Qual è la maggiore differenza che separa una campionessa da un’ottima giocatrice? La buona tecnica, certo. La potenza del servizio e dei fondamentali, anche. Ma se questi elementi sono condivisi da decine di giocatrici fra le prime 100 della classifica Wta, c’è un altro fattore che hanno solo le migliori, destinate a salire nell’Olimpo del tennis: la personalità e la capacità di giocare punto dopo punto, di non mollare mai. Oggi questa differenza lo si è vista, nell’arco di una partita dove, da un lato del campo c’era la ventenne lettone Jelena Ostapenko, n. 13, che poche settimane fa ha sorpreso il mondo vincendo il Roland Garros. Dall’altra Camila Giorgi, 25 anni e n. 86 Wta, dalla quale ormai da oltre un lustro ci aspettiamo il grande risultato che finora non è mai avvenuto.
UNA QUESTIONE DI CARATTERE – Spiace dirlo, ma questo poteva essere davvero il torneo della svolta di Camila Giorgi. Nei primi due match ha battuto in modo convincente e autoritario due ottime giocatrici come la francese Alizè Cornet (peraltro rimontando da un lunghissimo primo set perso) e la statunitense Madison Keys. Oggi il match contro la lettone Ostapenko era certo il più arduo, ma c’era la sensazione che avrebbe potuto avere grandi chance di portare a casa la partita. Le due tenniste hanno infatti un gioco qualitativamente molto simile, basato sull’aggressività al servizio e alla potenza dei fondamentali: non era difficile intuire che il match sarebbe stato una lotta mortale sul ring senza esclusione di colpi, dove avrebbe trionfato la tennista più lucida ed efficace nei punti importanti. Così è stata Jelena Ostapenko, che ha rimontato di un break in entrambi i set proprio quando l’italiana serviva per chiudere i parziali e, una volta ottenuto il vantaggio, non ha lasciato scampo all’azzurra. Un dolorississimo 7-5 7-5 il risultato finale in un’ora e 22 di partite, che permette alla lettone di raggiungere i primi ottavi di finale a Londra, dove sfiderà l’ucraina Elina Svitolina.
LA CRONACA – Il match inizia in modo molto equilibrato, con pochi scambi brevissimi e punti decisi dal servizio e dalla risposta. Parte bene Ostapenko, che va avanti di un break nel terzo gioco, sfruttando qualche errore di troppo dell’italiana. Inizialmente un po’ contratta, Camila riesce a trovare le misure del campo e contrastare l’aggressività di Ostapenko, riconquistando il break e risalendo sul 3 pari. Sempre più in fiducia, nell’ottavo game Giorgi strappa un altro break, garantendosi la possibilità di servire per il set. L’inizio sembra procedere bene, con la nostra che sale 30-0. Poi d’improvviso, l’inspiegabile black-out: due doppi falli e un rovescio in rete di Camila permettono alla lettone di rientrare e riprendersi il break. Sul 5 pari la vincitrice dell’Open di Francia non trema: prima strappa il servizio a 30 grazie a un paio di risposte profondissime, per poi tenere la battuta a 15, chiudendo il primo parziale.
Il secondo set è un po’ la fotocopia del primo. Nonostante la delusione, Camila dimostra di esserci ancora, salvando una pericolosa palla break nel primo gioco. Per il resto il match è equilibrato fino al 3 a 2, dove l’italiana spinge con coraggio e si procura due palle break sul 15-40 grazie a un rovescio angolatissimo. Ostapenko annulla la prima con un ace, ma poi un doppio fallo regala il game all’avversaria. Nel turno successivo Camila fa un turno di servizio perfetto e grazie a due ace sale 5 a 2. Proprio quando il set sembra ormai deciso, l’italiana si spegne. Sul 5 a 3, nel momento di servire per il parziale, commette un altro doppio fallo e concede due palle del controbreak sul 15-40: annulla la prima con una splendida diagonale di dritto, ma nella seconda Ostapenko piazza una risposta di rovescio profondissima, che la riporta in parità. Sul 5 a 4 la lettone tiene facilmente il servizio con un ace, dopo due risposte sbagliate di metri della Giorgi. Sul 5 pari Giorgi sembra non esserci più mentalmente e va sotto 0-40, per poi perdere la battuta a 15. L’ultimo game è una formalità per Ostapenko, che acquista fiducia approfittando dei numerosi gratuiti della Giorgi e chiude a 15, garantendosi un posto agli ottavi di finale.
È sempre azzardato dare giudizi generali, ma si ha tanto l’impressione che questo match perso sia una sorta di metafora della tennista Camila Giorgi: colpi potentissimi e un tennis in grado di tenere testa a chiunque, ma una mente troppo fragile e una scarsa attitudine nel giocare bene i punti importanti. Quello che forse fa più rabbia è che per ampi tratti il suo tennis è stato superiore a quello di Jelena Ostapenko, che però ha mostrato la sua grinta, il suo eccezionale carattere – lo stesso che l’ha portata a vincere il Roland Garros e a ridosso delle prime dieci del ranking mondiale. Aspettiamo da tempo un cambiamento da parte di Camila, che però non è ancora arrivato: se prima l’età e il tempo erano dalla sua parte ora, a 25 anni, le prospettive non possono che essere diverse. Non chiediamoci quando la Giorgi diventerà una top-player, piuttosto è da domandarsi se lo diventerà, e il suo team dovrebbe interrogarsi sul come diventarlo. Prima che le tante speranze non si trasformino in amari rimpianti.
[27] A. Konjuh b. [8] D. Cibulkova 7-6(3) 3-6 6-4
V. Azarenka b. H. Watson 3-6 6-1 6-4
[4] E. Svitolina b. C. Witthoeft 6-1 7-5
[2] S. Halep b. S. Peng 6-4 7-6(7)
[13] J. Ostapenko b. C. Giorgi 7-5 7-5
[6] J. Konta b. M. Sakkari 6-4 6-1
[10] V. Williams vs N. Osaka
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Ci vuole il guru
Grande Rafa micidiale out anche Chakanov ci vediamo lunedì alla conquista di Wimbledon.
Deve mandare il padre in giro per il mondo per un anno e prendere Muratoglu come coach. Entra nelle prime 10…
Mouratoglu???
Si va beh, chi vuoi, basta che il padre si tolga dalle palle…
Eh povera ha avra’ bisogno di quel qualcosa che non ha nelli staff eee che peccato x lei
Peccato ,si poteva vincere
…. avevo scritto ieri “spero di essere smentito”…..ed invece…non si cambia mai
Ha perso con un doppio 7-5 contro la vincitrice del Roland Garros, e leggo commenti come se avesse perso contro uno del pubblico……
Il problema è come ha perso ! Indifendibile.
La giorgi ha fatto un bel Mach peccato per ultimi due game dei due set
Bel macht bel macht per niente e dai bisogna chiudere quando si ha L occasione é questa la differenza tra il campione e il giocatore medio !
Peccato
All’esame di maturità toppa ogni volta
Perche’ disastro?? Voi siete dei fans di Binaghi???
Padre a parte. Solo chi non gioca a tennis non sa che si può perdere partendo da 5-3 e 40 a 0. Il resto sono chiacchiere