Continua la favola di Elena Vesnina, che sull’ erba di Wimbledon, raggiunge uno dei traguardi più prestigiosi della sua carriera, guadagnando l’ accesso in semifinale di quello che è il torneo più importante del circuito. La russa, alla vigilia dei trent’ anni, dopo aver vinto due soli titoli in singolare, (l’ ultimo nel “lontano” 2013), ed essersi imposta come una delle più forti doppiste, si troverà ora sul cammino di una ispiratissima Serena Williams.
CIBULKOVA SPAZZATA VIA – Non c’ è stata partita fra Vesnina e Cibulkova, che hanno dato vita a un match, a senso unico, vinto dalla russa con il punteggio di 6-2 6-2, contro una spenta e irriconoscibile slovacca. Fin da subito è parsa netta la supremazia della numero 50 del mondo, impeccabile al servizio, e aggressiva in risposta, contro una Cibulkova fallosa, e mai in grado di opporsi allo strapotere mostrato oggi dalla Vesnina, che mettendo a segno un vincente dopo l’ altro, indirizza fin dalle prime battute l’ andamento del primo set, in cui passa subito a condurre con il punteggio di 4-1, grazie ai due break ottenuti. Nel secondo parziale non arriva l’ attesa reazione della slovacca, che cede per altre due volte il servizio, e che finisce per essere travolta, in un’ ora e venti minuti di gioco. Per la Vesnina ora l’ arduo compito di fermare la corsa verso il record di ventidue Slam vinti in carriera, della numero uno del mondo, mentre per Dominika ben altri saranno gli impegni, che la vedranno convolare a nozze.
SERENA ON FIRE – Dopo la grande paura, nel match contro Cristina McHale, la numero uno del mondo non si ferma più, e prosegue spedita verso la finale. Per la Williams grande prova di forza, contro una Pavlyuchenkova che non ha sfigurato, ma che ha dovuto cedere ad una Serena cinica e in versione cannibale; i numeri non lasciano spazio ad interpretazioni: con le zero palle break concesse, e le due su due trasformate, la campionessa in carica, si aggiudica l’ incontro con un doppio 6-4, capitalizzando al massimo i pochi passaggi avuto della russa, che non ha avuto possibilità di prendere il sopravvento. Identico l’ andamento dei due parziali, che hanno visto le due contendenti procedere di pari passo fino al 4-4, difendendo agevolmente i propri turni di servizio, senza nessuna opportunità di break, con la combinazione “servizio e dritto”, che ha fruttato numerosi punti. Ma come spesso accade, la minima distrazione si è rivelata fatale, e la venticinquenne sovietica, ha pagato a caro prezzo la prima flessione, giunta nel corso del nono game, quando sullo 0-40, si è consegnata a Serena con un doppio fallo; stessa situazione nel secondo parziale, quando sul 15-40, la Williams trasforma la palla break, che ha il peso di un match-point.