana ha fatto infatti da apripista alla ripartenza del tennis mondiale, che almeno per i prossimi mesi non sarà lo stesso, ma quantomeno permetterà ad alcuni tra i migliori tennisti del mondo di sfidarsi sui palcoscenici più prestigiosi del globo e ai numerosi tifosi di godersi un paio d’ore di sfide entusiasmanti. Nonostante tutte queste buone premesse, purtroppo il ritorno di questo sport ha comportato inevitabilmente anche il ritorno di tante critiche e polemiche, arrivate da giocatori, addetti ai lavori e ovviamente spettatori e dirette alle stesse identiche categorie. Sara Errani, sfortunatamente, è stata una delle tenniste più bersagliate.
Già chiacchierata da ormai molto tempo, data la sua discesa in classifica dopo gli anni d’oro del quinto posto nel Ranking Wta e la finale al Roland Garros, negli ultimi tempi i commenti non si sono placati. In particolare, la tennista romagnola viene spesso derisa per il suo servizio, giudicato non all’altezza di un livello simile e quasi offensivo nei confronti delle sue colleghe. Affermare che il suo servizio sia sotto la media e che non sia il suo punto di forza è assolutamente lecito; non lo è invece rimarcare ciò con termini poco carini e sminuire il duro lavoro che si cela dietro il raggiungimento di determinati risultati.
Se Sara si fosse fatta condizionare dalle critiche e dalle offese, la sua carriera difficilmente avrebbe avuto questo andazzo, perciò con il tempo si impara a conviverci e ad andare avanti. Tuttavia, ogni tanto deve essere piacevole potersi togliere qualche sassolino dalla scarpa e dimostrare ai tanti leoni da tastiera che si sbagliavano. Ebbene Errani è riuscita a farlo due volte in pochi giorni.
Presente nel main draw del torneo di Palermo grazie ad una wild card che gli organizzatori le hanno concesso, Sarita ha sfidato all’esordio la rumena Cirstea. Dopo aver vinto il primo set, Errani ha subito un parziale di 8 giochi a 0 che sembravano poterla buttare giù; la reazione non è però tardata ad arrivare e, da vera guerriera, ha vinto al terzo set. Ancora meglio ha fatto al secondo turno contro Krystina Pliskova: il primo set da dimenticare, caratterizzato dalla confusione, ha complicato notevolmente le cose, ma l’azzurra si è resa protagonista di una rimonta stratosferica, perdendo la battuta in appena un’occasione nei nove turni di servizio disputati e avendo la meglio persino della pioggia, che aveva causato la momentanea sospensione del match nella frazione di gioco decisiva.
In quel di Palermo, dove tutto è cominciato con la conquista del primo dei 10 titoli Wta, Sara Errani vince e spazza via le solite, stancanti critiche.