Stan Wawrinka raggiunge la semifinale a Flushing Meadows, risultato non scontato alla vigilia, visto lo stato di grazia che sta attraversando il rigenerato Juan Martin Del Potro, e un cammino fin qui non impeccabile dello svizzero, che non ha mai espresso il potenziale di cui è dotato, faticando fin troppo contro avversari nettamente inferiori a lui.
Il match si rivela una battaglia come ci si poteva attendere, o perlomeno finché l’ argentino riesce a contrastare Stan, più in grado di sopportare match lunghi ed estenuanti, rispetto ad un Del Potro, che alla lunga distanza ha dimostrato di non aver ancora nelle gambe la tenuta necessaria ad affrontare delle battaglie sui cinque set, e probabilmente di non aver ancora smaltito le scorie di Rio.
Nel primo set è il gigante di Tandil a partire forte, e a strappare il servizio al suo avversario, portandosi subito in vantaggio sul punteggio di 3-0, ma Wawrinka, dopo essere riuscito a riequilibrare le sorti del parziale, riuscirà ad aggiudicarsene al tie-break, grazie soprattutto ad un Del Potro più falloso, che nel game decisivo commettera alcuni errori gratuiti di troppo, che si riveleranno determinanti. L’ argentino è costretto a soffrire in numerose occasioni, ma riesce comunque a restare in partita, e dopo aver difeso brillantemente ognuno dei suoi turni di battuta, riesce a trovare il break, che gli permette di conquistare il secondo set e di infiammare il pubblico, quasi tutto dalla sua parte.
Wawrinka non si perde d’ animo e sale di livello, aumentando il numero dei vincenti (saranno 53 a fine match, contro i 28 di Del Potro), e trovando anche un aiuto dal servizio, che gli frutterà 10 ace, a dispetto del suo avversario che dal canto suo totalizzerà 8 doppi falli; il terzo parziale rimane così sui binari dell’ equilibrio fino all’ ottavo game, quando dopo un turno di battuta dell’ argentino interminabile, lo svizzero riuscirà a convertire in punto lo quarta palla break avuta a disposizione, grazie ovviamente al suo marchio di fabbrica, il rovescio.
Nel quarto set non ci sarà più partita, con Del Potro che dimostra, come si dice nel più classico gergo da bar, di aver finito la benzina: le gambe non girano più come dovrebbero, e l’ ex numero quattro del mondo tenta di accorciare gli scambi, affidandosi in diverse occasioni, alla ricerca del colpo risolutore, che spesso si trasformerà in errore gratuito. Wawrinka si porta subito in vantaggio 4-0, e non avrà nessun problema a chiudere con il punteggio di 6-2, che gli apre le porte della semifinale, dove ad attenderlo troverà un sorprendente Kei Nishikori, capace di estromettere lo scozzese Andy Murray.
La sfida con il nipponico, oltre ad un posto in finale, metterà in palio anche la terza posizione del Ranking Atp, best ranking già raggiunto in carriera da Stanimal, mentre per Nishikori si tratterebbe della prima volta.
Chi nonostante tuttomese vincitore, è Juan Martin Del Potro, che ha dimostrato a tutti di essere ancora in grado di raggiungere i suoi livelli, e che grazie al quarto di finale raggiunto, rientrerà fra i primi cento giocatori del mondo; particolarmente toccante l’ ultimo game dell’ incontro, con tutto il pubblico in piedi ad acclamare l’ argentino, che non ha potuto fare a meno di commuoversi.