La pioggia, tanto per cambiare, domina la scena a Wimbledon. Ci si rifugia così sotto il tetto del campo centrale per trovare un po’ di continuità nei match.
Scendono in campo i big della parte alta: il campione uscente Novak Djokovic e Roger Federer.
Tutto nella norma per Djokovic opposto al francese Adrian Mannarino, decisamente a suo agio sui prati. La partita non propone mai rischi concreti per il serbo, che gestisce sempre in grande controllo gli scambi sul suo servizio mai in effettivo pericolo, mentre riesce a breakkare una volta per set il suo avversario nei primi due parziali, cogliendo le occasioni sulla seconda palla di servizio. Nel terzo set il francese riesce a fare partita pari fino al tiebreak decisivo, cedendo solo al dodicesimo punto di un tiebreak molto equilibrato, proprio sul suo servizio complice una risposta aggressiva e profonda del numero uno.
Il match di Roger Federer invece appariva più interessante per via dell’oggetto misterioso, ovvero il venticinquenne Marcus Willis. La vicenda del “maestro di tennis” che conquista Wimbledon grazie alla tenacia della sua fidanzata si scontra con la leggenda del tennis mondiale all time, che a sul “suo” prato maltratta un appagato quanto emozionato Willis nel primo set, lasciandogli la miseria di qualche punto. Passata la sbornia dell’emozione sul centrale, Willis riesce a mettere un po’ d’ordine nel suo gioco e a conquistare qualche game dopo una striscia iniziale di 7 games a zero. Decisivo il break a sesto game, con Federer che annulla una palla game dell’avversario e piazza tre vincenti, due di dritto e uno di rovescio. Più equilibrato il terzo set, fino al deciso game, quando Federer conquista a zero il break a suon di vincenti.
Combattutissima partita tra Bernard Tomic e Fernando Verdasco. Il talentuoso australiano ha offerto una prova di buon livello per tutto il match, confrontandosi col talento dello spagnolo bravo a far valere le sue traiettorie mancine sull’erba. La partita è vissuta prevalentemente di scambi da fondo campo, con grande ricerca del vincente da parte di entrambi: lungo riga per lo spagnolo, più attento ad incrociare Tomic, capace però di estrarre più punti in media dalla risposta, colpo chiave del match, come dimostra il kilometrico ottavo game del quinto set nel quale è stata proprio la tenacia della risposta dell’australiano a decidere il break.
Viene fuori da un match molto delicato in modo perentorio Dominic Thiem. Il golden boy del tennis austriaco aveva di fronte un avversario “caldo”, dopo la vittoria a Stoccarda, quale Florian Mayer. E invece ha imposto il suo tennis con grande personalità, usando l’arma del servizio come un martello per dissuadere Mayer da ogni velleità di metterlo in difficoltà alla risposta. Match sostanzialmente in equilibrio ma deciso ogni volta da Thiem che saliva in cattedra alla risposta nel momento decisivo. Break al quindo game nel secondo set, complice anche un doppio fallo del tedesco cui è seguito un drittone vincente di Thiem, e di nuovo break al settimo game nel terzo set, dominato dall’austriaco con la cifra monstre di 43 vincenti.
Bella vittoria di Thomas Berdych contro Ivan Dodig. Un match davvero equilibrato, nonostante il crollo del croato nel terzo set, a causa probabilmente del rilassamento dovuto al grande sforzo mentale prodotto per vincere in volata il secondo. Il quarto set è stato davvero un confronto di stili, con Dodig che cercava la rete appena possibile e Berdych che provava a tenerlo a fondo campo con i suoi due martelli di dritto e rovescio. La risposta è stata la chiave del tiebreak che ha deciso il quarto set ed il match a favore del serbo, che è salito in cattedra per 7 punti a 2. Alexander Zverev ha dominato il suo match di primo turno contro uno spento Paul-Henry Mathieu, mai entrato in partita, così come Jiri Vesely ha disposto agevolmente di uno svogliato Igor Sisjling, che ha deciso di attivare il suo talento soltanto nel terzo set, ed in particolare nel tiebreak decisivo, nel quale sprecava la bellezza di quattro set point con altrettanti errori, tre di rovescio e uno di dritto.
Stoppato nel terzo set definitivamente dalla pioggia Fabio Fognini, opposto all’argentino Federico Delbonis. Il nostro numero uno, al rientro dopo lo stop seguito a Parigi, gioca discretamente il primo set, giocando un bel tennis e cercando di scambiare poco contro un avversario non a suo agio sui prati. Vinto il primo set, il nostro giocatore, come spesso accade, si distrae ed esce mentalmente dalla partita, nella quale rientrava prepotentemente l’argentino, vincendo il set per 6-1. Riprendeva il bandolo del suo tennis Fognini, con un doppio break che lo portava sul 4-1 quando la pioggia tornava a rimandare il match definitivamente a domani, così come il secondo turno di Andreas Seppi.
Qui i risultati completi della giornata.