THOUGHTS

Il tennis deve tornare

C’è de credere e c’è da presumere che l’ATP nella persona del presidente Andrea Gaudenzi e di tutti i vari organizzatori dei tornei, stia buttando giù una bozza di stagione 2020. Non si quasi nulla in realtà, ma alcuni piccoli segnali incoraggianti stanno arrivando in questi giorni. Al di là del decorso della pandemia che oggi sembra molto meno tremenda di due mesi fa, ma su questo argomento rivolgetevi ad altri organi di informazione, serpeggia un po’ di ottimismo che potrebbe rendere possibile il salvataggio della stagione 2020.

Una delle dichiarazioni più ottimistiche l’ha espressa pochi giorni  Bernard Giudicelli , il Binaghi d’oltralpe, cioè il Presidente della federazione francese che ha dichiarato con una certa sicurezza :

Abbiamo evitato il peggio, l’ipotesi della cancellazione del Roland Garros. Abbiamo salvato il più grande torneo del mondo su terra battuta“.

Musica per le orecchie degli appasionati di tennis che vedono l’ipotesi che si possa giocare il Roland Garros sempre più concreta.  Addirittura il presidente si è spinto oltre, dove altri non avevano mai osato spingersi nelle ultime settimane :

“Ci indirizzeremo verso una forma di organizzazione a scartamento ridotto, cioè con poco pubblico, ma sicuramente non a porte chiuse”.

Dichiarazioni che rendono possibile la presenza di pubblico, cosa che scongiurerebbe la vista di tribune completamente vuote , ma che soprattutto farebbe entrare un po’ di soldi alla voce incassi nel botteghino.

A questo punto la partita più difficile è quella da giocarsi negli Stati Uniti ed in particolare a New York. Verrebbe da dire purtroppo New York. Una delle più belle città al mondo , ma che è stata ed è tutt’ora , seppur in misura minore, colpita dalla pandemia.

Se lo Us Open dovesse essere confermato allora cambierebbero di molto le prospettive future del tennis e la stagione potrebbe realmente essere pianificata e salvata. Dovesse venir cancellato i danni sarebbero enormi ed onestamente tutto diverebbe più difficile. Ad oggi di comunicazioni ufficiali non ce ne sono. Per essere ottimisti ci potremmo aggrappare al sito internet ufficiale del torneo che più o meno velatamente sostiene che il torneo ci sarà, ma ben più significative in questo caso appaiono le dichiarazioni di Andrew Cuomo , il governatore dello stato di New York :

“Tutto lo sport professionistico a New York può riprendere. Credo che lo sport possa riprendere senza spettatori, vogliamo dare qualcosa da fare alle persone. Un ritorno alla normalità”.

Dichiarazioni di una certa rilevanza a cui possiamo aggiungere quelle del portavoce della USTA Chris Weidmaier che ha dichiarato che l’obiettivo è giocare lo Us Open nelle date e nel luogo previsto. Se poi vogliamo rendere il quadro ancora più ottimistico, va segnalata la dichiarazione di Chad Wolf nientepopodimenochè il segretario ad interim per la sicurezza nazionale , che ha conferamto che non ci sarà nessun obbligo di quarantena per gli atleti professionisti che verrebbero negli Stati Uniti per eventi sportivi. Menzionando proprio il tennis.

Sommando tutte queste dichiarazioni quello che emerge è che il tennis possa seriamente pensare di riprendere ad Agosto o almeno l’obiettivo deve essere quello di strutturare un calendario da agosto a novembre/dicembre dove poter giocare i due slam sopraccitati e qualche master 1000. Ricordiamoci che qualche settimana fa il presidente Gaudenzi si esprimeva in questi termini:

“ricominciare dal cemento americano in agosto, con i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati e poi gli Us Open. In questo modo metteremmo in programma quattro settimane sulla terra dopo New York, inserendo gli altri due Masters 1000 di Madrid e Roma seguiti dal Roland Garros e poi allineando la stagione al calendario iniziale. In questo modo giocheremmo tre Slam e sei Masters 1000 (ci sono anche Shanghai e Bercy a ottobre, ndr) e salveremmo almeno il 70% dell’annata”.

Speriamo si possa realmente fare qualcosa di simile. Moltissimo dipenderà , come detto sopra, da cosa si deciderà ufficialmente per lo Us open.  Nel frattempo sembrerebbe che il primo di Giugno il presidente Gaudenzi farà sapere il futuro dei tornei di agosto del cosiddetto Us Open series (Washington, Canada, Cincinnati e Winston Salem) ad esclusione di New York.

Non ci resta che aspettare ed incrociare le dita.

 

Edoardo Iuretich

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