Di Riccardo Costarelli, fondatore del blog su Roger Federer RF Tennis Blog.
Ho avuto la fortuna di osservare da vicino Federer durante la Mercedes Cup e sinceramente la sensazione è stata che stesse giocando con il freno a mano tirato, quasi come a non volersi affaticare troppo.
Appena rientrato da un infortunio è comprensibile, ma non è stato del tutto chiaro se il vero motivo sia stata la paura di affrettare i tempi, la mancanza di sicurezza oppure l’impreparazione fisica. Lo stesso Roger aveva comunque ammesso di non essere ancora in forma per competere ad alti livelli e che gli sarebbero serviti diversi match per scrollarsi di dosso la ruggine accumulata.
Ora siamo ad Halle, in Vestfalia, nel suo giardino preferito. Ovviamente però qualche giorno in più non è bastato a cambiare più di tanto la situazione.
È vero, il Maestro di Basilea ha appena raggiunto i quarti di finale al Gerry Weber Open, ma l’ha fatto con due vittorie non del tutto convincenti. L’8 volte campione e detentore del titolo ha superato ieri Jan-Lennard Struff 6-4 7-6(3) ed oggi Malek Jaziri 6-3 7-5, mostrando però di essere ancora abbastanza lontano dal Roger che ci ricordiamo.
Nel match di primo turno, sebbene Roger sia apparso mai davvero impensierito dal gioco di Struff, lo svizzero è sembrato ancora cauto nei movimenti e lento con i piedi. Inoltre i suoi colpi da fondo hanno spesso mancato di profondità e incisività. Il lato positivo però è che la schiena è sembrata essere a posto e di conseguenza anche il servizio ha funzionato bene: 11 aces, 63% di prime e 94% di punti vinti con la prima hanno contribuito in modo decisivo alla vittoria del match. Il resto l’hanno fatto i 26 gratuiti di Struff che ha regalato tanto soprattutto nei momenti chiave della partita.
“È stato difficile trovare il ritmo. Struff colpiva forte e in anticipo sia di dritto che di rovescio. Ha un gran servizio, soprattutto la prima. Così devi in qualche modo tornare alle basi, concentrarti sui tuoi turni di battuta. Credo di averlo fatto bene, lui non ha mai avuto possibilità di break e questo mi ha dato sicurezza”, ha dichiarato Federer nel post-partita di ieri.
“Dopo questo primo turno, avendo giocato la settimana scorsa a Stoccarda, ho la sensazione che si possa fare qualcosa di buono qui. Non voglio pensare troppo in avanti ma se continuerò a servire come oggi e migliorando un pochino i turni di risposta, all’improvviso posso essere pericoloso per qualsiasi giocatore”. Ha poi aggiunto: “Vedremo come andrà. Al momento affronto un match alla volta e spero di migliorare partita dopo partita”.
Nel match di oggi si è visto qualcosa di più, sebbene Federer sia calato vistosamente dopo aver vinto agevolmente il primo set. Sotto 4-1 nel secondo è però riuscito a riprendere la concentrazione per rimontare e portare a termine l’incontro col punteggio di 6-3 7-5.
Roger si è mosso un po’ meglio, andando a prendersi anche alcuni punti a rete. Il servizio, seppur meno incisivo di ieri, è stato solido nei momenti importanti: 5 aces e il 67% di prime in campo con cui ha guadagnato il 79% dei punti.
Di certo Jaziri, così come Struff, hanno concesso qualcosa di troppo, non rendendo davvero attendibile questo doppio banco di prova. Già il match in programma domani contro Goffin ci potrà dire qualcosa in più, ma Roger ha sicuramente bisogno di migliorare le sue prestazioni se vuole davvero candidarsi per la vittoria del nono titolo al Gerry Weber Open.
Riccardo Costarelli
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Halle è un 500 non un 250
Forse, ma non vincerà