Inarrestabile Alcaraz: elimina Berrettini in quattro set e approda ai quarti di Wimbledon

Lo spagnolo rimonta un set di svantaggio e trionfa con il punteggio di 3-6 6-3 6-3 6-3. Al prossimo turno affronterà Rune nel duello dei 2003

L’ultimo ottavo di finale della parte alta del tabellone maschile, che ha concluso il programma sul Centre Court del consueto lunedì della seconda settimana di Wimbledon, ha avuto come protagonisti Carlos Alcaraz e Matteo Berrettini. Da una parte il numero uno del ranking alla ricerca del suo miglior risultato sui prati londinesi, dall’altra il finalista dell’edizione del 2021, che alla vigilia del torneo, reduce da una precaria condizione psicofisica, non si sarebbe mai aspettato di potersi giocare l’accesso ai quarti di finale.

Nel game di apertura del match, l’azzurro ha dovuto fronteggiare immediatamente due palle break, riuscendo ad annullare entrambe. Tre dei suoi primi quattro turni di battuta sono terminati ai vantaggi, con un’ulteriore chance di break nel settimo game risolta da una palla corta vincente. Dopo aver vinto solo due punti in risposta, al cambio campo Berrettini ha ottenuto il break che gli ha permesso di appropriarsi del primo parziale, in quarantatré minuti, con il punteggio di 6-3.

Esaltato dall’ottima partenza, il tennista italiano si è guadagnato una possibilità di break, non concretizzata, nel primo game del secondo set, che però è stata l’ultima fino al termine della sfida. Salvatosi successivamente grazie a tre prime, nel quarto game Berrettini non ha potuto evitare il break a zero, che ha rappresentato il crocevia del parziale e il primo turno al servizio perso da Matteo dall’inizio dello Slam. Alcaraz ha incrementato il proprio vantaggio e si è dimostrato impeccabile fino al 6-3, sigillato da un’altra magia dello spagnolo, che si è aggiunta al sensazionale vincente con il rovescio a una mano, facendo passare la pallina oltre il paletto della rete. 

Il terzo set è stato caratterizzato da un livello sempre più elevato in risposta di Alcaraz, che al sesto tentativo nel terzo game ha conseguito il break e un’enorme iniezione di fiducia. Sul 3-1, il tennista romano ha evitato che la distanza dall’avversario si dilatasse, cedendo tuttavia la battuta per la seconda volta nel nono game, che ha consegnato il set al classe 2003, con un altro 6-3. Il dato più impressionante di questo parziale, che certifica la neutralizzazione del potente servizio dell’avversario, è rappresentato dal 44% di punti vinti in risposta, nonostante il 78% di prime in campo dell’azzurro. 

Sul 2-2 del quarto set, la partita è stata interrotta per un breve periodo a causa della chiusura del tetto, che non ha penalizzato Alcaraz, il quale ha posto fine all’incontro dopo tre ore e cinque minuti, al quarto match point, con il terzo 6-3 consecutivo, totalizzando trentacinque vincenti e ventitré gratuiti. Si è trattato del terzo successo dello spagnolo in quattro sfide tra i due e della sua prima qualificazione tra i migliori otto del terzo Slam stagionale.

Per accedere in semifinale, dovrà superare Holger Rune, il numero sei del ranking che ha sconfitto Grigor Dimitrov, con il punteggio di 3-6 7-6 7-6 6-3 in tre ore e venti minuti. I due fenomeni, simboli del tennis del presente e del futuro, hanno raggiunto prima dei ventuno anni i quarti sia a Wimbledon sia al Roland Garros nella stessa stagione, impresa riuscita negli ultimi trent’anni solo a Federer, Nadal e Djokovic. I precedenti nel circuito maggiore sono due: la vittoria di Alcaraz alle Next Gen ATP Finals nel 2021 e il ritiro del nativo di Murcia sul 6-3 6-6 in suo sfavore al Masters 1000 di Bercy lo scorso anno, il cui trofeo fu sollevato proprio dal danese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...