Novak Djokovic vince in tre set la sfida di ottavi di finale contro Joao Sousa, all’esordio in un ottavo slam, ma i segnali che manda non sono de tutto positivo. Sempre in controllo del match, il serbo non ha mai rischiato, di fatto, di andare in svantaggio tanto che in tutti e tre i set Nole ha avuto bisogno di mettere a segno appena un solo break in quanto in risposta il suo avversario non è quasi mai riuscito a mettergli i bastoni tra le ruote. Nonostante dunque la prestazione buona, ma non brillante, e le due ore trascorse in campo per avere la meglio del portoghese, a dir la verità un orario positivo, il fisico di Djokovic non ha dato risposto eccellenti in quanto il serbo si è preso una lunga pausa al termine del secondo set, mentre nel terzo parziale è addirittura uscito dal campo dopo il terzo gioco per consentire ai medici di intervenire. Non possiamo dire precisamente quali siano state le cause di questo stop, anche se nelle prossime ore probabilmente la faccenda verrà meglio chiarita, chissà proprio da Djokovic in conferenza stampa, ma l’impressione è che le ostili condizioni di gioco, in particolare il tremendo caldo e l’imponente umidità che caratterizzano la giornata odierna newyorkese sembrano aver messo in crisi il serbo, il quale dovrebbe aver chiesto che gli venisse misurata la pressione e di accertarsi che tutto fosse ok.
Al di là di questo incidente di percorso, piuttosto positiva la prova di Djokovic, che ha servito molto bene, scagliando nove aces e perdendo una sola volta il servizio, ed è riuscito a giocare una partita tatticamente ottima, chiudendo spesso lo scambio con una soluzione intelligente e costringendo al palleggio prolungato il suo avversario, che ovviamente non poteva tenere il ritmo del campione serbo. Ciononostante, Sousa esce da questo major a testa più che alta e senza particolari rimpianti, ma soprattutto consapevole di aver reso onore a quelli che erano i suoi primi ottavi di finali in carriera a livello slam. Centra quindi i quarti Novak Djokovic, che attenderà il vincente della sfida notturna tra Millman e Federer, con quest’ultimo nettamente favorito. Si preannuncia perciò un remake della finale di Cincinnati, vinta da Djokovic in due set, anche se non bisogna dimenticare che questa settimana il contesto è abbastanza diverso dato che si tratta di uno slam, dunque i precedenti, seppur recenti, lasciano il tempo che trovano. [fncvideo id=75673 autoplay=false]
PRIMO SET- Pronti partenza via e, dopo i primi due turni di servizio del match tenuti a zero, subito Djokovic vince un game fiume e mette a segno il break, alla seconda chance, portandosi avanti nel punteggio. Da qui in poi, l’ordine dei servizi viene seguito senza intoppi ed il giocatore alla battuta porta quasi sempre a casa il game, nonostante sia combattuto in buona parte dei casi. Sul 5-3 e dunque nel momento di rispondere per il set, Sousa si addormenta quasi e, complice qualche doppio fallo di troppo, ben tre in totale a fine set, cede a zero la battuta ed al contempo il primo set, che finisce nelle mani di Djokovic per 6 giochi a 3. Ottima performance al servizio da parte del serbo, il quale ha messo a referto 5 aces e non ha concesso neppure una palla break; buon riscontro di Nole anche sulla seconda di servizio del suo avversario, sulla quale si è spesso reso aggressivo e dove ha piazzato parte dei suoi 9 vincenti. Un po’ troppo falloso, invece, il portoghese, che non ha saputo procurasi opportunità degne di nota ed ha giustamente perso il primo parziale.
SECONDO SET- Nella seconda frazione di gioco, per aspettare un game equilibrato è stato necessario disputarne sei, ma ciò non è sempre stato una conseguenza del fatto che il giocatore in risposta non riuscisse a mettere a segno più di un punto. Nel terzo e quarto gioco, i due tennisti si sono infatti scambiati il servizio, non riuscendo però a modificare significamente l’andamento del punteggio. Non molto a suo agio con la seconda palla, Djokovic ha commesso molti gratuiti e non è riuscito a trovare fin da subito la chiave per scardinare la resistenza del suo avversario; neppure Sousa ha brillato dal punto di vista della prestazione ed i soliti errori non forzati non hanno tardato ad arrivare. La svolta, però, è giunta nel decimo gioco, dove Novak ha tentato il tutto per tutto ed è stato capace di strappare la battuta al suo avversario per la quarta volta nel match, chiudendo dunque con il punteggio di 6 giochi a 4 e portandosi in vantaggio di due set.
TERZO SET- Dopo una lunga pausa a fine secondo set, Djokovic ha fatto lo stesso al termine del terzo gioco del parziale e ciò ha un po’ condizionato l’incontro, almeno per gli imminenti games dove il serbo ha badato più che altro a tenere il servizio ed a preservare la sua integrità fisica, invece di dare il tutto per tutto anche nei games di risposta. Il merito di quanto va però attribuito soprattutto a Joao Sousa, che non ha avuto nessuna sbavatura quando al servizio e, fino al 3 pari, ha giocato in maniera più che discreta. Proprio quando si è entrati nelle fasi calde del match, però, Djokovic è salito in cattedra ed ha fatto leva sulla sua immensa personalità, andandosi a prendere con rabbia il break grazie a 3 vincenti di rovescio e ad un altro punto vinto da fondo campo. Poco da fare per Sousa che, complice un pizzico di nervosismo dovuto al mancato warning concessogli dal giudice di sedia Keothavong, il quale sosteneva che la richiesta fosse arrivata con eccessivo ritardo, nulla ha potuto contro gli ultimi tre games disputati da Djokovic, il quale non ha sbagliato praticamente nulla e si è guadagnato l’accesso ai quarti di finale. [fncvideo id=74431 autoplay=false]
AVANTI NISHIKORI- Approda ai quarti di finale anche Kei Nishikori, che nella giornata odierna ha dato seguito alle precedenti vittorie, confermando il percorso netto che gli ha permesso di spingersi così avanti nel torneo e sconfiggendo in tre rapidi set Philipp Kohlschreiber. Primi due parziali vinti in maniera più che agevole per il giapponese, che ha dominato il suo avversario, macinando un numero elevato di vincenti e servendo davvero bene. Terzo set più combattuto invece per Nishikori, che non è riuscito a chiudere sul 5-4, quando ha servito per il match, ma è stato capace di riuscire nell’intento solo in seguito, imponendosi per 7-5. Approda quindi ai quarti Nishikori, che troverà il vincente del match che vede opposti Cilic e Goffin ma, indipendentemente da come andrà a finire il torneo, già quanto dimostrato finora testimonia una rinascita del giapponese, frenato l’anno scorso da un infortunio ma che si è rimesso in gioco, e grazie al risultato di questa settimana, guadagnerà sei posizioni in classifica, facendo ritorno in Top 15.
Us Open – Ottavi di finale
(6) N Djokovic d J Sousa 63 64 63
(21) K Nishikori d P Kohlschreiber 63 62 75