Dopo la fragorosa uscita dall’Unione Europea, dopo l’ignominiosa eliminazione dell’Inghilterra ad opera dei dopolavoristi islandesi e dopo l’inaccettabile scioglimento degli One Direction, il popolo britannico intravede la luce in fondo al tunnel della manica. Nel primo pomeriggio, infatti, il Regno Unito potrà celebrare il successo di almeno uno dei suoi sudditi, grazie al derby che vedrà contrapporsi Andy Murray e Liam Broady. Il nevrastenico scozzese sembra aver trovato una cura alla propria dannazione, grazie al ricongiungimento con l’adorato mentore Ivan Lendl. Il grande ritorno della leggenda ceca può rappresentare il vero valore aggiunto per le prestazioni del numero 2 del mondo, contributo che potrebbe rivelarsi decisivo vista la pessima gestione delle due finali Slam disputate quest’anno dal campione olimpico. L’incontro con il subalterno Liam Brody fungerà da mera passerella per Murray, in attesa di impegni ben più probanti.
Match assai più denso di contenuti tecnici, invece, quello che vedrà impegnati Nick Kyrgios e Radek Stepanek. Al di là della corposa distanza anagrafica tra i due (21 anni il primo, 37 il secondo), la sfida promette di accontentare tutti i tipi di palati, in virtù della diversità di stili proposta, oltre che dalla propensione all’intrattenimento che accomuna l’australiano al ceco. Punto interrogativo sull’ingresso in tabellone di Stan Wawrinka. Lo svizzero non dovrebbe avere problemi con il neo patentato statunitense Fritz, questo però solo in linea teorica. Stan non ama l’erba, superficie che lo costringe ad accellerare la sua laboriosa preparazione dei colpi, inoltre Stanimal in questo 2016 ha palesato in più di un’occasione un eccesso di negligenza tennistica, figlia della spropositata boria derivante dai due Slam conquistati.
Altro incontro ad alto tasso qualitativo sarà quello tra Dominic Thiem e Floryan Mayer. Il piromane austriaco, dopo aver bruciato tutte le tappe possibili, sulla terra prima e sul cemento poi, ora sembra pronto per un exploit anche sulla superficie meno congeniale. Al suo cospetto si presenterà il redivivo Mayer, reduce dall’esorbitante successo nel 500 di Halle, affermazione che gli ha permesso di guadagnare 112 posizioni in una sola settimana. Per gli inguaribili nazionalisti, segnaliamo l’esordio del novello sposo Fabio Fognini, opposto all’argentino Delbonis. Visti i precedenti siamo portati a credere che non basteranno cinque set.
Passando all’altra metà del cielo, esordio in panciolle per Serena Williams. La numero 1 del mondo, al di là delle inesistenti insidie che potrà procurargli l’elvetica Sadikovic, cerca tracce di se stessa sui campi dell’ultimo Slam conquistato. La vaselinica sconfitta contro Roberta Vinci a N.Y ha instillato nel cervello dell’americana il seme della fallibilità, scalfendone in rapido tempo tutta la prepotenza esibita nei 12 mesi precedenti. In più Serenona deve convivere con lo spettro di un possibile quarto di finale proprio contro la nostra Robertina, anch’essa impegnata nella giornata di oggi contro Alison Riske. Primo turno senza apparenti insidie per la poetessa polacca Aga Radwanska, tanto sublime quanto inconcludente. La maga se la vedrà con la 22enne ucraina Kozlova. Chiude il quadro delle principali teste di serie l’eclissante Petra Kvitova, la cui letargia tennistica perdura da più di un anno. La bi-vincitrice dei Championships esordirà contro Sorana Cirstea, ex promessa rumena fiaccata da una catena ininterrotta di infortuni.
Questo il programma completo:
Centre Court – 2:00pm
(1) Serena Williams – Amra Sadikovic
Liam Broady – (2) Andy Murray
Caroline Wozniacki – (13) Svetlana Kuznetsova
No.1 Court – 2:00pm
Taylor Fritz – (4) Stan Wawrinka
Monica Puig – (16) Johanna Konta
(10) Petra Kvitova – Sorana Cirstea
No.2 Court – 12:30am
(15) Nick Kyrgios – Radek Stepanek
Fernando Verdasco – (19) Bernard Tomic
(3) Agnieszka Radwanska – Kateryna Kozlova
Heather Watson – Annika Beck
No.3 Court – 12:30am
(7) Richard Gasquet – Aljaz Bedene
Alison Riske – (6) Roberta Vinci
(8) Dominic Thiem– Florian Mayer
(11) Timea Bacsinszky – Luksika Kumkhum
Court 12 – 12:30am
Inigo Cervantes – (12) Jo-Wilfried Tsonga
Stephane Robert – Juan Martin Del Potro
Eugenie Bouchard – Magdalena Rybarikova
Aliaksandra Sasnovich – (31) Kristina Mladenovic
Court 18 – 12:30am
(19) Dominika Cibulkova – Mirjana Lucic-Baroni
Ivan Dodig – (10) Tomas Berdych
(18) John Isner – Marcos Baghdatis
(18) Sloane Stephens – Shuai Peng
Court 4 – 12:30am
John Millman – Albert Montanes
Pauline Parmentier – Katerina Siniakova
Horacio Zeballos – Mikhail Youzhny
Court 5 – 12:30am
Dmitry Tursunov – (31) Joao Sousa
Su-Wei Hsieh – (21) Anastasia Pavlyuchenkova
(32) Lucas Pouille – Marius Copil
Court 6 – 12:30am
Vasek Pospisil – Albert Ramos-Vinolas
Cagla Buyukakcay – (30) Caroline Garcia
Donald Young – Leonardo Mayer
Court 7 – 12:30am
Tristan Lamasine – (25) Viktor Troicki
Rajeev Ram – (22) Feliciano Lopez
Evgeniya Rodina – Lesia Tsurenko
Court 8 – 12:30am
Daria Gavrilova – Qiang Wang
Benjamin Becker – Facundo Bagnis
Tara Moore – Alison Van Uytvanck
Monica Niculescu – Aleksandra Krunic
Court 9 – 12:30am
Luke Saville – Dennis Novikov
(14) Roberto Bautista Agut – Jordan Thompson
Julia Boserup – Tatjana Maria
Court 10 – 12:30am
Yen-Hsun Lu – Alexander Kudryavtsev
Elena Vesnina – Tamira Paszek
Albano Olivetti – Matthew Barton
Court 11 – 12:30am
(26) Benoit Paire – Franko Skugor
Federico Delbonis – Fabio Fognini
Ekaterina Makarova – Johanna Larsson
Court 14 – 12:30am
Christina McHale – Daniela Hantuchova
Yulia Putintseva – Marina Melnikova
Jiri Vesely – Igor Sijsling
Court 15 – 12:30am
Kristyna Pliskova – Ying-Ying Duan
Mikhail Kukushkin – Martin Klizan
Karin Knapp – Ana Konjuh
Court 16 – 12:30am
Dusan Lajovic – Dustin Brown
Katie Swan – Timea Babos
(24) Alexander Zverev – Paul-Henri Mathieu
Court 17 – 12:30am
Taro Daniel – Juan Monaco
(32) Andrea Petkovic – Nao Hibino
(27) Coco Vandeweghe – Kateryna Bondarenko
Court 19 – 12:30am
Marcel Granollers – Victor Estrella Burgos
Gastao Elias – Radu Albot
Mandy Minella – Anna Tatishvili
To be Arranged 1 –
Tsvetana Pironkova – (7) Belinda Bencic
Anett Kontaveit – (24) Barbora Strycova
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Cioè : fatemi cogliere il parallelo fra l’uscita dall’Unione Europea e la sconfitta dall’Islanda…
la sconfitta è dell’Inghilterra