Novak Djokovic batte Kevin Anderson con un triplo 6-3 ed accede così al terzo turno dove incontrerà domani l’americano Denis Kudla, che ha eliminato il nostro Andreas Seppi in 3 set.
La partita del serbo è stata una sorta di riedizione della finale 2018 (con tutte le proporzioni del caso, visto che Anderson si è ripreso da poco da un lungo infortunio) vinta da Nole anch’essa in tre set.
Nel match di ieri, il numero uno del mondo che ha vinto più dell’80% di punti con la prima di servizio e più del 70% con la seconda di servizio. Non a caso, il serbo non ha concesso nemmeno un break.
Nole è il favoritissimo per questo Slam, visto che è il campione uscente delle ultime due edizioni. Ma non solo, perché la mancanza di Nadal, la condizione fisica non eccellente di Federer e la poca versatilità ed esperienza dei Next Gen su erba, sono tutti grandi punti a favore di Djokovic. Il quale, con la vittoria all’All England Club avrebbe un piede e mezzo nel Grande Slam, ovvero la vittoria di tutti e quattro gli Slam nello stesso anno. L’ultimo uomo a riuscirci è stato Rod Laver nel 1969. Non a caso il campo centrale di Melbourne è dedicato a lui.
Senza dimenticare però che Novak punta anche a vincere le Olimpiadi di Tokyo, per ottenere l’unico grande evento tennistico che manca nel suo palmares. Insomma, il 34enne di Belgrado è l’uomo da battere quest’anno.
Per chi ancora non si fosse convinto: in questa edizione di Wimbledon, gli unici ad aver già battuto Nole nello Slam inglese sono Federer, Murray e Sam Querrey. L’americano è stato l’ultimo a batterlo sul campo verde, addirittura 5 anni fa, perché nel 2017 il serbo si è ritirato contro Berdych per il famoso problema al gomito che quell’anno lo ha attanagliato.
Il numero uno, nella conferenza stampa dopo il match con il sudafricano, ha detto: “Sapevo che Kevin avrebbe servito bene e non avrei avuto tante opportunità di breakare. Quindi ho provato a giocare solido senza troppi rischi. Ho fatto molto meglio di quanto pensassi“. Poi ha ringraziato il pubblico: “Siamo abituati a giocare di fronte al pubblico, ma negli ultimi 18 mesi non è stato così e sono felice di vedervi tutti quanti negli stadi. È fantastico, grazie mille a tutti”.
In seguito Nole ha scherzato sul suo feeling con l’erba: “Inoltre, sembra che io abbia una bella connessione con l’erba. Non ricordo di essere caduto così tanto nei primi due turni a Wimbledon, ma sì ho avuto una connessione con il pubblico e con l’erba oggi, è molto bello”.
Qualcuno riuscirà a fermare Djokovic a Londra quest’anno? Oppure riuscirà ad eguagliare il record di 20 slam di Federer e Nadal? Wimbledon, è appena cominciato.