Wimbledon: Marin Cilic eliminato a sorpresa da Guido Pella

La testa di serie numero 3 perde al quinto set contro Pella una partita che ha avuto due facce e che è stata rimandata a causa della pioggia.

Avete presente una cosa scontata? Talmente scontata da non essere nemmeno presa realmente in considerazione, indagata? Ecco, che Cilic superasse Guido Pella, argentino terraiolo che sui prati Londinesi così lontani dalla sua Bahía Blanca sicuramente non si sente a suo agio, era più che prevedibile, acclarato. Forse è proprio questo suo alone di imprevedibilità che rende questo sport tremendamente affascinante, ricco di sfaccettature.
A detta di tutti principale antagonista di Federer per il titolo, di altri addirittura favorito numero uno, Cilic era a Wimbledon per arrivare fino in fondo, sulla scia dell’entusiasmante successo al torneo del Quenn’s con una finale strepitosa contro Djokovic. Dopo un primo turno dominato si apprestava a giocare contro Pella che era già più che soddisfatto di essere giunto fino al secondo turno.
La cosa paradossale è che fino a mercoledì la partita stava seguendo il copione scritto e acclamato da tutti con il Croato sopra di due set in pieno controllo, e noi tutti ingenuamente già proiettati sulla semi finale più attesa, la rivincita della finale dello scorso anno contro Roger Federer. Poi a un certo punto la pioggia, elemento determinante e interveniente nel tennis, interrompe il terzo set con Pella in vantaggio di un break ottenuto in modo più che casuale. Viene rimandato tutto al giorno dopo ed è proprio nella giornata di giovedì che si verifica qualcosa di clamoroso. Tutti sappiamo che Marin non sia proprio un uomo di ghiaccio, ma di certo non ci si poteva immaginare che si potesse incartare in un banale secondo turno contro questo tipo di giocatore. Perde il terzo set, ma questo andava messo in preventivo, la cosa più spiazzante è stata lo smarrimento totale di Cilic dal quarto set in poi, si è visto un giocatore in totale confusione, disorientato, non più emotivamente stabile e in controllo della situazione, a questi livelli non puoi permetterti passi falsi del genere perché li paghi a carissimo prezzo. Pella ha capito la situazione e si è limitato a far giocare più colpi possibili la testa di serie numero 3, che soprattuto col dritto ha cominciato a inanellare un errore dietro l’altro.
63, ripeto 63 saranno gli errori non forzati, tutti concentrati nei due parziali finali, un numero davvero troppo elevato che per forza di cose ha pregiudicato l’esito di questo match. E così, con l’ennesimo dritto affossato in rete, dopo aver salvato 4 match Point, Pella alza le braccia al cielo senza neanche rendersi conto lucidamente di ciò che è appena accaduto.
Uno psicodramma “Ciliciano”, forse questo termine dovrebbe entrare di diritto nel gergo tennistico, visto che non è la prima volta che assistiamo a crolli di questo genere da parte del gigante croato.

Ipotizzare i motivi di una tale debacle è difficile, sicuramente la pressione di dover a tutti i costi arrivare fino in fondo e vincere non ha giovato a un giocatore che ha evidenti limiti caratteriali, limiti che differenziano un grande giocatore da un campione.

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