Illude, incanta, convince per due set Fabio Fognini. Poi si spegne la luce della ragione, del bel tennis, della tattica e inizia il solito copione visto tante, troppe volte. Lamentele che sfociano in giaculatarie, warning, proteste per l’arbitro cattivo, l’avversario che parla con il suo angolo, il medical timeout e l’interruzione per pioggia. Mettiamoci tutto nel calderone, cuociamo a fuoco lento, e tiriamo fuori dal nostro forno l’ennesima sconfitta piena di se e di ma. Comunque la si guardi una sconfitta.
Fognini gioca davvero bene a tennis per due set. Non fa entrare in partita il suo avversario, tocca bene la palla a rete, cercata con discreta continuità, risponde al servizio non in palla del suo avversarsio con ordine, e impone la maggiore qualità dei suoi colpi da fondo senza strafare. Alla bisogna tira fuori passanti di prima classe. Sembra andare tutto bene, quando però alla fine del primo set, avanti di un break e al momento di chiudere sul 5-4 e servizio Fabio si deconcentra, inizia la serie dei doppi falli (saranno 12 alla fine, contro gli 11 del suo avversario che però rischiava molto di più anche la seconda palla) che complicheranno il cammino del ligure, il quale, però, decide di non mollare e gioca un finale di set molto redditizio, vincendo il tiebreak. Lopez aumenta la percentuale di prime palle di servizio in campo, ma il match tecnicamente resta in equilibrio, se non fosse per la concentrazione di Fognini ormai ridotta al lumicino.
Nei tre set successivi niente da segnalare, se non quando detto prima. Aggiungiamo la richiesta di allontanamento del giornalista Ubaldo Scanagatta dal bordo campo, così come riferito da fonti della redazione della testata Ubitennis sui social, reo di trovarsi all’interno del campo, in effetti. Un gesto però che, se confermato, fatichiamo a capire, dato che il campo 16 non è proprio il più tranquillo del circolo e che in ogni caso si tratta di un giornalista, italiano, che sta facendo il suo lavoro silenziosamente, almeno crediamo.
Il finale del match è molto polemico, con Lopez che fa il gesto di ammutolire qualcuno dalle parti del clan di Fognini. I due escono dal campo chiarendosi, pare, dopo però aver usato vicendevolmente parole non esattamente gradevoli, il tutto rigorosamente ripreso da decine di smartphones a bordo campo. Secondo fonti della redazione di Sky Sport Lopez aveva qualcosa da ridire contro José Perlas, al quale ha detto “è la cosa più sporca che ho visto fare in vent’anni di carriera”. Vedremo se ci saranno sviluppi e ulteriori precisazioni che saremo ben lieti di dare.
Roger Federer sbriga la “pratica Daniel Evans” in poco meno di 1h e mezza di gioco. Svizzero in pieno controllo del match, con l’inglese nella scomoda parte della vittima sacrificale già contenta di essere sul centrale più importante del mondo contro la leggenda vivente. Così la partita procede senza scossoni, con scambi sempre gradevoli e il pubblico a godersi la festa. Federer intanto, senza sforzarsi più di tanto, è al quarto turno.
Sul campo 18 John Isner porta a casa tre tiebreak per altrettanti set contro Matthew Barton, bombardiere australiano proveniente dalle qualificazioni. Partita molto equilibrata quanto molto poco divertente, manco a dirlo, decisa dalle seconde palle giocate da Barton nei tre tiebreak, nei quali però l’australiano deve lamentare ben 4 set point (due nel primo e due nel terzo set) annullati dal suo avversario, abituato alle maratone di servizio sull’erba.
Qui i risultati completi della giornata nel tabellone maschile.