Medvedev è un fenomeno. Quest’affermazione non lascia però sorpresi. A parlare per lui è il suo tennis e, di conseguenza, i suoi risultati. Mentre invece Medvedev non è un robot. E qui forse qualcuno storcerà il naso.
Nelle ultime settimane il tennista russo è tornato sotto le luci dei riflettori dopo le vittorie a Bercy, e, soprattutto, alle Atp Finals, dove ha sconfitto nel suo cammino trionfale i numeri uno, due e tre del mondo perdendo 37 games. I commenti sul tennista moscovita si sono quindi sprecati e molte persone sono ritornate a definirlo un “robot”. Alcuni lo hanno fatto nel senso buono del termine, sottolineando il suo talento e le sue movenze in campo. La maggior parte, invece, ha puntato il dito contro di lui accusandolo di “non provare emozioni“. Effettivamente, sin dai primi tornei importanti vinti la scorsa, estate, Medvedev non ha mai esultato e si è sempre contenuto al termine del match, dando quasi l’impressione che non gli interessasse il traguardo ottenuto.
E’ altrettanto innegabile le lacrime di gioia e le celebrazioni alle quali molti campioni da sempre si lasciano andare fanno piacere e suscitano svariate emozioni, ma la reazione di Medvedev dopo una vittoria è tutt’altro che da criticare. Probabilmente potrà non essere un grande spettacolo per gli appassionati, che preferirebbero un’esultanza più plateale, ma ciò ricalca ancora di più la forza mentale del russo, il quale non si scompone minimamente.
Volendo azzardare un paragone calcistico, qualche tempo fa Mario Balotelli aveva spiegato che non esultava dopo una rete poiché stava semplicemente svolgendo il suo lavoro. Il calciatore azzurro si era paragonato ad un postino, aggiungendo che quest’ultimo non esultava quando consegnava la posta. Seppur con le dovute proporzioni, le due situazioni non sono eccessivamente distanti.
A dir la verità è stato proprio Medvedev a fare chiarezza dopo la vittoria alla O2 Arena: “Perché non esulto dopo una vittoria? E’ una cosa mia, continuerò anche in futuro. Non so se sono il primo, di sicuro nel calcio succede“. Freddo e algido, ma molto efficace, Daniil Medvedev non è un robot né nient’altro, ma semplicemente Daniil Medvedev.