Henman: “Non credo che Murray debba partecipare agli Australian Open”

L'ex beniamino inglese, Tim Henman, oggi esperto analista, ha espresso il suo parere riguardo le condizioni dei FabFour e cosa ci si può aspettare in vista del primo Slam dell'anno

ANDY NON ANCORA PRONTO- È sempre interessante conoscere le opinioni e le analisi di ex grandi giocatori. E Tim Henman, è uno di quelli. L’ex numero 4 al mondo e speranza del pubblico inglese, dopo il ritiro, avvenuto nel 2007, ed una notevole carriera professionale, è diventato opinionista. Il britannico è ancora strettamente legato al tennis essendo un commentatore regolare delle trasmissioni e diventando uno dei più rispettati analisti del momento. Il classe ’74 durante la sua gloriosa carriera, ha vinto 11 titoli, raggiungendo 4 volte le semifinali a Wimbledon, ed una volta, entrambe nel 2004, al Roland Garros e agli US Open. Il beniamino del pubblico britannico, nativo di Oxford, era l’erede designato di Fred Perry, ma lì dove non è riuscito ad arrivare, è stato superato egregiamente dall’erede Andy Murray. Proprio lo scozzese, con Roger Federer e Rafael Nadal, è stato oggetto di varie considerazioni dell’inglese, che si è soffermato in particolar modo sull’inizio della stagione. Henman, intervistato dalla testata Express Sport, ha invitato il connazionale Andy Murray a evitare di giocare gli Australian Open a meno che non sia perfettamente sano: “È l’unico che può sapere quale sia la cosa giusta da fare. Il gioco è abbastanza duro anche quando sei in perfette condizioni. Quindi, se è sano anche al 90%, potrà superare un paio di turni a Melbourne prima che il suo  fisico si arrenda completamente. La sua carriera ruota intorno alle vittorie nei Major, per cui dovrebbe essere paziente e assicurarsi di essere sano al 100%.” Infatti, il fuoriclasse scozzese sta ancora recuperando dall’infortunio all’anca che lo ha tenuto fermo per diversi mesi, a partire dal quarto di finale disputato a Wimbledon contro Sam Querrey. Un consiglio fraterno, da ex giocatore, ben consapevole di come si possa fallire, soprattutto in tornei lunghi come i Major, se non in condizione giuste. D’altronde lo stesso Henman in quel di Melbourne non ha mai avuto un ottimo score, raggiungendo come miglior piazzamento il quarto turno, rispetto agli altri importanti risultati Slam. Una riflessione interessante da parte di colui che fece sognare gli inglesi a cavallo degli anni ’90- inizio millennio, che potrebbe essere estesa per certi versi anche a Novak Djokovic, che ripartirà dal Mubadala World Tennis Championship dove ci sarà un primo approccio, con le prime impressioni, del ritorno in campo del serbo. Il nativo di Glasgow dovrebbe ripartire da Brisbane: vedremo se il consiglio del buon vecchio amico Tim sarà preso in considerazione…

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FEDAL: DOMINIO 2.0- Mentre sul 3 volte vincitore Slam ci sono dei dubbi riguardo la partecipazione al primo Slam dell’anno, dove ha raggiunto ben 5 volte la finale, i “giovincelli” Rafael Nadal e Roger Federer sono pronti a ripartire, o quasi, lì dove il dominio 2.o è cominciato. Se lo scozzese, che ha vinto 3 volte contro l’amico Henman a fronte di una sconfitta, pare sia ancora in Gran Bretagna, il Fedal già è clima pre-torneo. Se però Roger Federer è già a Dubai come ormai da consuetudine, lì dove si allena da diversi anni a questa parte, ed è pronto per prepararsi in vista degli Australian Open, dove l’anno scorso si è saputo reinventare, per Nadal non è così. Infatti il #1 al mondo, proprio come dichiarato ieri in un comunicato stampa, non è al meglio delle condizioni fisiche: non a caso, Rafa salterà il torneo di esibizione ad Abu Dhabi, ed ora anche per lui, il torneo che si terrà a Melbourne dal 15 al 28 gennaio prossimo, è a rischio. Insomma, gli acciacchi non mancano, e lo spagnolo non è nuovo a questi stop, che questa volta, ci si augura, sia l’ultimo. Proprio a proposito del rinato Fedal, Tim Henman, ha detto la sua:Il loro 2017 è stato fenomenale. Penso che se sei sorpreso da Federer e Nadal, probabilmente sei un ingenuo. Stiamo parlando di due dei più grandi atleti nella storia dello sport. Non seguono i normali canoni. Ritengo che quello che Federer e Nadal hanno raggiunto l’anno scorso sia stato assolutamente incredibile, e non sarei minimamente sorpreso se lo rifacessero durante tutto il prossimo anno. Agli Australian Open si presenteranno ancora come i favoriti assoluti se dovessero essere al 100% della forma.” Insomma Henman non ha dubbi: Rafa e Roger possono ripetersi, solo se al top della forma però. Questa perfetta condizione su cui insiste l’inglese è fondamentale, come d’altronde si è notato in tutto il 2017, in cui i due hanno reso al top solo se al meglio ma che alla fine hanno parzialmente ceduto per certi versi. Due fenomeni, due Leggende, i migliori della storia: tra tre settimane il verdetto…confermeranno la tesi dell’ex #4 al mondo?

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