A quanto pare il 2016, almeno in campo femminile, può essere considerato il decisivo spartiacque nella carriera di numerose tenniste. In tal senso spiccano le storie di Angelique Kerber e Karolina Pliskova, protagoniste della finale newyorchese in programma alle ore 22. Prima di questa apotropaica stagione, infatti, le due condividevano un’autentica avversione nei confronti dei tornei dello Slam, repulsione superata di slancio solo negli ultimi mesi.
Ad innescare il circolo virtuoso ci ha pensato Angie, grazie al successo conseguito in Australia, giunto dopo un’incalcolabile serie di fallimenti nei quattro Major. Un’affermazione che, oltre ad aver affrancato la tedesca dalle proprie fragilità psichologiche, le ha consentito di esibire il suo miglior tennis alla non più giovanissima età di 28 anni. L’inerzia australe si è protratta lungo tutto il corso della stagione, fatta eccezione per la fugace comparsata parigina. Ora Angie può prepararsi all’atto finale dello Slam statunitense pregustandosi la conquista della prima posizione del ranking, raggiunta grazie alla batosta inflitta a Serena Williams da parte di Karolina Pliskova.
Se il rapporto tra Kerber e Slam sembrava destinato alla perpetua conflittualità, quello della ceca pareva essere del tutto inesistente. Mai oltre il terzo turno, spesso sconfitta da carneadi assai resistibili e una vacuità agonistica ai limiti dell’atarassia. Fino ad un paio di giorni fa Karolina si era ritagliata il ruolo di enigmatica mina vagante, ripercorrendo le orme, seppur in versione minore, della connazionale Petra Kvitova. La svolta nella carriera di Pliskova pare essere giunta a seguito dell’annientamento tennistico della famiglia Williams: prima Venus negli ottavi, poi Serena in semifinale, tutto ciò preceduto dal successo nel Premier di Cincinnati, colto in finale proprio contro Kerber. Un precedente viziato dal cumulo delle fatiche olimpiche della teutonica, giunta alla rassegna nord americana dopo la scioccante sconfitta in finale contro Monica Puig.
Kerber conduce per 4-3 nei confronti diretti, anche se quello di stasera sarà il primo incontro in un torneo dello Slam. Il ruolo di favorita va assegnato di diritto alla prossima numero 1, il che potrebbe paradossalmente consegnare un vantaggio psicologico a Pliskova. Ipotizzabile un epilogo al terzo set, sempre che la ceca riesca a mantenere una consistente percentuale di prime di servizio per tutta la durata del match.
A partire dalle ore 22.00
A.Kerber- K.Pliskova