E’ stato finora un 2014 quanto meno strano per Big Serena; accanto a diversi titoli vinti vi è anche da ricordare che mai ha raggiunto i quarti in nessuno degli Slam finora disputati, ed a Wimbledon ha lasciato il campo davvero in preoccupanti condizioni fisiche.
Tante le speculazioni post londinesi sul suo stato di salute fisica e psicologica, ma è da accettare il fatto che probabilmente non sapremo mai cosa davvero è accaduto lo scorso mese di Luglio in Church Road.
Ma, nonostante la mancanza dell’acuto nel mezzo di una sinfonia di Premiers vinti, Serena è comunque vicina a terminare l’anno come numero 1 ed è la favorita per lo Slam newyorkese.
Dovesse riuscire ad agguantare il 18° Slam della carriera affiancherebbe Navratilova ed Evert nel computo di Grand Slam vinti , a soli quattro da Steffi Graf e a sei dalla mitica Margaret Court.
Pur avendo vinto tantissimo negli ultimi tre anni , quest’anno la Williams sembra particolarmente vulnerabile. A fronte di 25 titoli vinti dal 2011 ad oggi Serena ha collezionato 17 sconfitte, ma sette di queste sono datate 2014!
Attenzione , dunque, perchè come ha dimostarato la vittoria di sua sorella Venus a Montreal , la minore delle sorelle Williams risulta al momento non imbattibile, tutt’altro.
Quindi , per la quasi 33enne Campionessa americana, diventa un imperativo categorico vincere Flushing Meadow! Un imperativo dettato in primis dall’ aritmetica . Al momento Serena gode di un vantaggio di 2680 punti su Simona Halep, la giovane tennista rumena che , passo dopo passo, sta costruendo una carriera eccezionale ; Serenona però ha anche una montagna di punti da difendere e , dovesse fallire uscendo precocemente dai prossimi Open, la situazione per lei diventerebbe davvero difficile.
Non solo Halep, ma anche Kvitova, Sharapova ed in teoria anche Radwanska avrebbero chance per rimettere in discussione la proprietà dello scettro di regina della WTA.
Improbabile che questo accada ; a Serena basta raggiungere la finale per considerare in cassaforte quello scettro.
Certo vi è la possibilità che possa rimanere numero uno ancora quest’anno senza aver vinto nemmeno un Slam, ed è una circostanza che se si avverasse nulla toglierebbe alla legittimità del suo dominio ma, indubbiamente, sarebbe un segnale fortemente negativo in chiave futura, un segnale ed un input per le «inseguitrici».
Soprattutto Sharapova ed Halep sembrano le più accreditate tra queste, con la prima in vantaggio sulla seconda per esperienza ed abitudine allo stress da inseguimento al primato.
Le altre , pur teoricamente in corsa, non sembrano avere la continuità giusta e soprattutto il giusto mix di gioco e mente necessario per provare a centrare il bersaglio grosso.
Comunque vada, nonostante la vulnerabiltà dimostrata negli ultimi tempi, è ancora Serena la donna da battere; è ancora lei la regina indebolita ma , nei fatti, incontrastata del circuito femminile; circuito in cui ancora non si intravede chi potrà degnamente sostituirla al momento dell’addio.
Articolo ispirato a thetennisspace.com