Quest’oggi a Wimbledon gli spettatori hanno potuto assistere ad un miracolo più unico che raro: gli inglesi, di fronte alle intemperie e alla pioggia, hanno rinunciato alle loro inossidabili tradizioni, permettendo ai giocatori di scendere in campo anche nella sacra “Domenica di mezzo”. E così, finalmente, gli organizzatori vedono il main draw allinearsi agli ottavi di finale, con gli ultimi incontri rinviati ieri che si sono conclusi.
KYRGIOS E’ IMPECCABILE, SI ARRENDE FELICIANO LOPEZ- Questa edizione dei Championships potrebbe rappresentare, per Nick Kyrgios, una grossa occasione per dare prova del proprio talento, e fare finalmente l’ultimo passo verso i grandi traguardi; come lui stesso, in fondo, ha ammesso. L’australiano, sopravvissuto alla battaglia del secondo round contro Dustin Brown, ha concluso vittoriosamente la sfida contro Feliciano Lopez, sospesa nella giornata di ieri sul punteggio di un set pari. Anche lo spagnolo veniva da un match combattuto, nel quale aveva eliminato proprio il nostro Fabio Fognini, con alcune polemiche nel finale. E alla fine quest’oggi a prevalere sono state la maggiore freschezza ed esplosività del ragazzo di Canberra, che ha tenuto ottime percentuali al servizio e mantenuto un tennis aggressivo e propositivo. Così ha fatto dal canto suo anche Feliciano, grande specialista di questa superficie, che però non è riuscito a dare il meglio nei momenti importanti; sotto rete, infatti, l’iberico non ha fatto la differenza, anche a causa di ottimi passanti del suo avversario, e alla fine si è ritrovato senza soluzioni, impotente di fronte ai servizi implacabili di Nick.
Prima dell’interruzione, i due si erano spartiti un set a testa: Kyrgios si era aggiudicato la prima frazione per 6-3, mentre Lopez aveva pareggiato i conti con il successo al tie-break per 7 punti a 2. Alla ripresa, l’avvio di terzo parziale è molto lottato. Entrambi non cedono alcuno spiraglio al rivale nei propri turni di battuta servendo con buone percentuali, e si procede così fino al 3 pari. La prima svolta, tuttavia, arriva nell’ottavo gioco. In vantaggio per 4-3, l’australiano trova lo spunto vincente, aiutato da qualche errore del rivale a rete, e difendendo poi il break conquista senza problemi il set. Lo spagnolo sembra accusare il colpo, e sull’uno pari cede nuovamente di fronte agli assalti dell’avversario, perdendo ancora la battuta. Kyrgios continua a martellare da fondo e al servizio, e alla fine sul 5-3 si issa fino a match point in più occasioni. Lopez resiste in qualche modo, aiutato dalle circostanze, ma deve alzare bandiera bianca, con l’australiano che rimane impassibile quando, sulla palla match, l’arbitro gli da un warning piuttosto insensato, visto il momento. 6-3 6-7(2) 6-3 6-4 il punteggio finale.
Ora ad attendere l’australiano c’è il big match contro Andy Murray, favorito numero 1 per la conquista di questo trofeo. I favori del pronostico non possono che essere dalla parte dello scozzese, che d’altronde si è aggiudicato gran parte delle sfide contro di lui. Kyrgios però deve dare un segnale di maturità, e mettere in difficoltà il più blasonato avversario.
TROPPO BERDYCH PER ZVEREV- Se la prima sfida generazionale ha visto prevalere il “nuovo che avanza”, l’incontro sul campo centrale tra Alexander Zverev e Thomas Berdych mette in luce la distanza tra il giovane tedesco e il veterano ceco. Sono tanti i progressi che il ragazzone “Sasha” ha fatto negli ultimi tempi, non solo a livello tennistico ma anche mentale e di personalità; al contrario, Berdych è da tempo immemore il grande incompiuto, il tennista di ottimo livello che non riesce a compiere l’ultimo passo e deve cedere invece ai top player. Ma in fondo quel livello, nonostante non sia da numero 1 del mondo, è comunque quello di uno signore che ha fatto una finale Slam e raggiunto i vertici della classifica, e Zverev oggi, al suo esordio sul Centre Court del tempio del tennis, non ha potuto nulla. Il match è stato caratterizzato da continui bracci di ferro da fondo campo, da colpi potenti e profondi, ma anche da qualche tentativo di spezzare il ritmo e discese a rete pregevoli. La grande differenza tra i due, però, è stato il grande rendimento del ceco al servizio, che, in particolare nei primi due set e nel quarto, si è rivelato insuperabile per il tedesco.
Le prime due frazioni hanno un copione praticamente identico: per Berdych i turni di battuta scivolano via rapidamente, mentre Zverev fatica in più occasioni e non trova il ritmo giusto. Il finalista a Wimbledon 2010 trova il break nel secondo game del primo set e nell’ottavo del secondo, approfittando delle incertezze dell’avversario, e porta così a casa i due parziali. Nel terzo set, però, qualcosa cambia: quando l’esito sembra ormai scontato, infatti, Zverev strappa il servizio al rivale per la prima volta, e per di più a zero. Ottenuto il vantaggio, forse il tedesco comincia a giocare braccio sciolto, e si ritrova ad un passo dal doppio break, senza però andare a segno. Scampato il pericolo, invece, Berdych ritrova la concentrazione e l’efficacia precedenti, e fa pagare al giovane avversario le chance sprecate recuperando il break fino al 3-4 dopo un game interminabile, per poi impattare sul 4 pari. Zverev però non ci sta ad arrendersi senza lottare, e il risultato sono minuti di grande tennis: entrambi esprimono un ottimo livello, e danno spettacolo con scambi da fondo notevoli. Incredibilmente, però, sul 5-6 il ceco perde completamente le misure del campo, va sotto per 0-40 e alla fine smarrisce il set.
A questo punto, anche la quarta frazione si preannuncia combattuta e interessante, nell’entusiasmo del pubblico; purtroppo però così non sarà. Dopo due turni di battuta, infatti, arriva il momento decisivo che fa svoltare l’incontro in favore del ceco. Al servizio Zverev subisce l’aggressività di Thomas, che sfrutta la prima palla break utile e vola sul 2-1. Le resistenze del tedesco si esauriscono sostanzialmente nel game successivo, in cui raggiunge i vantaggi. Tiratosi fuori da questa situazione, infatti, Berdych vede il rivale sciogliersi, e ha vita facile fino al 6-1 conclusivo.
UN PERFETTO VESELY TRAVOLGE SOUSA- Aveva firmato una grande sorpresa, seconda solo all’uscita di Novak Djokovic, sconfiggendo Dominic Thiem, e oggi Jiri Vesely ha dato continuità alla grande prestazione messa in mostra contro l’austriaco. Il ceco infatti è entrato in campo determinato, sfornando un tennis perfetto, aggressivo ed efficace, sotto tutti i punti di vista. Di fronte a tutto ciò non ha potuto nulla il buon Joao Sousa, come sempre combattivo, ma privo di armi su questa superficie. Con due break a set, Vesely si è imposto nei primi due parziali con un doppio 6-2. Poco più comlessa la terza frazione, dove dal 5 pari ha messo il pilota automatico, prendendosi l’accesso agli ottavi, sicuramente un grande risultato per lui.
I risultati:
[10] T. Berdych b. [24] A. Zverev 6-3 6-4 4-6 6-1
[15] N. Kyrgios b. [22] F. Lopez 6-3 6-7(2) 6-3 6-4
J. Vesely b. [31] J. Sousa 6-2 6-2 7-5
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Giusto così. ….Feliciano a casa! Antipatico!