Us Open, quarti di finale: Venus Williams batte Kvitova al tie break del terzo

Venus Williams torna in semifinale a Flushing Meadows, dopo sette anni. Batte Petra Kvitova al termine di una battaglia di due ore e 38 minuti. Ad attenderla, Sloane Stephens per il derby americano

Si era presentata umilmente, Petra Kvitova, alla vigilia dell’appuntamento con i quarti di finale che l’hanno opposta a Venus Williams: “Sarà un match difficilissimo, per me è fntastico giocare un’altra partita”. Sapeva che per vincere avrebbe dovuto essere continua e senza quei suoi tipici momenti di annebbiamento. E, ancor meno, regalare punti su punti con il suo dritto ballerino che non conosce mezze misure. O devastante, o fuori di metri.

IL PRIMO SET – E quelle situazioni sono state la chiave del primo set. Sbagliano entrambe in avvio ed è proprio Venus Williams a cedere per prima il servizio nel terzo game. Dal 3-1 Kvitova, inizia il disastro della giocatrice della Repubblica Ceca. Con un parziale di 12 punti a 3, Venus infila tre giochi di seguito ed è sorpasso. 4-3. Parziale che diventa ancora più pesante, 16-3, quando l’americana ottiene un altro break a zero e va a servire per il set. 6-3, con i 16 non forzati della Kvitova in 35 minuti. Si guarda più volte la mano, sconsolata, la Kvitova, anche infastidita da una eccessiva sudorazione che più volte le ha fatto perdere il controllo della racchetta e si riparte.

IL SECONDO SET – Petra sembra più determinata e ottiene il break nel secondo game. Soffre nel successivo turno di servizio, ma salva due palle break e si porta sul 3-0 con 10 vincenti e un numero di gratuiti limitato. Inizia a piovere e il match si interrompe per qualche minuto. Il tempo di chiudere il tetto e si torna in campo. Nessuna delle due si fa trovare deconcentrata dalla pausa e la Kvitova trova anche il suo servizio, che fino ad allora aveva latitato. Trova due ace consecutivi per salvarsi da una situazione critica (palla per il controbreak Williams) ed è 4-1. Due palle break salvate dalla giocatrice della Repubblica Ceca anche nel settimo game grazie al servizio e si va ai vantaggi. La Kvitova ci prende gusto e chiude il game con una prima vincente e il suo urlo liberatorio che accompagna il 5-2 fa tremare l’Artur Ashe. Alla Kvitova a questo punto è sufficiente amministrare il break e non fallisce. Si va al terzo, proprio come negli ultimi combattutissimi scontri diretti tra le due giocatrici, vinti tutti dalla ceca.

IL TERZO SET – Nel terzo parziale cambia l’impostazione tattica della Kvitova in ricezione: si piazza minacciosamente con i piedi ben dentro il campo, tre risposte fulminanti ed è break nel terzo gioco. Ma a differenza della Williams che, per propria indole, mai esce mentalmente dalla partita, la ceca inizia malissimo nel proprio turno di servizio. In un attimo è 0-40. Ma la prima funziona a meraviglia nei momenti delicati e la salva: 3-1. La partita è tutt’altro che finita, Venus tiene agevolmente il servizio e Petra, sul più bello, prende una delle sue pause e con un doppio fallo consegna il controbreak. E’ lo stesso scenario del primo set. Dall’1-3 al 4-3 Williams. La Kvitova però non ci sta a concedere il bis in negativo e con una grandinata di servizi vincenti tiene. Il nono gioco è un lunghissimo combattimento che rende la partita agonisticamente e qualitativamente bellissima. Se lo aggiudica alla fine Venus: 5-4 e il match si avvia alla fase cruciale. Si scambia di più e si arriva così al tie-break, la chiusura più giusta per un set che specie nella parte finale si è giocato punto a punto.

IL CROLLO DELLA KVITOVA – Venus nel tie-break ingrana una marcia in più, gioca di forza e precisione, mentre la Kvitova perde campo e sbaglia tutto. Va completamente fuori misura e commette un doppio fallo. Tre minibreak portano Venus sul 6-1, che chiude al secondo match point.

[9] V.Williams b [13] P.Kvitova 6-3 3-6 7-6 (2)

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