Prima semifinale a livello slam in carriera per lo spagnolo Bautista Agut, che supera Guido Pella e raggiunge il traguardo più importante della carriera. Erroneamente si potrebbe pensare che il tennista iberico abbia conseguito quest’obiettivo esclusivamente in virtù di un’erba piuttosto lenta che aiuta coloro che hanno un gioco che si sposa bene con la terra battuta, come il suo. È inevitabile che anche questo aspetto abbia influito, ma è altrettanto vero che lo spagnolo ha perso il primo set del torneo solamente oggi, dopo un’imbattibilità durata quattro match, ed ha sconfitto avversari come Khachanov e Paire potenzialmente ostici, seppur non propriamente specialisti della superficie. Bravissimo perciò Bautista Agut a cogliere al balzo l’opportunità di potersi spingere così avanti nel torneo, complice l’aiuto della dea bendata e delle condizioni favorevoli. Non è detto, inoltre, che la fantastica cavalcata dello spagnolo sia giunta al termine dato che in semifinale il suo avversario sarà Novak Djokovic. Il serbo ha già perso in due occasioni, quest’anno, contro il suo prossimo avversario, a Doha e a Miami, sempre su cemento, e non è utopia che ciò possa ripetersi anche nella giornata di venerdì. Ovviamente i favori del pronostico saranno dalla parte del numero uno del mondo, perché è una semifinale slam, dunque conta anche l’esperienza, e perché si gioca sull’erba, ma occhio a non sottovalutare Roberto.
Buona partenza dello spagnolo, che fin da subito si dimostra aggressivo in risposta, tanto da ottenere un break nel game inaugurale, mettendo pressione al suo avversario. L’accoppiata servizio-dritto dà molti punti a Bautista e gli permette di uscire da diverse situazioni complicate, ma anche il sudamericano riesce a trarre benefici dalla battuta, annullando tre palle break consecutive nel quinto gioco e restando aggrappato al parziale. Un lunghissimo e lottatissimo ottavo gioco permette a Pella di recuperare il break di svantaggio ed il game seguente, dove Guido cancella ben quattro palle break al suo avversario, gli consente di rispondere per il set. La solidità di Bautista e la sua superiorità non vengono però mai messe in discussione, non a caso per il nativo di Castellón de la Plana arrivano tre giochi consecutivi che gli consegnano la prima frazione.
I giochi consecutivi in favore di Bautista Agut in realtà diventano cinque grazie al break ottenuto, ancora una volta, nel primo game del set, tanto da costringere nuovamente Pella a recuperare lo svantaggio. Nonostante lo spagnolo si esprima ad un miglior livello di tennis, scagliando vincenti a ripetizione e spesso aggredendo il suo avversario su una seconda di servizio non sempre all’altezza, la chance del controbreak in favore di Pella arriva, nel quarto gioco, ma i troppi errori non forzati condannano l’argentino che si lascia scappare questa ghiotta opportunità. Senza più brividi, il set scema nelle mani di Bautista Agut, che incassa il parziale per 6 giochi a 4.
Nonostante i due set di svantaggio, Pella non sembra essere minimamente spaventato da questa situazione, d’altronde era già stato capace di rimontare Raonic nel turno precedente, ed i primi grattacapi nella mente del suo avversario si materializzano quando nel secondo gioco l’argentino piazza un break che lo proietta avanti nel punteggio. Bautista Agut prova a reagire, cercando di spostarsi per colpire il dritto e di prendere in contropiede il suo avversario, ma nonostante le palle break procurate nel finale di set ed i due set point brillantemente annullati, lo spagnolo non può nulla e soccombe 6-3.
Nella quarta frazione di gioco, infine, è Bautista Agut a prendere in mano le redini dello scambio, neutralizzando due delicate opportunità di break nel terzo gioco e contrattaccando nel game seguente, piazzando un break di vitale importanza. Pella ci prova sino all’ultimo, mettendo a segno dei punti spettacolari ed opponendo resistenza alle giocate del suo avversario, ma alla lunga è lo spagnolo che prevale e, dopo circa tre ore di gioco si lascia andare ad un’esultanza liberatoria.
[23] R. Bautista Abut b. [26] G. Pella 75 64 36 63