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Murray stende Kyrgios, Tsonga ai quarti

Doveva essere il match che tutti aspettavamo. Ed invece è stato il monologo di un tennista maturo, capace di gestire la pressione di ritrovarsi l’assoluto favorito per vincere il torneo più importante del mondo, a casa sua e per la seconda volta. Andy Murray rimanda senza se e senza ma Nick Kyrgios all’esame più importante, nello scenario più suggestivo. L’estroso tennista australiano riesce a complicarsi la vita in una partita in cui il suo avversario ha sciorinato tattica e tecnica con rara sapienza. Facile dire “citofonare Lendl”: ma è proprio così. Back di rovescio, dritti lenti e profondi, smorzate. Un mix letale imbastito dallo scozzese per avere ragione del suo giovane avversario, e per mandarlo al manicomio (sportivamente parlando, forse). Il risultato di questa tattica è l’inizio di un monologo lungo e negativo di Kyrgios, una lamentela condita da scuotimenti di capo, rare urla, qualche improperio, ma essenzialmente dall’incapacità di gestire il suo talento e la pressione di un match del genere. Dovrà abituarsi se vuole abitare le parti alte della classifica, e farsi aiutare da un coach che possa arginarne l’estro.

A. Murray (2) d. N. Kyrgios (15) 7-5 6-1 6-4

Britain Tennis – Wimbledon – All England Lawn Tennis & Croquet Club, Wimbledon, England – 3/7/16 Australia’s Nick Kyrgios reacts during his match against Spain’s Feliciano Lopez REUTERS/Stefan Wermuth

Nel derby francese che avrebbe garantito un galletto ai quarti di finale di Wimbledon 2016 va in scena lo stiramento della schiena di Richard Gasquet. Dopo solo 5 games il talentuoso francese deve dare forfait. Ringrazia Jo-Wilfried Tsonga, che dopo la maratona con John Isner beneficia di un bye che gli permette di rifiatare in chiave quarti di finale contro Andy Murray: senza dubbio il quarto di finale più intrigante del lotto.

J-W. Tsonga (12) d. R. Gasquet (7) 4-2 rit.

Chi invece dà uno scossone notevole al tabellone è l’altro francese, quel Lucas Pouille che abbiamo visto al Foro Italico recitare la parte del miracolato. Qui, nel Tempio del tennis, riscatta ogni voce circa la sua fortuna e sconfigge al fotofinish Bernard Tomic, contro pronostico. Una partita sempre in bilico, con la concentrazione di Tomic a farla da padrone e a determinare l’andamento del punteggio: assente all’inizio, poi a corrente alternata fino al quinto equilibratissimo set, quando sembrava che il francese stesse per cedere da un momento all’altro, mentre accadeva invece che fosse proprio il servizio dell’australiano a venire meno, aprendo la strada al break decisivo al 18esimo game.  Pouille ai quarti di finale e proiettato verso la top 20 atp: se non è sorpresa questa…

L. Pouille (32) d. B. Tomic (19) 6-4 3-6 6-4 4-6 10-8

Lucas Pouille in action against Juan Martin Del Potro on day six of the Wimbledon Championships at the All England Lawn Tennis and Croquet Club, Wimbledon. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Saturday July 2, 2016. See PA story TENNIS Wimbledon. Photo credit should read: Adam Davy/PA Wire. RESTRICTIONS: Editorial use only. No commercial use without prior written consent of the AELTC. Still image use only – no moving images to emulate broadcast. No superimposing or removal of sponsor/ad logos. Call +44 (0)1158 447447 for further information.

Altro quinto set di giornata e grande rimonta di Milos Raonic contro un ispirato David Goffin. Il belga è protagonista assoluto del match nei primi due set: servizio preciso e ficcante, risposta costante anche contro le bordate di servizio del canadese, buona mano nelle (rare) discese a rete. Sembrava un match segnato fino all’interruzione per pioggia, quando complice, ancora una volta Giove Pluvio, Raonic raccoglie le idee, torna in campo più tranquillo, si concetra sul servizio e riprende a martellare, verticalizzando molto nei rari scambi e cercando la rete con maggiore frequenza (saranno 20 le sue discese a rete alle fine del match). Goffin accusava il ritorno del suo avversario e soprattutto il contraccolpo psicologico di dover ricominciare a tessere trame tattiche per chiudere il match: aumentavano così gli errori gratuiti, le risposte appena accennate e la pressione, mentre Raonic randellava al servizio e con due passanti di rovescio conquistava il break decisivo al sesto gioco del quinto set, infilando il terzo 6-4 di fila.

M. Raonic (6) d. D. Goffin (11) 4-6 3-6 6-4 6-4 6-4

Alberto Maiale

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