Circus Preview: Monfils contro la macumba serba, Kei e Stan promettono scintille

Switzerland's Stanislas Wawrinka (L) shakes hands as he celebrates after victory in his men's singles match against Japan's Kei Nishikori (R) on day ten of the 2015 Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 28, 2015. AFP PHOTO / PAUL CROCK-- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE

Gael Monfils è costretto a rinunciare alla semifinale in programma alle 21 contro Novak Djokovic, a causa del riacutizzarsi di una vecchia ernia clitoridea. Se non ci fossimo traditi alla fine, avremmo potuto spacciarvi questa bufala come un’anteprima eclusiva di Tennis Circus, vista l’epidemia che si sta diffondendo a New York nei confronti di tutti gli avversari di Novak Djokovic. Il serbo, infatti, può fregiarsi di un nuovo ed inatteso primato, inerente alla somma dei set disputati per raggiungere la semifinale: nelle prime cinque partite solo due sono state completate, per un totale di nove set ultimati.

Lucas Pouille vs. Gael Monfils

Basandoci sulla cartella clinica di Monfils, in realtà, le probabilità di assistere ad un altro match abortito sarebbero esponenziali. Per fortuna, però, il francese sprizza salute da tutti i pori. Gael si sta rendendo protagonista della migliore stagione della propria carriera, anche grazie all’assenza dell’atavico stillicidio acciacchi fisici. Nonostante l’unico successo raccolto  nel torneo di Washington, nel corso del 2016 il francese ha evidenziato una tardiva maturazione, metamorfosi che lo ha indotto a sacrificare gran parte del suo effimero repertorio acrobatico al fine di ottimizzare i profitti tennistici. Sotto la guida del compassato Mikael Tillström, Monfils sembra aver trovato un apparente equilibrio in grado di mantenerlo stabilmente nella top 10. Il match di stasera fungerà da vero esame di maturità per il parigino, viste le congenite difficoltà palesate nell’affrontare Novak Djokovic. I precedenti contro il serbo sono stati contrassegnati sempre dal medesimo canovaccio, con il francese incapace di ridurre le distanze dalla linea di fondo campo, finendo col rimanere asfissiato dal ritmo infernale di Nole. Se Monfils vorrà davvero sovvertire il pronostico dovrà snaturare la propria indole, ribellandosi alla tirannia dell’avversario da fondocampo.

Nella seconda semifinale in programma, sfida assai appetitosa tra Stan Wawrinka e Kei Nishikori. Le corpose aspettative sono alimentate dall’ultimo precedente newyorchese, risalente alla stagione 2014. Nell’occasione i due, impegnati nel match di quarti di finale, diedero vita a 4 ore di estasi tennistica, equamente distribuita sui cinque set disputati. Alla fine fu il nipponico a prevalere, garantendosi l’inerzia necessaria per eliminare Djokovic in semifinale, prima di arrendersi allo spiritato Marin Cilic. Le premesse per vivere un incontro di analoga fattura ci sarebbero tutte, viste le convincenti prestazioni fornite da Stan e Kei contro Del Potro e Murray. L’incognita di questa sfida può essere legata alla comune imprescrutabilità dei due: nel caso di Nishikori subordinata all’impronosticabile tenuta fisica, mentre per Stan riconducibile alla friabilità di quella mentale. Il giapponese giunge a questo incontro gravato da un maggior numero di tossine, dopo le quasi cinque ore di gioco nel match contro Murray. Lo svizzero, al contrario, è reduce da un quarto di finale meno prosciugante, dato il tracollo fisico di Del Potro dopo i primi due set.

Questo il programma:

Artur Ashe Stadium ore 21

N.Djokovic- G.Monfils

A seguire

S.Wawrinka- K.Nishikori

 

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