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Può Novak Djokovic superare Federer e Nadal?

di Andrea Mariotti

Oggi il numero 1 incontrastato del tennis è lui. Novak Djokovic, che terminerá anche questo 2015 al primo posto del ranking Atp, risultato ottenuto per la quarta volta negli ultimi 5 anni.
Un dominio assoluto quello del serbo, che dal 2011, anno in cui è definitivamente esploso, dopo anni da terzo incomodo del duopolio Federer- Nadal, ha mantenuto una costanza di rendimento testimoniata da numeri spaventosi: ha vinto 10 degli ultimi 20 Slam, una media di 2 all’ anno, un’ egemonia estesa su tutte le superfici. Quest’ anno ha raggiunto la finale in 11 tornei consecutivi, e resta solo il rammarico per quel Roland Garros che per lui sembra stregato.

Ora ci si chiede se Nole riuscirà a raggiungere Nadal e Federer, che nel computo degli Slam lo precedono rispettivamente con 14 e 17 titoli; e l’ impressione è che possa anche superarli, per una serie di motivi:

1) è ancora giovane e ha tutto il tempo per farcela
2) non ha una superficie su cui soffre o non è competitivo, nonostante fallisca l’ appuntamebto di Parigi, trionfa regolarmente nei Master 1000 come Roma, Montecarlo, e Parigi
3)manca la concorrenza, in quanto Federer ha già 34 anni e non vince più uno Slam da qualche anno, Nadal sembra essere entrato in una crisi di identità e di risultati molto seria, e i vari Murray, Wawrinka e Nishikori, sono troppo discontinui.
4) la “new generation” non sembra in grado di impensierire lo strapotere del numero 1. Ci sono Kyrgios, Coric, Thiem, Goffin e Dimitrov, tutti dotati di grande talento, ma non si intravede in loro il “Campione”.

Alla luce di tutti questi fattori, viene da pensare che lo strapotere del Djoker possa durare ancora a lungo, diventando una sorta di monopolio.

 

Ovviamente non se ne fa una colpa a Djokovic, come si potrebbe criticare un atleta, solo per il fatto che è semplicemente il migliore? L’ unico augurio che ci facciamo, noi amanti del tennis, è quello di vedere qualcuno, che segua l’ esempio di Nole,( che ai tempi Roger e Rafa era confinato sempre al ruolo di outsider), e che come lui trovi le motivazioni per compiere il salto di qualità, facendoci vivere una nuova rivalità, che renda il futuro di questo stupendo gioco un po’ meno scontato.

Allo stato attuale non ci chiediamo più se Djokovic vincerà quello che ha vinto Federer, ma fra quanto lo supererà.

Giacomo Marchetti

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