Francisco Roig: “Nadal quest’anno sta risentendo maggiormente della tensione”

Francisco Roig, secondo allenatore del miglior tennista di sempre sulla terra rossa, Rafael Nadal, ha parlato nel programma “Pianeta Tennis” su Radio Marca Barcellona della situazione attuale del suo pupillo, e in particolare del fatto che Nadal per la seconda volta in undici anni non ha vinto il Roland Garros. “Ciò che ha fatto Rafa avrà ancora più valore quando si sarà ritirato. Noi che gli siamo vicini sappiamo cosa ci vuole per vincere il Roland Garros”, dice Roig.

Roig ha confessato che un giocatore come Nadal vive con grande tensione. Nemmeno i più grandi tennisti si liberano dello stress durante un torneo così importante come quello parigino. “Nelle ultime tre settimane Nadal ha speso molte energie mentali, e non è facile come si pensa. Si sente molto nervoso, e lo sta pagando un po’ di più in questa stagione. Lui è sempre stato molto nervoso, ma una volta sceso in campo ha sempre avuto quella dote speciale che gli permetteva di vincere nei momenti importati. Questa è una delle caratteristiche fondamentali che gli ha permesso di ottenere tutti i risultati raggiunti”, analizza il catalano.

Nadal intervista Roig

Alla domanda di come vede la sconfitta con Djokovic, Roig non ha esitato ad affermare che il serbo si trova ora nel suo momento migliore, non come il maiorchino: “ Rafa non è arrivato alla sfida al meglio, in nessun aspetto. Non è al livello necessario per competere con Djokovic. Si parla tanto del livello impressionante di Djokovic, ma alla fine l’unico che gli ha opposto resistenza per più di un anno è stato Rafa”.

Uno degli aspetti più sorprendenti del maiorchino è come colpisce il dritto in allenamento rispetto a quando gioca i tornei. Quando si allena, Rafa colpisce il la palla con più forza rispetto a quando compete. Conferma ciò anche Roig: “Nadal ha sempre giocato in maniera differente negli allenamenti rispetto alle competizioni. Solo quando avvertiva miglioramenti e aveva molta fiducia, giocava nei tornei con la stessa velocità degli allenamenti. Lo vedo giocare 70-80 volte l’anno, e ogni volta che ci alleniamo, rimango scioccato dall’ accelerazione che è in grado di generare. E’brutale.”, ha detto l’allenatore.

nadal intervista Roig 2

“Sappiamo che ci penalizza un po’ non usare di più i colpi in partita, ma questo gli ha portato tanto successo negli ultimi dieci anni, e non è facile cambiare queste abitudini quando sei stato numero 1 giocando con quello che hai. Lui è il primo a cui piacerebbe giocare con più potenza, però ha questa capacità di gestire bene la partita, ottenendo così risultati positivi”. Ed è qui che l’allenatore ha il difficile compito di inculcare nel proprio giocatore nuovi obiettivi. “Il nostro obiettivo è fargli capire che deve giocare in maniera aggressiva, che deve fermare il movimento in su invece che in avanti. Ma fino a quando non è sicuro di poter vincere il punto, non giocherà in questo modo se non è convinto di poter vincere”.

Nadal, un uomo abituato al successo sportivo e personale, sta cominciando ad assaggiare il sapore amaro della sconfitta. Qualcosa che i giocatori soffrono settimana dopo settimana, ma il maiorchino lo accetta con tranquillità. “ E’ una persona che accetta le sconfitte. E’ infastidito, a nessuno piace perdere, in particolare a questi grandi campioni. Ma lo accetta molto bene ed è capace di fare una buona lettura di quello che è successo. Un campione così non si accontenta mai, perciò è fondamentale lavorare con nuovi obiettivi per recuperare il livello di un tempo”, ha detto Roig.

Infine, non ha confermato che Nadal giocherà un torneo su terra rossa dopo Wimbledon: “Non ne abbiamo parlato, né con lui né con Toni”.

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