Wimbledon festeggia i cento anni a Church Road e sarà un’edizione molto particolare per varie ragioni e ricorrenze. Proprio nel 1921 il torneo fu disputato per l’ultima volta a Worple Road e l’anno successivo si trasferì nell’attuale sede dove è rimasto per tutti questi anni. Tale anno ha inoltre sancito l’abolizione del challanger round ossia quella regola che consentiva al vincitore del torneo precedente di accedere direttamente alla finale.
L’edizione del 2022 è in realtà la numero 135 dato che il Major inglese ebbe luogo per la prima volta nel 1877 e solo per cause di forza maggiore non è stato disputato come nel 2020 a seguito della pandemia che ha condizionato gran parte degli eventi sportivi.
Il centenario su questi campi porta significative novità. Per la prima volta sono stati programmati incontri nella Mid-Sunday, cancellando il giorno di riposo come da stretta tradizione dell’AELTC. Solo in via eccezionale, in passato, alcune partite erano state giocate nella domenica centrale al fine di recuperare incontri rinviati a causa pioggia.
Questo cambiamento ha pertanto messo fine al Super Monday, ossia il lunedì della seconda settimana nel quale venivano disputati gli incontri di ottavi di finale sia maschili che femminili. Ripristinata, dopo la sospensione a causa della pandemia di covid-19, invece la tradizione della “coda” per quel che riguarda l’acquisto dei biglietti per i fan disposti a file chilometriche e lunghe attese pur di accaparrarsi un tagliando.
Altra novità per i Championships, l’introduzione su base di prova il tie-break a 10 punti sul 6 pari del quinto set in linea con gli altri 3 slams e mettendo fine alle maratone che hanno entusiasmato il pubblico per oltre un secolo.
Come ormai noto, il torneo più prestigioso al mondo non vedrà la partecipazione di giocatori russi e bielorussi esclusi a causa della crisi attuale in Ucraina. Una decisione che ha fatto seguito alla linea dura del governo britannico incoerentemente con altri sport che consentono la partecipazione degli atleti di queste nazionalità.
L’unilaterale scelta inglese ha trovato una ferma presa posizione dell’ATP e WTA che hanno tolto l’assegnazione dei punti valevoli per la classifica al torneo londinese per aver infranto la regola sulla non discriminazione degli atleti. Ilranking mondiale continuerà pertanto ad essere falsato per un ulteriore anno dopo che le regole di protezione dei punti dovute al “COVID” volgeranno al termine nel corso dell’estate.
Il main draw di Wimbledon resta comunque di alto livello e non sarà una ricca esibizione come definita da alcuni critici. Le assenze di molti giocatori di vertice, come Daniil Medvedev, Andrey Rublev in campo maschile e Aryna Sabalenka, Daria Kasatkina, Victora Azarenka in campo femminile, condizioneranno sicuramente l’esito dell’evento londinese.
Un ulteriore assenza di peso è quella di Roger Federer che, dopo 22 partecipazioni consecutive ed 8 vittorie su 12 finali, non sarà ai nastri di partenza a causa del noto infortunio al ginocchio. Lo svizzero ha però rassicurato i molti fans che giocherà nella prossima stagione ed il Major Inglese sarà sicuramente nel suo calendario.
A distanza di pochi giorni dall’inizio di Wimbledon, è difficile individuare un chiaro favorito in campo maschile. Difficili da valutare e condizioni fisiche di Nadal dopo il trattamento al piede post Roland Garros e quelle psico-fisiche di Djokovic dopo la sconfitta proprio al Major Parigino e la peculiare esclusione dall’Australian Open. La mancanza di partite importanti potrebbe condizionare negativamente le prestazioni dell’atleta di Belgrado come già capitato in vari incontri nel corso di questa stagione.
L’azzurro Berrettini e il polacco Hurkacz sono sicuramente tra i favoriti per la vittoria finale a seguito dei successi ottenuti rispettivamente al Queen’s e Halle che hanno confermato la loro attitudine ai campi erba. Il tabellone avrà un ruolo fondamentale per l’esito del torneo che potrebbe portare all’eliminazione di teste di serie importanti già ai primi turni in caso di accoppiamenti con giocatori erbivori.
In campo femminile, Iga Swiatek ha le maggiori possibilità di conquistare il torneo, incontrastata n.1 mondiale, che non perde dal secondo turno del WTA di Dubai per mano di Jelena Ostapenko. Oltre alla giocatrice polacca è difficile individuare una seconda favorita data l’imprevedibilità del tennis rosa negli ultimi anni. Serena Williams, dopo un anno di assenza, ha ottenuto una wild card per il torneo ma è praticamente impossibile fare ipotesi sulle sue condizioni di forma.
Questa edizione di Wimbledon sarà decisamente una delle più incerte degli ultimi anni.
Stefano Franceschi