La vita oltre il tennis

In campo appaiono fedeli e dediti ad una vita di allenamenti e sacrifici, volti a rincorrere sogni e vittorie che sembrano non bastare mai. Ma oltre il rettangolo di gioco anche gli atleti della racchetta hanno i loro progetti, e una voglia di famiglia che spesso li distrae da trofei e copertine.

Oltre il tennis, oltre il sogno della conquista di uno Slam, oltre il punto più alto del ranking, o semplicemente oltre il primo titolo Challenger, c’è una vita di affetti, relazioni e progetti, che a volte va di pari passo con le conquiste del campione, a volte meno.

Perchè gli atleti, i tennisti nel nostro caso, sono uomini e donne prima di essere quei campioni assetati di record e vittorie che pare non abbiano altro Dio all’infuori dello sport che una tale passione, ha trasformato loro in lavoro.

Il sipario della loro immortalità viene giù di fronte ad una stagione che zoppica, perchè distratta da pene d’amore, oppure da quella voglia di fare il genitore che trasforma una partita al Roland Garros, in un ingombrante appuntamento a calcetto con gli amici.

Non sempre il bisogno di amore ed affetto fa bene alla carriera di un’atleta che si vede rovesciare obiettivi e priorità. Di tale fenomeno ne parlò a mezzi termini Flavia Pennetta, tanto da confessare di aver perso volutamente una partita a Tokyo per tornare a casa dall’allora fidanzato Carlos Moya.

Quando sei innamorato “cambiano le priorità” disse l’ex tennista azzurra, che per mettere su famiglia avrebbe detto addio al tennis prima dei trent’anni, se la storia con Moya fosse andata a buon fine, con la conseguenza che il tennis italiano si sarebbe perso qualche traguardo di troppo. La racchetta al chiodo Flavia l’ha appesa cinque/sei anni dopo, con uno Slam in bacheca e tante altre pagine da poter raccontare, ed una settimana fa ha annunciato che il suo desiderio di maternità sarà esaudito in primavera, dopo il matrimonio avvenuto a giugno con Fabio Fognini. Speriamo che il futuro papà non si faccia distrarre da tale gioia, come accaduto forse quest’ anno a Novak Djokovic, il quale ha smesso di essere quel cannibale di vittorie che tutti conosciamo.

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Le orme che sarebbero dovute essere di Flavia, le ha invece seguite l’amica e compagna di doppio Gisela Dulko, che si ritirò dalle competizioni nel 2012, a soli 27 anni. Dopo aver sposato nell’estate del 2011 il calciatore Fernando Gago, la Dulko inziò a centellinare i suoi impegni nel circuito, fino ad annunciare l’addio al tennis e la sua prima dolce attesa. Ora Gisela è mamma di due bimbi, Mateo e Antonella.

Il perfetto binomio tra famiglia e carriera lo troviamo nel tweet di Victoria Azarenka, che qualche giorno fa ha annunciato la nascita del suo primogenito scrivendo: “Il tennis è il mio lavoro, ma c’è anche una parte diversa della vita. … Però credo che avrò ancora un’opportunità di fare quello che amo e quello che amo fare è giocare a tennis”. Cosa non impossibile da fare, come dimostrato in passato da Kim Clijster, tornata più forte di prima dopo la nascita della figlia.

A chi non l’amore non ha mai fatto male è Roger Federer, il quale ha spesso sottolineato che deve tanto dei suoi successi alla moglie Mirka, meritevole di averlo migliorato nel carattere. Lo svizzero però è un “cuore di papà” ed al momento della nascita dei suoi ultimi due figli, si disse pronto a rinunciare al Roland Garros per stare vicino alla consorte “la nascita di un figlio vale più di una partita a tennis”. E come dargli torto.

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Al contrario, il suo rivale di sempre, Rafa Nadal, attraversò una delle sue stagioni più brutte, nel 2009, quando i genitori si separarono improvvisamente (per poi tornare insieme). Lui che nella propria famiglia aveva sempre visto un punto di riferimento: “i genitori erano il pilastro della mia vita ed all’improvviso quel pilastro crollava”.

Nel 2009 anche Simone Bolelli cadde nell’oblio tennistico, quando si sposò con la fidanzata Ximena e la sua nuova vita gli provocò l’uscita tra i 100 del mondo.

Quest’anno oltre a Flavia e Fabio, anche Andreas Seppi e Paolo Lorenzi hanno coronato il loro sogno d’amore e speriamo che i fiori d’arancio siano auspicio di una stagione vincente.

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