La cronaca – La frazione inaugurale si è aperta con un break conquistato dalla Halep, che si è ben destreggiata tra i tentativi di velocizzare il gioco da parte della statunitense, riuscendo a prolungare gli scambi e ad emergere in modo proficuo. Anche in seguito si è ripresentato il medesimo tema tattico, per cui la Williams ha cercato di sviluppare delle manovre rapide, volte a liberare delle soluzioni aggressive, al fine di aggiudicarsi subito il punto. Mentre la tennista romena ha impostato la propria strategia nell’organizzazione di azioni articolare, fatte di colpi profondi, lavorati e spesso dalle traiettorie angolate, con l’obiettivo di allungare i palleggi e di mettere in risalto la poca reattività dell’americana. Quest’ultima ha comunque pagato il fatto di essere scesa in campo con troppa tensione addosso, risultando alquanto fallosa e soprattutto incapace di muoversi con il necessario anticipo nelle varie situazioni di gioco. Al terzo game questa condizione l’ha condotta a cedere un altro break, per poi trovarsi sotto 4-0. La Halep ha innalzato ancor di più l’intensità del suo tennis quando le sono risultate chiare le difficoltà dell’avversaria. Al sesto gioco, tuttavia, ci sono stati i primi segnali di reazione da parte della campionessa americana, che è stata in grado di mettere a segno una serie di vincenti di risposta al servizio della tennista di Costanza, procurandosi una palla per il contro break. Ciò nonostante la romena ha saputo rimediare con fermezza disarmante, venendo a capo del gioco. La Halep alla fine ha capitalizzato il cospicuo vantaggio imponendosi con un netto 6-2, in poco più di mezz’ora di gioco. In merito alla seconda frazione, è iniziata con la Williams più intraprendente. Quanto meno ha saputo aumentare il proprio rendimento complessivo all’interno dei game di battuta, incidendo con maggiore regolarità anche con la prima palla di servizio. La campionessa romena invece ha insistito a realizzare una prestazione estremamente solida, attenta e senza sbavature di rilievo. Non a caso il momento favorevole dell’americana si è rivelato essere soltanto interlocutorio, in quanto non appena la Halep è tornata a prendere l’iniziativa ha messo in seria difficoltà la sua avversaria, non lasciandole quasi mai il tempo e lo spazio per organizzare delle manovre di contrattacco. Al quinto gioco Serena ha ceduto il break, in quanto è risultata nuovamente troppo statica in uscita dal servizio, permettendo alla Halep di prendere il comando degli scambi in troppe circostanze e di prevalere. Al sesto game, di contro, la Halep ha consolidato il vantaggio con l’abituale autorevolezza e si è portata sul 4-2. La Williams in seguito ha evidenziato i soliti problemi nel contenere le ribattute ben piazzate della Halep, tanto da ritrovarsi conseguentemente nella condizione di inseguire i colpi smistati a destra e a sinistra, nonché a difendersi in maniera velleitaria. Nulla ha potuto dunque se non cedere un altro turno di battuta, che ha proiettato la romena sul punteggio di 5-2. La ex numero uno del ranking infine ha chiuso il confronto conservando il servizio a zero ed aggiudicandosi meritatamente il titolo della prestigiosa manifestazione britannica.
Il punteggio:
[7]S.Halep b. [11]S.Williams 6-2 6-2