Wimbledon: quinto set ancora decisivo per Fabio Fognini, che si aggiudica la battaglia con Fucsovics

Fabio Fognini sconfigge Marton Fucsovics e vola al terzo turno. Vittoria sofferta per il tennista azzurro, che si è aggiudicato il secondo match del torneo al quinto set e si è guadagnato l’opportunità di sfidare Tennys Sandgren con in palio degli ottavi di finale più che alla portata. Esattamente come all’esordio con Tiafoe, Fabio non ha avuto vita facile ed ha alternato momenti positivi a passaggi a vuoto, riuscendo comunque a prevalere dopo oltre tre ore. Come da pronostico, l’ungherese si è rivelato un osso duro tanto da impegnare notevolmente Fognini, ma non a tal punto da ribaltare le aspettative della vigilia che attribuivano i favori del pronostico all’azzurro. Tanti errori e tanti vincenti da entrambe le parti, ma alla fine del match il ligure si è ritrovato con solo un punto in più vinto rispetto al suo avversario, che comunque si è rivelato sufficiente ai fini della vittoria finale. [fncvideo id=65865 autoplay=false]

Primo set caratterizzato da un break per parte, ma deciso solamente dal tie-break, dove Fucsovics si è imposto per 8 punti a 6, chiudendo al terzo set point. Nel secondo parziale, invece, è stato il break ottenuto da Fabio nel terzo parziale a determinarne l’esito, anche in virtù delle tre palle break annullate da Fognini nei due turni di servizio seguenti. Cruciale è stata la vittoria del terzo parziale per il nativo di Arma di Taggia, che si è assicurato la terza frazione di gioco al tie-break non prima di aver annullato due set point al suo avversario sul 4-5. Nonostante il vantaggio, o forse proprio perché appagato dal vantaggio, Fognini ha disputato il peggior set del torneo, racimolando appena due giochi e consentendo a Fucsovics di trascinare la sfida al quinto set. Fortunatamente, però, Fabio non ha tradito ed ha bissato il successo all’esordio, spuntandola nuovamente al quinto set, quest’oggi vinto 6-3 grazie ad uno sprint nel finale.

[12] F. Fognini b. M. Fucsovics 67(6) 64 76(3) 26 63

Antonio Sepe

Sono nato tre giorni dopo Jannik Sinner. Il talento, però, l'aveva già preso tutto lui. Guardo il primo turno di un Atp 250 con lo stesso entusiasmo di una finale di Wimbledon.

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