Vajda: “Nole è stato vicino a non giocare gli Us Open”

Lo storico allenatore di Novak Djokovic: Marian Vajda, ha spiegato che l’entità dell’infortunio al polso del campione serbo era molto più grave di quello che si pensasse, tanto che Nole è stato anche vicino al ritiro.

All’arrivo del Team Djokovic a Flushing Meadows il mondo del tennis sapeva che il polso del numero uno al mondo non era al 100%, grazie ad alcune rivelazioni di Djokovic a media serbi. Queste rivelazioni erano state poi confermate da foto durante l’allenamento, dove il serbo è stato costretto a fermarsi per farsi medicare il polso. Una settimana dopo questi avvenimenti, Djokovic è riuscito a raggiungere la semifinali, risultato che fino a poche settimane fa sembrava impossibile.

In un articolo riportato dal New York Times, l’allenatore di Djokovic, lo slovacco Marian Vajda, ha sorpreso molti commentando la gravità della condizione del polso di Nole. “Ero molto preoccupato. Ci vuole tempo per guarire questo tipo di infortuni e il tempo non c’era. Settimane fa non avremmo mai pensato che Nole sarebbe potuto arrivare fino alle semifinali, perché tutte le diagnosi portavano a credere che non sarebbe riuscito a giocare il torneo, in quanto bisognoso di riposo”, ha spiegato Vajda.

Lo slovacco ammette così la non semplice entità dell’infortunio del suo assistito. Ma sicuramente i tre ritiri hanno aiutato il serbo a recuperare dall’infortunio. E adesso lo aspetta un Gael Monfils reduce da un torneo straordinario dove non ha ceduto nemmeno un set, sicuramente il primo vero e proprio test di tutto il torneo.

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