Wimbledon: Djokovic cede un set a Bautista Agut ma si prende la finale

Il detentore della scorsa edizione dello Slam londinese si è guadagnato l'accesso alla finale. Nei confronti del bravo Roberto Bautista Agut, si è imposto con il punteggio di 6-2 4-6 6-3 6-2, in poco meno di tre ore di partita.

La cronaca – Nel corso della frazione inaugurale il tennista nato a Belgrado ha esibito un tennis rapido, privo di sbavature e ricco di cambi di ritmo, attraverso cui di frequente è riuscito a prendere il controllo degli scambi. Anche in quelli nati in uscita dal servizio del suo avversario spesso ha saputo fare altrettanto, facendo leva sull’esecuzione di mirabili ribattute, grazie alle quali ha veicolato a se il favore dei duelli. Bautista Agut, di contro, non è riuscito ad ostentare la medesima incisività, poiché ha praticato un gioco meno brioso, soffrendo eccessivamente la velocità e le angolazioni strette delle soluzioni offerte dal numero uno del ranking. Non appena Djokovic ha diminuito l’intensità del suo gioco, tuttavia, lo spagnolo è emerso ed ha dato vita a delle contese più combattute, in quanto ha potuto far valere la sua caratteristica regolarità nonché la capacità di esprimersi in una condizione di quasi totale assenza di errori. In merito al punteggio, il giocatore di Castellón de la Plana ha ceduto due break, al secondo e all’ottavo gioco, a seguito dei quali ha dovuto consegnare la frazione con un netto 6-2. Ma il tennista serbo ha abbassato notevolmente la guardia in avvio di secondo parziale, risultando a volte precipitoso nel desiderio di giungere rapidamente alla conquista del punto. La conseguenza principale di questo cattivo approccio con il set è stato quello di essere falloso. Bautista ha subito approfittato della scarsa attenzione del suo avversario e gli ha strappato il servizio al terzo gioco, rischiando di ottenere un altro break nel game di battuta seguente del serbo, in virtù del quale sarebbe potuto salire sul 4-1. Man mano che si è entrati nel vivo della frazione Nole è tornato ad esprimersi con la dovuta concentrazione. Sotto il profilo tattico ha cercato di verticalizzare il gioco con maggiore frequenza e quindi di effettuare delle improvvise discese a rete, anche perché ha incontrato molta più resistenza da parte del suo avversario in occasione dei palleggi da fondo campo. Ma lo spagnolo fin dal principio della frazione ha mostrato un rendimento alla battuta più che discreto, specie quando ha servito da destra. In questa maniera ha custodito il vantaggio fino alla vittoria, con il punteggio di 6-4. Mentre la terza partita si è aperta con Djokovic determinato a riprendere nelle proprie mani il destino del confronto. Così ha realizzato un tennis votato all’attacco, reso ancor più aggressivo in occasione turni di servizio dell’avversario, peraltro, si è dovuto scontrare con l’acerrima resistenza posta in essere dall’iberico. Quest’ultimo, oltre a ben contenere le manovre offensive di Nole, ha compiuto numerose ed eccellenti giocate di contrattacco. L’incontro in questa fase si è distinto per l’intensità e la lunghezza con cui si sono svolti i duelli fra i due giocatori (addirittura si è arrivati a 45 rallies durante il settimo game), una condizione del tutto anomala per il tipo di superficie così rapida. La pressione del serbo comunque non ha avuto momenti di flessione ed alla fine ha infranto il muro difensivo innalzato da Bautista Agut: al sesto gioco Djokovic ha concretizzato un opportunità di break procuratasi davvero coi denti e con cui si proiettandosi sul 4-2. Nel game successivo ha conservato il vantaggio, non senza difficoltà, considerato che si è visto obbligato a fronteggiare due palle break ed un avversario mai domo. Djokovic ha comunque traghettato la lunghezza minima di vantaggio fino alla conclusione, affermandosi per 6-3.

Roberto Bautista Agut

La contesa è proseguita alla stregua del parziale precedente. I due giocatori non si sono risparmiati in alcun aspetto del proprio tennis, in quanto ogni punto ha posto ad entrambi delle problematiche diverse. In apertura lo spagnolo è venuto a capo di un game di battuta davvero complesso, fra i più spettacolari per intensità e lunghezza, all’interno del quale ha dovuto annullare ben tre palle break. In seguito Bautista ha purtroppo iniziato ad evidenziare le conseguenza negative dei grandi sforzi fisici e mentali profusi nel corso dell’incontro. Di conseguenza ha perso un po’ di smalto e di dinamismo. Mentre il serbo è stato in grado di non allentare l’intensità del suo gioco. Così si è guadagnato un break al terzo gioco ed un altro, fondamentale, al quinto. Da quel momento in poi Bautista Agut ha deposto le armi in maniera definitiva, comprendendo l’impossibilità di tornare ad esprimersi a dei livelli elevati a sufficienza e di ribaltare le sorti del set. Djokovic è dunque balzato sul 5-1, non trovando più alcuna resistenza all’interno dei propri turni di servizio. Ha servito in conclusione per il match nel game di battuta seguente, sul 5-2, conseguendo la vittoria alla terza circostanza utile avuta durante i vantaggi e dopo averne vanificate altrettante sul 40-15.

Il punteggio:

[1]N.Djokovic b. [23]R.Bautista Agut 6-2 4-6 6-3 6-2

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