Prima di Wimbledon e soprattutto dopo il sorteggio, l’attenzione degli appassionati azzurri di tennis si è focalizzata su due nomi ben precisi, quelli di Jannik Sinner e di Matteo Berrettini.
The Fox, fresco Numero Uno al Mondo, ha dimostrato in Germania di sapersi adattare molto bene su erba, vincendo e convincendo ad Halle, mentre The Hammer è senza dubbio il tennista verde più forte che il nostro movimento abbia mai espresso nella sua storia.
Purtroppo un tabellone beffardo li ha messi di fronte già al secondo turno di Wimbledon, in un derby fratricida dolorosissimo che manderà anzitempo a casa uno dei due ragazzi italiani.
Forse tra i due tennisti, Matteo è quello che ha più da perdere in caso di sconfitta: saltata quasi completamente la stagione sul rosso, il giocatore romano ha puntato tutto sullo Slam londinese per rilanciare la sua carriera ai vertici del tennis mondiale, dopo anni di tribolazioni fisiche ed infortuni di ogni genere. A Stoccarda è andata quasi alla grande, ad Halle un po’ meno, ma Londra, per sua stessa ammissione, è il principale obiettivo per l’annata 2024.
Per Jannik invece, una sconfitta sarebbe certamente una grande delusione, ma rimarrebbe circoscritta ai confini di un incidente di percorso, dato che l’altoatesino finora super-vittorioso non ha fatto dello Slam londinese il suo obiettivo stagionale con la “O” maiuscola.
Che aspettarsi dunque da questa sfida all’ultimo sangue fraterno, la seconda in assoluto tra i due giocatori, con Jannik che ha vinto il primo ed unico scontro diretto nel 2023 alla Rogers Cup in Canada ?
Lunedì, nel tempio tennistico di Church Road, il Berretto al primo turno ha sconfitto l’ungherese Marton Fucsovic in quattro set: l’unica vera nota stonata dell’incontro è stato il fastidio alla schiena patito dall’azzurro, fastidio che ha in una certa misura ha limitato la sua devastante prima di servizio nella seconda metà del match.
Jannik, sempre in quattro set, ha invece superato il tedesco quasi omonimo Yannick Hanfmann, palesando qualche difficoltà di troppo negli appoggi, ma tutto sommato conducendo in porto l’incontro senza che l’esito del match fosse mai in discussione.
Pur distante per mille motivi dalla fantastica versione del Berrettini 2021, Matteo al meglio delle sue attuali condizioni potrebbe comunque dire la sua nella sfida con il suo amico-rivale Jannik.
Dati alla mano, su erba Matteo gioca da sempre il suo miglior tennis, assolutamente ideale per questa superficie, mentre Jannik, per quanto già l’anno scorso fosse competitivo sul verde – semifinale dei Championships persa con Djokovic – ancora non sente completamente sua questa superficie.
L’altoatesino riesce a vincerci e a performare meravigliosamente perché l’azzurro è un vero fenomeno tennistico, ma su erba non è ancora del tutto a suo agio, come non lo è ancora sul rosso, pur avendo già raggiunto su entrambe le superfici risultati strabilianti.
Sebbene il derby sia una beffa per entrambi, in un certo senso lo scontro così anticipato potrebbe favorire il 28enne romano: al di là del fastidio alla schiena che si spera sia scomparso del tutto, la sua condizione atletica è ancora imperfetta, come ha dimostrato il recente torneo di Halle.
Ora le sue energia fisiche e nervose da gettare nella mischia sono ancora integre, energie che invece potrebbero un filo mancare più avanti nel torneo.
Inoltre Matteo è ormai un tennista erbivoro di fatto, mentre Jannik si sta ancora attrezzando per esserlo a breve: incrociare Jan ai primi turni potrebbe significare incontrarlo ancora in fase di assestamento come ha dimostrato il match con il tedesco Hanfmann: più vulnerabile dunque al perfetto tennis verde del gigante azzurro.
Ovviamente non possiamo non dare quale naturale favorito al passaggio del turno il Numero Uno del Ranking, che ha dimostrato in questi mesi di essere quasi imbattibile ovunque, tuttavia, nel bene e nel male, la chiave del match sarà quasi certamente rappresentata dal servizio di Berrettini. Meglio Matteo servirà, più alte saranno le sue possibilità di tenere in equilibrio l’incontro e se ipoteticamente si arrivasse più volte al Tie-break, tutto potrebbe veramente succedere.
Non credo assolutamente, come invece alcuni sostengono – bookmakers compresi – che sarà un’allegra scampagnata per Sinner. Nella scorsa edizione di Wimbledon, Matteo in condizione fisiche peggiori delle attuali disputò uno Slam straordinario: diede del gran filo da torcere persino a Carlos Alcaraz, futuro vincitore dello Slam londinese, che dovette impegnarsi e non poco per avere ragione in quattro set dell’italiano.
In conclusione, mi aspetto una grande lotta tra i due azzurri: servizio di Matteo contro risposta di Jannik, rovescio sinneriano contro slice berrettiniano, per tacer dei loro tremendi drittoni, vere catenate a tutto braccio. Riuscirà Matteo Berrettini nell’impresa di essere il primo italiano a superare in un torneo del circuito maggiore Jannik Sinner, imbattuto finora nei derby di casa nostra? Lo vedremo molto presto: buona fortuna ragazzi, e mai come in questa occasione, che vinca il migliore!