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Wimbledon: le dichiarazioni post match. C. Giorgi: “Ora sono più matura, nel 2012 ero una ragazzina”

Il tabellone femminile, giunto al termine della quinta giornata, prende sempre più forma in quel di Church Road. Altri uspet illustri si sono verificati tra ieri e oggi e tra tutti spiccano quelli delle due finaliste dello scorso anno: Garbiñe Muguruza e Venus Williams. La Venere americana si è dovuta arrendere, dopo una partita durissima, a Kiki Bertens, perdendo al terzo set per 8-6. La spagnola, dopo aver incassato la sconfitta contro la belga Alison Van Uytvanck, è stata abbastanza critica con gli organizzatori dello slam londinese, a cui ha “rimproverato” il fatto di averla collocata, in qualità di testa di serie numero 3, sul famigerato campo 2 battezzato anche come il “cimitero dei campioni“. In conferenza stampa, la nativa di Caracas, non ha nascosto la delusione sia per l’esito della partita, sia per lo scenario dove lo scalpo si è consumato. “Vorrei sempre competere sui campi più importanti, ma è così che funziona l’ordine di gioco e ora non posso più dire nulla. Al momento non c’è niente che possa fare e provare a dire qualcosa, adesso, non ha senso. Ho giocato il mio match su un bel campo, ma ovviamente i campi grandi sono ancora più belli“. Nonostante l’evidente amarezza, Muguruza non dimentica di congratularsi con l’avversaria e di riconoscere il valore del grande incontro disputato: “Ha giocato potente, ha preso tanti rischi e questa tattica ha funzionato per lei. Il mio livello, invece, non era dove avrei voluto“.

Muguruza si congratula con Van Uytvanck, al termine del match

La nostra Camila Giorgi, per la seconda volta in carriera, raggiunge gli ottavi di finale ai Championships, dopo aver lottato duramente contro la ceca Siniakova. Era dal lontano 2012 che la tennista di Macerata non raggiungeva un traguardo di livello in uno slam, in particolar modo sull’erba, la superficie che le ha donato l’unico titolo in carriera, ossia il WTA di s’Hertogenbosch nel 2015. L’azzurra, ai microfoni dei giornalisti, ha dichiarato: “Ho giocato ogni punto senza pensare al risultato, non mi interessava se ero sotto nel punteggio, io gioco allo stesso modo ogni quindici, che sia un match point o il primo scambio della partita. L’importante era restare nel match e farlo girare a mio favore, vincendo quel secondo set. Nel primo avevo sbagliato tatticamente, restavo dietro anche se la palla era a metà campo, non andavo a rete e commettevo troppi errori” -ha ammesso Giorgi, riflettendo sull’incontro disputato. Ti senti diversa rispetto a sei anni fa? “Sei anni sono tanti e io sono cambiata ovviamente. All’epoca ero una ragazzina, ora sono più grande, più matura e ho alle spalle tanti match in più e gioco meglio di allora” -ha risposto Camila alla domanda diretta di un giornalista.

Federer saluta il Centrale, dopo la vittoria su Struff

Roger Federer non ha avuto nessun problema contro Jan-Lennard Struff, giocatore che aveva già affrontato agli Australian Open in occasione del secondo turno. “Struff ha un grande servizio, ha raggiunto molti punti con quest’arma ed è sempre difficile trovare il ritmo con questo tipo di giocatori. Sono stato in grado di mantenere la concentrazione fino alla fine del gioco, quindi sono molto felice. Penso che sia stato un grande giorno, è stato importante per me vedermi così sicuro ed efficiente in tutti i miei turni di battuta” -ha spiegato Federer in conferenza stampa. “Sono sempre molto felice di giocare in questo torneo –precisa l’elvetico– porto con me sempre grandi ricordi e provo una sensazione unica ogni volta che gioco qui. Per me è molto divertente mettermi alla prova su questi campi, vincere o perdere, d’altronde stiamo parlando del torneo più importante e significativo di tutta la mia carriera“. Sul suo prossimo avversario, Adrian Mannarino, il basilese compie una leggera analisi preliminare: “Abbiamo già giocato contro più volte in passato, la prima proprio qui a Londra. Abbiamo recentemente giocato anche a Basilea, sebbene in condizioni indoor, e non mi dimentico che stavo per perdere. Mi ricordo quanto sia stato difficile per me vincere il terzo set. Adrian ama giocare sull’erba, sappiamo tutti che è un grande combattente, quindi sono felice di affrontarlo al quarto turno di uno slam, anche se spero di essere io a fermare lui e non il contrario“.

Giuliana Cau

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