Con lavvento del progresso industriale e scientifico verificatosi nel ventesimo secolo, lo sport si è evoluto ed il tennis è mutato in ogni suo aspetto. Lo sviluppo dei materiali ha determinato maggiore funzionalità ed efficienza, caratteristiche che hanno consentito ad intere generazioni di tennisti di affermarsi e di ottenere risultati importanti in carriera.
Il tennis nacque ufficialmente nel 1874 e, a partire da quella data fino ad arrivare ad un non lontano 900, era praticato con le racchette di legno ed il gioco prodotto da esse aveva una velocità medio-bassa poiché non esistevano rotazioni e colpi potenti o carichi di spin ma soprattutto perché i materiali non permettevano di farlo. Solo grazie alla nascita delle racchette in grafite e in carbonio, dotate di corde monofilamento dure, si è giunti a risultati notevoli. I tennisti, infatti, qualora non centrino in modo perfetto il piattocorde, hanno più possibilità di tenere la palla in campo utilizzando racchette costituite da questi materiali piuttosto che adoperando racchette di legno, decisamente più dure e meno maneggevoli rispetto alle prime.
Nel tennis attuale il gioco è prevalentemente basato sugli scambi da fondo campo, persino sullerba che è la superficie per eccellenza dei giocatori serve and volley. E raro al giorno doggi vedere un giocatore scattare verso la rete subito dopo il servizio e chiudere direttamente lo scambio al volo; questo avviene perchè o si ottiene il punto direttamente col servizio o si preferisce ricorrere alla potenza attraverso un palleggio serrato da fondo campo.
Il tennis contemporaneo è uno spettacolo assicurato perché si assiste a scambi interminabili ed avvincenti (basti vedere un match tra Nadal e Djokovic) ma il tennis classico, basato sulleleganza, la disinvoltura e il tocco di fino è qualcosa di indimenticabile per coloro che hanno ammirato le imprese dei campioni del passato.