Roger Federer è tornato alle competizioni,per la prima volta dopo gli Australian Open 2016, vincendo nettamente contro due buoni terraioli come Guillermo Garcia-Lopez e Roberto Bautista Agut.
È un inizio molto significativo sulla terra, o è grande l’eredità che lascia Federer a prescindere da quale superfice gioca?
È sempre difficile paragonare giocatori di una generazione diversa e di un’era diversa, dunque dove potremmo classificare Federer se lo paragonassimo a tutti i più grandi terraioli della storia?
Contro la generazione degli anni 70
Ovviamente non possiamo sapere cosa avrebbe fatto contro due titani della terra rossa come Björn Borg e Guillermo Vilas però sappiamo che lo svedese ha creato una propria versione del topspin con la sua piccola racchetta di legno ed ha vinto 6 Roland Garros. Federer in qualche modo ha appreso il gioco di gambe di Borg. Lo svedese ha vinto ben 30 titoli sulla terra e vanta la bellezza di 251 vittorie a fronte di 41 sconfitte.
Federer invece ha vinto solo 1 Open di Francia ed ha perso 4 finali al Roland Garros. In bacheca ha ben 11 titoli conquistati sul rosso e 211 vittorie contro le 66 sconfitte.
Vilas era il re della terra durante l’era di Borg ed il mancino ha vinto 49 titolo in carriera sul rosso e 2 Slam nel 1977-Il Roland Garros sulla terra rossa e lo Us Open sulla terra verde. L’argentino ha un record di 659 vittorie e 162 sconfitte sulla terra battuta.
Gli atleti moderni come Federer sono più forti dal punto di vista fisico e sono aiutati anche dalla tecnologia sul campo. Però Borg e Vilas avevano record migliori per i loro tempi.
Contro la generazione degli anni 80
Sia Ivan Lendl che Mats Wilander vinsero 3 Open di Francia con due stili tennistici totalmente diversi.
Lendl aveva un diritto enorme con il quale disegnava il campo e travolgeva tutti i suoi avversari, Wilander invece dava profondità alle sue palle e sfiniva i suoi avversari con una grande difesa e degli attacchi molto intelligenti.
Lendl con un record di 327 vittorie e 76 sconfitte e 28 titoli conquistati sul rosso, potrebbe essere l’avversario più facile per Federer poiché lo svizzero è migliore in tutto quello che Lendl faceva bene come ad esempio il gioco di gambe.
Wilander invece potrebbe vincere qualche match se riuscisse in qualche modo ad assorbire e contrattaccare i migliori colpi di Federer,tra cui il diritto.
Contro la generazione degli anni 90
Negli anni 90 mancava un vero e proprio dominatore del Roland Garros però sia Jim Courier che Sergi Bruguera vinsero un paio di French Open. Courier,con un record di 115 vittorie, 52 sconfitte e solo 5 titoli vinti sul rosso, seguí un percorso molto lento per raggiungere questi titoli sulla terra. Il suo gioco di gambe e la sua longevità sono tuttora vicini a quelli di Federer.
Bruguera, 296 vittorie, 135 sconfitte e 13 titoli sul rosso, aveva un grande topspin ed una rapida difesa. Fu un gran terraiolo per mezzo decennio ma gli mancò il colpo giusto per diventare un vero e proprio dominatore.
Nel 1995 fu la volta di Thomas Muster, il quale sembrava veramente inarrestabile nella stagione 1995/1996 però vinse solo uno slam sulla terra, il Roland Garros del 1995. In quell’anno forse l’austriaco poteva prendere a randellare il rovescio di Federer. La sua carriera fu rallentata anche da un incidente stradale nel 1989 e fu costretto a stare fermo per alcuni mesi. Egli si ritirò con un’eredità di 422 vittorie, 127 sconfitte e 40 titoli sulla terra.
Successivamente ci fu Guga Kuerten, il quale regnò dal 1997 al 2001 riuscendo a vincere ben 3 Roland Garros. Chiuse la carriera con un record di 189 vittorie, 80 sconfitte e 20 titoli sulla terra ma tuttavia non era cosi impressionante come quello delle altre leggende. Mostrò la sua grandezza quando riuscì nel 2004 a sconfiggere Roger Federer al Roland Garros.
Contro Nadal
Tutti sanno che Nadal ha costruito la sua leggenda da terraiolo con le vittorie sul rosso contro Federer. Lo spagnolo è superiore a tutti in termini di vittorie, titoli , Open di Francia ed in scontro sulla terra contro lo svizzero. Probabilmente Nadal sarà il più grande dominatore di sempre sulla terra rossa.
Contro Djokovic
Molti si chiedono, se Federer avesse potuto vincere 5 Roland Garros di fila, 2005-2009, se Nadal non fosse diventato un tennista professionistico.
Però non dobbiamo dimenticarci del numero 1 del mondo, Novak Djokovic, il quale punta a vincere finalmente il Roland Garros e completare il Career Grand Slam. Nel 2015 Djokovic ha dato anche parecchi problemi a Nadal sulla terra rossa e vanta un record di 160 vittorie, 40 sconfitte, 11 titoli conquistati sul rosso e 3 finali a Parigi.
Ci sono ben 8 scontri tra i due solo una terra rossa e per ora sono in perfetta parità:4-4. La prima sfida avvenne nel 2006 al Master 1000 di Monte Carlo dove lo svizzero uscì vincitore in 3 set. Nole interruppe le due sconfitte consecutiva con la vittoria in semifinale a Roma finita in 3 set. Però il maestro svizzero pose fine alla striscia vincente di Djokovic del 2011 battendolo in semifinale al Roland Garros. Insomma c’è una piccolissima differenza che separa i due sulla terra.
Federer è probabilmente uno dei 5 più grandi giocatori di sempre sulla terra rossa e nella top 10 dell’eredità di tutti i tempi.
Lo svizzero inoltre sembra molto motivato ed ha voglia di fare bene in vista dello slam parigino. ‘Credo e spero che io possa essere nel gruppo dei favoriti quando arriverà il momento di giocare il Roland Garros. Per le loro caratteristiche e qualità Rafa e Novak saranno gli avversari principali così come Wawrinka che è il campione in carica. Sarà interessante, perchè anche Murray arriva da un’ottima stagione su terra’.
In questo momento la classe e l’eleganza di Roger sembrano aver poco effetto nei confronti della mostruosa difesa di Djokovic soprattutto quando i due giocano sulla terra. Lo svizzero però deve approfittare dei tornei in cui il serbo viene eliminato prematuramente, come ad esempio questa settimana a Monte Carlo, per issarsi sino in finale e conquistare il titolo. Soprattutto in quei pochi titoli che gli mancano in bacheca tra cui c’è appunto Monte Carlo.
Fonte: Bleacher Report e Sky Sport
Lino Di Bonito