Wimbledon, immenso Federer: batte Nadal ed approda in finale!

Il 40esimo episodio della rivalità Fedal non tradisce le attese e regala spettacolo. Ad uscirne vincitore è Roger Federer, che supera in quattro set Rafa Nadal e vola in finale. Finale numero 12 per lo svizzero, che contro Djokovic andrà a caccia del nono titolo a Wimbledon.

Alzi la mano chi avrebbe voluto assistere ad altri quattro set di questa splendida partita. Il capitolo numero 40 della storica rivalità Fedal non ha tradito le attese della vigilia ed ha offerto agli spettatori uno spettacolo fantastico, andato avanti per oltre tre ore. Entrambi i giocatori si sono espressi ad altissimi livelli, dando vita a scambi mozzafiato e tenendo tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo per via dell’imprevedibilità della sfida. Alla fine, a trionfare è stato meritatamente Federer, che si è imposto in quattro set, scardinando la resistenza del suo avversario e confermandosi re nel Campo Centrale di Wimbledon, che poi non è altro che il suo giardino di casa. È approdato dunque all’atto conclusivo del torneo lo svizzero, che andrà a caccia del nono titolo sui prati di Church Road – nella speranza di eguagliare Martina Navratilova – e tenterà di prendersi la rivincita su Novak Djokovic, che gli ha inflitto due delle tre sconfitte rimediate in finale. L’altro a dargli un dispiacere era stato proprio Nadal, nel 2008, ma quest’oggi Roger ha ristabilito le gerarchie, almeno sull’erba, portandosi in vantaggio 3-1 negli scontri diretti su questa superficie, pur essendo complessivamente sotto 16-24. Ottima prova del campione elvetico, che ha servito piuttosto bene ed è stato davvero bravo a mettere in difficoltà Nadal proprio su quello che sembrava poter essere la chiave del match: il servizio. Ebbene sì, perché durante queste due settimane il maiorchino aveva servito incredibilmente bene, scagliando persino più aces di Federer e facendo registrare delle statistiche davvero notevoli.

Nella giornata odierna, invece, Federer ha risposto alla grande, riuscendo spesso a mandare in difficoltà il suo avversario sin dall’inizio dello scambio; non è stato altrettanto bravo Nadal, che spesso ha faticato a rispondere al servizio dello svizzero ed in più di un’occasione non è riuscito a far partire lo scambio. L’unico passaggio a vuoto di Federer è avvenuto nel secondo set dove, dopo un inizio incerto, si è arreso alla distanza, cedendo il passo al suo avversario. Al contrario, nei restanti tre parziali, Roger ha giocato davvero bene, esprimendosi ad alti livelli non solo con il servizio, ma anche con i fondamentali e, complessivamente, ha dato l’impressione di essere superiore al suo avversario, ricordando a tratti i loro confronti del 2017. Nella giornata di domenica, Federer affronterà il serbo Djokovic e potrà beneficiare del tifo del caldo pubblico londinese, nella speranza di conquistare il suo ventunesimo titolo slam. Esce invece a testa alta dal torneo Nadal, in una giornata sfortunata per gli spagnoli, che come il suo connazionale Bautista Agut, nonostante sia riuscito a portare a casa il secondo set, è uscito sconfitto in quattro.

Primo set decisamente equilibrato, per non dire bloccato, dove i servizi hanno rubato la scena a tutto il resto, tanto da far riaffiorare nella mente degli spettatori la semifinale dell’anno scorso, che vedeva opposti Kevin Anderson e John Isner, ovviamente con le dovute proporzioni. Nonostante il parziale inaugurale non abbia presentato punte di qualità di gioco, il cui ritmo è stato perlopiù dettato dalle battute, qualche accenno di scambio si è visto e Federer ha addirittura avuto una palla break in suo favore, non riuscendo però a convertirla. Come facilmente pronosticabile, l’esito della frazione è stato determinato dal tie-break, probabilmente l’epilogo più giusto. Qui, dopo un inizio un po’ a rilento, caratterizzato da diversi errori non forzati, è stato lo svizzero il primo a piazzare l’allungo, conquistando cinque punti consecutivi e vincendo il jeu decisif con il punteggio di 7-3, da un iniziale 3-2 in favore di Nadal.

Un po’ a sorpresa, il secondo set si è rivelato piuttosto differente dal precedente, molto più squillante, tanto che fin dall’inizio non sono mancati scambi prolungati ed occasioni da entrambe le parti. Nonostante un avvio che potesse far presagire un altro parziale equilibrato, il turning point che ha avuto luogo nel terzo gioco ne ha brutalmente modificato le sorti. Federer ha infatti mancato l’appuntamento con due delicatissime palle break e, da questo momento in poi, è di fatto uscito di scena. Nadal è infatti emerso alla distanza, complici diversi errori – la maggior parte gratuiti – da parte del suo avversario, conquistando gli ultimi quattro games, lasciando per strada appena tre 15. Un 6-1 finale che premia lo spagnolo e che fa male a Federer, il quale ne esce abbastanza provato moralmente ma almeno integro dal punto di vista fisico.

ROGER FEDERER (SUI)
TENNIS – THE CHAMPIONSHIPS -WIMBLEDON – ALL ENGLAND LAWN TENNIS AND CROQUET CLUB – ATP – WTA – ITF – WIMBLEDON – SW19 – LONDON – GREAT BRITAIN – 2019
© TENNIS PHOTO NETWORK

È proprio nel terzo set che lo svizzero ha premuto sull’acceleratore, consumando parte della benzina che gli era rimasta in corpo. Una partenza decisa gli ha permesso di trovare il break del vantaggio, che un servizio ritrovato gli ha consentito di difendere cancellando tre palle break a Nadal. Solamente un guizzo di Nadal gli ha negato il doppio break e quindi il probabile 6-1 finale, ma ciononostante questo parziale si è rivelato appannaggio del campione di Basilea, che è riuscito a mettersi alle spalle il brutto secondo set ed a portarsi nuovamente in vantaggio, assicurandosi la frazione per 6 giochi a 3.

Il servizio è tornato ad essere un suo alleato, mentre la risposta non sembrava aiutare il malcapitato Nadal, che non ha tratto il massimo dei benefici neppure dal servizio. Si è trattato solo di una questione di tempo prima di sancire la superiorità dell’elvetico, che anche nel quarto set ha iniziato con il piede giusto tanto da strappare subito la battuta al suo avversario, mettendo un punto esclamativo sull’incontro. Il copione sembrava non poter essere soggetto a modifiche, perciò il parziale è andato via piuttosto liscio sotto il dominio dei servizi. Questi due immensi campioni, però, hanno riservato il meglio proprio per il finale, vale a dire due games spettacolari dove tutto ha rischiato di essere rimesso in discussione, facendo saltare qualsiasi tipo di schema o ipotesi. Da un lato Federer ha fallito due match point nel nono gioco, che in seguito il maiorchino si è aggiudicato dopo sedici punti disputati; dall’altro Nadal ci ha provato sino all’ultimo, senza mollare neppure un 15, ma dopo essersi visto annullare una palla break nel gioco seguente ed aver annullato due ulteriori match point con altrettanti miracoli, non ha potuto nulla sul quinto match point complessivo, dove un suo dritto fuori in lunghezza ha regalato a Federer il match.

Da campione qual è, Rafa non ha esitato a firmare un paio di autografi persino dopo una tale sconfitta, ma è inevitabile che lo spagnolo non possa essere soddisfatto a pieno della sua prestazione odierna. Al contrario, ha milioni di ragioni per sorridere Roger Federer, che si aggiudica un match importantissimo grazie ad una prova maiuscola, dimostrando di essere ancora tra i migliori al mondo di questo sport nonostante compirà 38 anni fra meno di un mese.

Due campioni eterni, una rivalità che vorremmo non finisse mai. Non ci rendiamo conto, e forse non lo faremo mai, di quanto fortunati siamo stati – e siamo tuttora – per aver assistito a ben quaranta match tra due dei migliori interpreti del tennis della storia mondiale.

Al di là di tutto.

Grazie Rafa. Grazie Roger.

[2] R. Federer b. [3] R. Nadal 76(3) 16 63 64

Federer e Nadal
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