La cronaca – I due tennisti si sono nella sostanza equivalsi nel corso della frazione inaugurale. I primi game sono stati per lo più interlocutori, in quanto entrambi hanno indugiato in una fase di studio e non hanno posto in essere delle vere e proprie strategie offensive. Quando si è entrati nel vivo della frazione l’intensità della contesa è salita, anche se non ha raggiunto dei ritmi vertiginosi. L’elvetico si è dimostrato preciso nelle geometrie e costante nella pressione. Oltre a ciò ha saputo incidere a sufficienza con la prima palla all’interno dei proprio turni di battuta, compromettendo le qualità di ribattitore del serbo. Mentre il tennista di Belgrado ha opposto la sua caratteristica regolarità, nonché la capacità di saper contenere le azioni aggressive dell’avversario e di rilanciare imprevedibili contrattacchi. Alla battuta anche lui ha avuto un rendimento elevato, sebbene in alcune circostanze non abbia trovato la necessaria confidenza con la prima palla, permettendo allo svizzero di emergere negli scambi che sono nati dalla seconda, come accaduto nel corso del quarto gioco, quando ha dovuto annullare una palla break durante i vantaggi. Il set si è infine deciso al tie break, dove Federer ha cercato in ogni modo di azzardare della soluzioni offensive, verticalizzando spesso il gioco, ma si è dovuto scontrare con le straordinarie capacità difensive di Djokovic. Il serbo, malgrado abbia dovuto inseguire nel punteggio Federer fino alla metà dello jéu decìsif, alla fine ha trovato lo spunto determinante e si è imposto per 7-5. La reazione del basilese non si è fatta attendere ed è stata veemente. Nel game di apertura della seconda frazione ha strappato di forza il primo break dell’incontro. Sotto il profilo tattico ha continuato a compiere frequenti variazioni, eseguite spesso con rovesci in slice, al fine di non dare punti di riferimento e quindi di non rimanere inviluppato nella fitta rete di palleggi effettuati dal serbo. Nel gioco seguente Federer ha confermato il vantaggio senza troppo problemi e si è portato sul 2-0.
Il desiderio di rivalsa dell’elvetico non si è spento neanche in seguito, in quanto è riuscito a costringere l’avversario a cedergli un altro break al terzo game, per poi raggiungere il punteggio di 4-0. A quel punto Djokovic ha lasciato completamente scappare via il parziale, non lasciando trasparire alcun desiderio di voler dare vita ad una rimonta: sullo score di 5-1 per lo svizzero ha ceduto il terzo break della partita, a zero, consegnando il set del pareggio. Per ciò che riguarda la terza frazione è iniziata con il campione elvetico che ha insistito ad ostentare una notevole solidità al servizio, pur non mettendo un’alta percentuale di prime palla in campo. Il serbo di contro non è sembrato ancora il giocatore attento e dinamico che si è potuto osservare durante la frazione inaugurale. Soprattutto in occasione degli scambi ha continuato a soffrire l’imprevedibilità delle soluzioni adottate dell’elvetico, il quale ha insistito a compiere frequenti cambi di ritmo, che hanno minato la caratteristica regolarità di Nole. Ciò nonostante il numero uno del ranking ha ritrovato una discreta continuità di rendimento al servizio. Quando si è entrati nella fase fatidica della frazione è subentrata un momento di equilibrio fra i due giocatori, che si è distinto per la rapidità e la facilità con cui entrambi hanno difeso i rispettivi turni di servizio. Mentre in prossimità delle fasi terminali della frazione lo svizzero ha cercato di dare una scossa alla gara, quindi ha aggredito l’avversario in ogni maniera nei game di risposta, ma non è andato oltre l’acquisizione di una palla set ottenuta sul punteggio di 5-4. Il parziale si è ancora una volta risolto al tie break: Federer ha compromesso un eventuale andamento favorevole commettendo una serie di errori gratuiti nelle fasi iniziali e quindi lasciando scappare via in modo irrimediabile il serbo, che alla fine si è affermato per 7-4.
Il numero due del ranking, tuttavia, non si è perso d’animo ed ha mantenuto elevata la concentrazione sin dal principio della quarta frazione. Lo si è notato in particolar modo da come ha gestito i turni di servizio (dall’inizio del confronto non ha concesso alcuna palla break). Al quinto game ha cercato di prendere in mano il comando degli scambi nati in uscita dal servizio dell’avversario e di tentare l’allungo nel punteggio. Dopo diversi tentativi è riuscito nel suo intento, procurandosi due palle break, la prima delle quali si è rivelata essere propizia. Federer è giunto poi sul punteggio di 4-2 e nel game seguente ha compiuto di nuovo delle manovre arrembanti, scaturite dalla risposte ben assestate al servizio di Djokovic. In questa maniera si è guadagnato un altro break, che l’ha proiettato sul 5-2. Ma nel game di battuta seguente ha evidenziato un piccolo calo di tensione, in ragione del quale ha concesso il primo break del confronto. Il tennista di Basilea ha comunque fatto propria la frazione per 6-4, riuscendo a capitalizzare il secondo break di vantaggio. La finale si è quindi decisa al quinto set. Il tenore della gara è mutato radicalmente rispetto alle frazioni precedenti, in quanto la tensione l’ha fatta da padrona. Ogni punto è stato lottato duramente ed è spesso rimasto in bilico. Al quarto gioco Federer ha annullato due palle break di fila, ma nel turno di battuta successivo ha ceduto il servizio. In seguito il serbo non ha saputo consolidare il vantaggio, consegnando a sua volta il contro break, alla seconda possibilità concessa ai vantaggi. Lo svizzero si è quindi riportato a ridosso di Nole, sul 4-4. La gara è proseguita ad oltranza. Al quindicesimo gioco il break è arrivato in favore dello svizzero, ma sullo score di 8-7 non ha saputo approfittare del servizio a disposizione e beneficiare di due match point ottenuto sul 40-15, dando la possibilità al serbo di recuperare e conseguire il contro break. L’epilogo dell’incontro è giunto soltanto al tie break, sul punteggio di 12-12, dove ancora una volta il serbo ha saputo condurre a proprio favore i punti iniziali, per poi traghettare il vantaggio fino alla vittoria, avvenuta questa volta per 7-3, che gli ha consegnato il titolo.
Il punteggio
[2]R.Federer – [1]N.Djokovic 6-7(5) 6-1 6-7(4) 6-4 12-12(3)