Gli interrogativi post Wimbledon

Come ogni slam che finisce, anche Wimbledon ci ha lasciato una serie di domande alle quali abbiamo provato a rispondere: da Serena Williams a Andy Murray, passando da Djokovic, i giovani talenti e Sloane Stephens.

Wimbledon è finito e ora gli occhi di tutti sono già rivolti allo US Open con una serie di tornei di avvicinamento che culmineranno con lo slam americano di fine agosto. Da Londra a New York però il passo non è così breve e abbiamo voluto prima rispondere ad alcune domande che ci siamo posti al termine del major britannico.

SERENA WILLIAMS VINCERA’ UN ALTRO SLAM?

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Tornata dal congedo di maternità, l’americana non è più stata la dominatrice di un paio di stagioni fa. Il suo livello è comunque molto elevato e soprattutto le avversarie non sembrano poterla battere con facilità. A Wimbledon è uscita in semifinale, ma a New York ci riproverà e giocherà in casa.

NOVAK DJOKOVIC TORNERA’ NUMERO UNO?

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Il livello del tennis maschile è ben più elevato e Djokovic ha faticato a imporsi prima di alzare il trofeo londinese: Nadal e Federer permettendo, la sua risalita è solo all’inizio, ma lo spirito da guerriero messo in mostra in questo ultimo torneo è una buona base per puntare alla vetta del mondo.

ANDY MURRAY TORNERA’ A GIOCARE?

Andy Murray, ex n. 1 del mondo e due volte trionfatore a Wimbledon

Ha rinunciato all’ultimo a Wimbledon per poi sedersi come commentatore della BBC: Andy Murray è tornato dal lungo infortunio, ma non è ancora in grado di competere al massimo e soprattutto per cinque set. Lui si dice positivo in vista del lento recupero, ma le perplessità che ruotano intorno allo scozzese sono sempre maggiori.

CHE SUCCEDE A SLOANE STEPHENS?

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Ha vinto lo US Open 2017 ed è arrivata in finale al Roland Garros di quest’anno, ma Sloane Stephens proprio non ama Wimbledon. Due anni consecutivi di uscite al primo turno sono l’emblema della carriera dell’americana: alti e bassi che non permettono al suo talento cristallino di esplodere definitivamente.

E’ FINALMENTE ARRIVATA L’ORA DEI NEXT GEN?

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Con i soliti noti che comandano il tennis mondiale, un primo spiraglio si era intravisto con Alexander Zverev, ma il tedesco con il tempo non ha dato continuità alle sue ottime doti e non riesce a sfondare definitivamente negli slam. Shapovalov, Khachanov e Tiafoe sono i prospetti più interessanti e allo US Open, sul cemento, qualcuno avrà sicuramente possibilità di mettersi in mostra.

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