Il più giovane italiano a vincere un Major juniores. Il primo a riuscirci a 16. Il primo a trionfre lì, DownUnder, in quel continente che alcuni dicono non esista. Impossibile considerando il capolavoro compiuto da Lorenzo Musetti. Una vittoria straordinaria, meritata e giustamente arrivata, rispettando i favori del pronostico con la testa di serie #1. Dopo la finale di settembre agli US Open, la sua precocità e suo talento è continuato a crescere, esplodendo subito nel caldo di Melbourne. La vendetta dopo la sconfitta contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild è arrivata contro Emilio Nava stamattina: ora bisognerà crescere e non mettere pressione su un ragazzo che sogna…Roger Federer
PRECOCE- Nato a Carrara nel 2002, viene scoperto ben presto da Filippo Volandri, probabilmente dal rovescio ad una mano marchio di fabbrica di colui che batté The GOAT in quel di Roma 12 anni fa. Attualmente studia al Liceo Linguistico, in ottica futuro per girare il mondo, magari per i tornei, allenandosi al Centro Tecnico di Tirrenia con coach Simone Tartarini, con il quale è arrivato già alla quarta posizione mondiale a livello giovanile: il più giovane nella top10.
Un’ascesa continua, culminata quest’oggi. Infatti, dopo le vittorie a livello nazionale sia come U12 che U16, il salto per i maggiorenni arriva fin da subito, soprattutto all’estero: nel 2016, conquista il primo titolo a Tirana, in Albania. L’anno dopo però, arrivano le prime certezze su terra battuta: in Kenya arrivano i successi su Filippo Moroni e anche in doppio, dunque arrivano i successi anche in Polonia.
Nel 2018 si è aggiudicato il Trofeo Città di Firenze e il Trofeo Bayer internazionale under 18 di Salsomaggiore, entrambi Grade 2, e il Grade 1 “Allianz Kundler German Juniors” di Berlino, raggiungendo i quarti di finale a Wimbledon e la finale agli US Open, diventando il primo da Andrea Gaudenzi a raggiungere tale impresa. Poi, il meraviglioso inizio 2019: agli Australian Open arriva il quinto successo di un italiano in uno Slam junior, con l’emiliano che perde appena un set, in finale dopo il percorso immacolato anche nel derby con Giulio Zeppieri, autore di altro grande torneo. In finale è ancora quasi derby considerando le origini, ma lo statunitense Emilio Nava, protetto di Ivan Lendl, viene battuto 4-6 6-2 7-6 annullando un match point.
TRADIZIONE ITALIANA- Il successo di Musetti ha fatto tornare alla memoria i vari successi italiani negli Slam. Pensare che tra il primo e questo successo, sono passati 48 anni: allora fu Corrado Barazzutti, nel ’71 a Parigi, per poi raggiungere la top10 professionistica. Poi, è il turno di Diego Nargiso a Wimbledon, salvo perdersi un po’ nel corso della carriera ma mai quanto Gianluigi Quinzi, ancora alla ricerca della propria dimensione dal 2013 ad oggi. Andrea Gaudenzi invece è quello che ha fatto la storia dell’Italia con le conquiste del Roland Garros e Flushing Meadows, con il 18° posto Atp.
DOVE ARRIVERA’?- I precedenti non mancano e come visto generalmente i successi sono arrivati ma non eccezionali. Quello migliore sicuramente è stato l’attuale capitano di Davis, appartenente alla generazione del ’76, oltre ad Andrea Gaudenzi, a ridosso della top 10 prima di un’involuzione inaspettata. Il rischio flop c’è, soprattutto se dovesse restare sotto pressione da parte dei media, folgorati dal suo talento, sicuramente più tecnico dell’ultimo vincitore Gianluigi Quinzi. Inoltre il classe 2002, non è male neanche in doppio, considerando la semifinale di Melbourne in coppia con l’altro semifinalista suo connazionale.
Il futuro è dalla sua, i successi anche?
28 comments
Senza offesa…speriamo non sia un altro Quinzi…
Edoardo Ristori perché Quinzi vinse anche lui un grande torneo..nelle giovanili?
Roberto Aurecchia si, vinse Wimbledon.
Lo spero davvero
Wimbledon 2013…nulla contro Quinzi che su un campo da tennis non mi fa nemmeno veder la pallina. Era solo un modo per dire…na volta tanto speriamo che un italiano diventi un big del tennis ATP e vinca qualche slam…direi che Panatta e Pietrangeli meritano un degno successore
Edoardo Ristori la finale che giocò Quinzi fortunatamente è stata completamente diversa da quella di Musetti di oggi per il modo in cui ha vinto quest’ultimo… doveroso sperare, lecito sognare.
Anche Nargiso vinse Wimbledon. In seguito dimostrò di essere un bluff …
Il salto di qualità dal livello juniores a pro è notevole. Significa avere le qualità della costanza, della forza interiore e mentale, fino alla sviluppo della resilienza. Sono caratteristiche che poco si addicono ad un popolo come il nostro. Es. Fognini tennisticamente è straordinario. In tutto il resto è solo un buon giocatore. Nient’altro! Anzi ha raggiunto vette non indifferenti.
Il giovane Musetti va seguito senza riporre in lui speranze eccessive al fine di farlo sviluppare armonicamente e consentirgli di sviluppare il suo potenziale. Gli esempi di Nargiso e Quinzi ci dovrebbero indurre alla giusta riflessione … (Nargiso è stato addirittura un bluff…).
Aless Io Gesù ma cerca di cogliere il senso di quello che ho detto…(che è scritto sopra)…non voleva essere un paragone tra le due partite…e non bisogna per forza ribattere sempre
Che meraviglia a soli 16 anni ha raggiunto un traguardo straordinario. Bravissimo!
Si ma non bisogna pomparlo troppo… Deve continuare ad essere umile e lavorare tranquillamente
È già meglio di quinzi
Titolo orrendo: lasciatelo in pace. Non fate i soliti “giornalisti sportivi” che devono sempre cercare il nuovo eroe del tennis.
Federica Sueri qusto è vero mah da tiffoso del tennis sopratutto italiano gli auguro di arrivare. N1 al mondo panatta gaudenzi volandri fognini cecchinato Barazzutti. Ecccc tutt8 bravi giocatori panatta su tutti ma manca il numero 1 ….abbiamo sicuramente più tradizione rispetto a giapponesi e rumeni se ce l hanno fatta osaka halep e anastase…..riuscirà un italiano prima o poi no..
Me lo auguro anch’io. Meglio comunque lasciare tranquilli i giovanissimi, senza che pensino di essere arrivati: hanno appena cominciato. Nel circuito maggiore e negli Slam è meglio entrare in punta di piedi e rispettosamente. Servono gavetta e un lavoro duro, non titoloni e pubblicità. # ForzaLorenzo
Federica Sueri sai cosa sarita e arrivata n 5 al mondo avendo un buon talento…ma in Spagna con un allenatore spagnolo…dico questo perché qua in Italia forse è difficile coniugare studi e allenamenti e le scuole private costano troppo forse questo è il vero provlema però qualcosa stanno cambiando i risultati parlano chiaro con berettini cecchinato musetti zampieri per i uomini sacco Rossi cocciaretto pugato e delai per le donne no….questa è la miglior risposta ai pessimisti FORZA azzuri e rosa
Deve andarsi subito ad allenare all’estero … seno’ l’opinione pubblica e la celebrità lo brucerà … via di interviste pubblicità sfilate e veline… ed e ’ fregato… il tennis non e’ il calcio…e poi già negli articoli citare Federer mi pare appena appena eccessivo
Predestinato???? Prima di dire una cosa del genere aspettiamo il primo successo In un torneo del circuito Atp, bisogna scalare una montagna alta come Everest.
L’Italia ha già visto negli anni passati diversi talenti brillare in età giovanile,che poi hanno deluso nel duro impatto col professionismo(Pistolesi,Nargiso,Bracciali,Trevisan,Quinzi ecc..)Speriamo che questa volta non sia così.
Si ma musetti e di un altra pasta basta sentirlo nell intervista
Speriamo…io aspetto..
Gli auguro di cuore di non fate la fine di Quinzi. Sarebbe un peccato perché ha un tennis spumeggiante e noi abbiamo bisogno di un cambio generazionale.
Ma avete visto il match junior? Guardate i match atp dei professionisti? Bene… Sono 2 sport diversi. Potrà farcela ma é al primo gradino e ne mancano 9 per arrivare a 10. Di certo bisogna fargli i complimenti perché é stato molto bravo e ha raggiunto una vittoria bellissima. Uno slam junior non é da tutti.
Come Quinzi?
Alessandro Morini Gallarati no assolutamente Ale. Questo ha fame ha incominciato nello scantinato di casa, l’altro ha troppi soldi e una famiglia che lo ha gestito male
Nicolò Simoni Speriamo Nico. Speriamo davvero! Nel frattempo onore al tuo Nole. Può diventare il più grande di sempre.
Tra i due litiganti… Va vedere che gode il terzo.
Dove potrà arrivare non lo sa nessuno. Solo il tempo ce lo dirà. Lasciamolo in pace.