Nella giornata di ieri si sono concluse le qualificazioni per il quarto e ultimo slam dell’anno e, tra conferme e sorprese, andiamo alla scoperta dei 16 eroi che sono sopravvissuti all’inferno delle quali che presentiamo di seguito.
Stefano Travaglia: Percorso netto di Travaglia, che domina il primo e il terzo turno, ma deve rimontare un set a King nel secondo. Ieri, l’azzurro non ha lasciato scampo ad Estrella e si è imposto in due rapidi set. Al primo turno, Steto troverà il qualificato Hurkacz.
Federico Gaio: Dopo aver vinto i primi due match contro pronostico, il tennista di Faenza ha deciso di fare le cose in grande e ieri ha scalato la montagna Trungelliti, rimontando da 2-5 nel set finale e spuntandola al tie-break. Per lui, al primo turno, l’ostico Goffin.
Lloyd Harris: Il giovane sudafricano non ha lasciato per strada neppure un set ed ha conquistato una brillante qualificazione. Ieri, grazie alla vittoria in due set su Aragone, ha ottenuto l’accesso al main draw, dove esordirà contro Gilles Simon.
Ugo Humbert: Anche lui molto giovane, ha rischiato subito di uscire contro Krstin, recuperando da 5-2 nel terzo parziale, ma poi è riuscito ad esprimere un buon tennis che lo ha portato fino al main draw. Nel match d’esordio, se la vedrà con un altro qualificato, Altamirano.
Casper Ruud: Il norvegese è sicuramente una delle sorprese minori di queste qualificazioni ma, da un paio d’anni a questa parte, il ranking non va a pari passo con il talento perciò spesso la tds non è delle migliori. Dopo aver superato le quali senza perdere nemmeno un set, Casper incontrerà in un primo turno non del tutto proibitivo Guido Pella.
Marcel Granollers-Pujol: Finalmente anche lo spagnolo torna a giocare uno slam, il primo della stagione per lui, dopo tanti Challenger e tornei di seconda mano. Per lui le qualificazioni sono state una formalità, come testimonia la casella set persi ferma sullo zero, ed anche il sorteggio non è stato così terribile. Al primo turno, infatti, Marcel affronterà Joao Sousa.
Hubert Hurkacz: Il derby tra giovanissimi se lo aggiudica il polacco, che batte con un duplice 63 lo spagnolo Martinez e stacca il pass per il tabellone principale. Apparso davvero in forma, Hubert andrà all’assalto di Flushing Meadows a partire dal primo turno contro il qualificato Travaglia.
Dennis Novak: Purtroppo non è riuscito nell’impresa Lorenzo Giustino, che si è arreso in due set al talentuoso austriaco ed ha dovuto dire addio al sogno Us Open. Approda dunque nel main draw Novak, che al primo turno troverà Benoit Paire. Nonostante abbia 24 anni e non si sia ancora del tutto affermato, attenzione a questo ragazzo. E chissà che l’exploit di Wimbledon non possa essere ripetuto…
Felix Auger-Aliassime: Ogni singolo di match di qualificazione per lui potrebbe essere l’ultimo dato che, a 18 anni e con un talento cristallino già messo in mostra, il salto di qualità definitivo e solo questione di tempo. Dopo aver dominato tre match ed aver raggiunto agevolmente il main draw, al primo turno troverà il connazionale Shapovalov in uno degli incontri più appetibili ed interessanti dell’intero major.
Collin Altamirano: Il giustiziere del nostro Lorenzo Sonego ha 22 anni ed è classificato oltre la 300ª posizione del ranking. Ciononostante, il suo talento non è in discussione e, il fantastico cammino che lo ha portato fino al main draw, peraltro senza perdere set, ne è la prova. Al primo turno troverà Humbert, in un match dal pronostico non troppo scontato.
Mitchell Krueger: Complice un tabellone abbordabile, lo statunitense Krueger si qualifica per gli Us Open e disputerà il primo slam della sua vita. Anche per quanto riguarda il sorteggio del main draw, la dea bendata gli ha sorriso dato che all’esordio, per lui, ci sarà Carballes Baena, non propriamente un esperto di queste superfici.
Donald Young: Il suo livello di tennis non è assolutamente paragonabile a quello delle qualificazioni, ma la risalita nel tennis che conta dopo un infortunio passa anche da questi tornei. Seppur faticando abbastanza, Donald è riuscito a destreggiarsi piuttosto bene nei tre match di quali, ma purtroppo al primo turno del main draw troverà Juan Martin Del Potro e dunque le speranze di andare avanti sono ridotte all’osso.
Tommy Robredo: Negli ultimi tempi, lo avevamo apprezzato a livello Challenger, in particolar modo su terra battuta, ma Robredo vuole ribadire che lui c’è, non importa la superficie o il torneo. Grazie alla vittoria nell’ultimo turno sull’anch’egli veterano Mahut, l’esperienza ed il gioco dello spagnolo potrebbero mettere in seria difficoltà Tsitsipas, contro il quale esordirà. Perciò anche questo match è da seguire con particolare attenzione perché tutto può succedere.
Facendo Bagnis: Si qualifica per il main draw anche l’argentino che, nonostante prediliga altre superfici, ha trovato la sua condizione anche a Flushing Meadows e proverà a ripetersi anche nel primo turno del main draw, malgrado dall’altra parte della rete ci sia l’ostico Monfils.
Yannick Maden: Il tedesco quest’anno è in netta ascesa, perciò chissà che non possa essere proprio lui la sorpresa di questo slam. Opposto all’imprevedibile Lucas Pouille, se Yannick riuscisse ad esprimere lo stesso tennis che ha mostrato in quali e che gli ha permesso di sconfiggere agevolmente tre avversari non banali, tra cui Kokkinakis, attenzione a ciò che potrebbe accadere.
Carlos Berlocq: Infine, nel main draw, c’è spazio anche per l’eterno Carlos Berlocq, il quale è sopravvissuto all’inferno delle qualificazioni, vincendo tre match uno più tirato dell’altro, ma riuscendo comunque a staccare il pass per gli Us Open. Al primo turno troverà Milos Raonic, perciò risulta davvero difficile vederlo andare avanti.
Come in ogni slam c’è spazio anche per un paio di lucky loser, a causa dei ritiri dell’ultimo momento. Per il momento, quest’anno sono stati solo due i posti vacanti lasciati in tabellone.
Lorenzo Sonego: È il tennista azzurro uno dei due fortunati ad essere ripescato in tabellone. Dopo aver perso contro Altamirano nel turno decisivo, Lorenzo ha avuto dalla sua parte la dea bendata ed esordirà contro Gilles Muller.
Peter Polansky: Ormai il canadese sa che per qualificarsi ad uno slam sarà sufficiente vincere due match e non tre come tutti gli altri. Incredibile ma vero, Polansky quest’anno ha disputato (e disputerà) tutti e quattro gli slam in qualità di lucky loser.