Nessuno si offenderà, spero, se scriviamo che Novak Djokovic a Wimbledon ha avuto in sorte un tabellone fortunato, se lo si confronta a quello di Jannik Sinner, tanto per citare un dolorosissimo nome a caso, azzurro che purtroppo si è pure ritirato dal torneo di Bastad.
Il primo tennista complicato da affrontare avrebbe dovuto essere Holger Rune agli ottavi di finale, ma il Bad Boy danese si è sciolto come neve al sole al cospetto dell’arci-campione serbo.
E dunque, Rune a parte, superati avversari che stando ai suoi detrattori The Djoker probabilmente avrebbe sconfitto pure con le stampelle post-operatorie, ecco l’ultimo colpo di scena. Con il ritiro dello sfortunatissimo Alex De Minaur dopo l’infortunio al match point nella sfida contro Arthur Fils, Nole senza colpo ferire centra la 49esima semifinale Slam della sua fenomenale carriera.
Traguardo incredibile per un 37enne reduce da un’operazione al menisco che ha messo in dubbio la sua partecipazione a Wimbledon fino all’ultimo secondo. Vero, tanta fortuna, ma Nole è un giocatore incredibile ed il suo irripetibile curriculum ne è la più lampante testimonianza. E comunque, se vogliamo dirla tutta, penso che l’ex n°1 al mondo con Demon ci avrebbe probabilmente vinto lo stesso, conquistandosi la semifinale londinese sul campo piuttosto che in infermeria.
Ricordiamo qui come pochissimi giocatori nella storia del tennis abbiano disputato la semifinale di un Major alla sua venerabile e veneranda età. Mi vengono in mente tre soli nomi, ma non penso di tralasciarne molti, vista la straordinarietà dell’evento: Ken Rosewall, Jimmy Connors e Roger Federer, ovvero tre mostri sacri del nostro sport.
L’ ultimo ostacolo per il belgradese nel suo percorso verso la finale di Wimbledon è rappresentato dal nostro fantastico Lorenzo Magic Musetti, alla sua prima semifinale Slam: alla luce del momento particolarmente favorevole del serbo, il carrarino farebbe forse meglio a preparare il match con Djoko allenandosi su un verde campo di quadrifogli portafortuna.
Comunque Novak è un giocatore che lascia il segno, sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco. Grande scalpore, infatti, ha suscitato la sua intervista dopo la vittoria sul runico Holger: Nole ha salutato il pubblico a lui ostile con un geniale ed ironico “Guuuuuuud Night!!”, rieccheggiando beffardamente i “Buuuuuuu” con cui tifosi faziosi avevano accompagnato le gesta tennistiche del pluri-campione Slam.
E ieri, visibilmente irritato dal giornalista BBC che insisteva proprio su questi fattacci, dopo poche domande ridondanti sullo stesso tema, il serbo ha piantato tutti in asso e ha chiuso di netto l’intervista.
Se tutto ciò può apparire come una velata critica nei confronti di Djokovic, forse vi stupirò. In molti si lamentano delle dichiarazioni in puro spirito politicamente corretto del mondo VIP. Ecco invece un personaggio di primissimo piano a cui di sembrare un bravo ragazzo non interessa proprio per niente.
Il Fab superstite è il più vincente giocatore della storia del tennis e credo che abbia conquistato sul campo il diritto di stuzzicare chi effettivamente preferisce tifare contro di lui piuttosto che a favore del suo avversario. E lo ha fatto con gran senso dell’umorismo e pungente ironia giacchè il “Guuuuuuuud Night!! ” è veramente una trovata geniale e divertentissima.
E dunque, il vegliardo serbo che le leggi della Fisica e della Natura vorrebbero già bello che pensionato, non finisce mai di stupire il mondo dello sport, arrivando a giocarsi a 37 anni suonati il pass per la finale del più prestigioso torneo del mondo, l’amatissimo Wimbledon.
A questo punto ormai, potrebbe accadere proprio di tutto e nell’attesa spasmodica di ciò che sarà, inchiniamoci riverenti di fronte a Novak Djokovic, il giocatore più vincente in assoluto, l’ultimo highlander del circuito ATP ed il il tennista con la battuta più tagliente in circolazione.