WIMBLEDON UOMINI 2014. FINALE DA LEGGENDA!

La finale dei sogni attende milioni di fans ed appassionati in tutto il mondo. Roger Federer, il re dell’erba , e Novak Djokovic daranno vita al match più atteso della stagione, emozioni che solo Wimbledon può dare. Esattamente due anni fa , guardando Roger alzare il trofeo per la settima volta , in molti affermarono che quella sarebbe stata l’ultima  istantanea dello svizzero vincente a Church Road, anzi di più, nel corso di questi due anni molti osservatori ed ex-campioni hanno categoricamente affermato che Roger Federer non avrebbe più vinto uno slam: Mcenroe il primo fra questi. Ebbene , due anni dopo, gli eventi potrebbero prendere tutt’altra piega. Dodici mesi fa, uscito mestamente di scena , Federer  sembrò suffragare queste cupe previsioni. Dodici mesi passati a ritrovare motivazioni, emozioni , e forma fisica che sembravano perdute; dodici mesi mesi trascorsi a provare una nuova racchetta , un  nuovo strumento con cui entrare in simbiosi perfetta, ed a giovarsi  dell’aiuto di un coach d’eccezione ,nonchè  grandissimo interprete del gioco d’attacco, come Stefan Edberg. Il risultato è stato ottimale! Un Federer che a quasi 33 anni può apporre l’ottavo sigillo al torneo più prestigioso del mondo e far salire a 18 il numero dei suoi slam!
Torneo agevole fin qui quello di Federer; mai un momento di seria difficoltà, non nell’insidioso quarto di finale disputato contro Wawrinka, e men che mai contro Raonic nella semifinale dominata ieri.
A Novak Djokovic il compito di spezzare il sogno di Roger e di milioni di fans dello svizzero.
Nole giunge a questa finale consapevole di dover riprendere la trama che conduce alla vittoria, trama interrotta lo scorso anno da un Andy Murray in stato di grazia e quasi spinto dall’intero Regno Unito a compiere l’impresa attesa da 77 anni, un britannico vincitore dei Championships. Ecco, è da quella finale, oggettivamente persa male un anno fa , che Novak troverà ispirazione ed esperienza per provare a riagguantare il titolo che fu suo nel 2011. E stavolta una motivazione in più , una molla pazzesca, sarà la certezza di riprendersi il numero 1 del ranking in caso di vittoria; poichè, come in tante storie, esiste il convitato di pietra, quel Rafa Nadal cui l’erba risulta sempre più indigesta e  che vedrebbe  sfilarsi la poltrona di primo della classe in caso di vittoria del serbo, o  vedrebbe allontanarsi Federer nel computo degli slam vinti in caso di trionfo  dell’elvetico.
Che partità sarà?
L’emozione alberga in ogni giocatore che varca la porticina che porta al centrale, per quanto sia lunga la strada percorsa, gli anni passati da protagonisti del circuito, le numerose vittorie fin qui ottenute.
Il pubblico del centrale, c’è da scommetterci, sarà dalla parte di Roger; tanto Nole ha tempo per riprovarci e per lui altre occasioni arriveranno!
L’amore per Roger è sconfinato!!
Ci sarà di certo un Federer votato al’attacco immediato, tutto proteso ad impedire che gli scambi si allunghino , che Nole la metta su un ritmo che alla lunga diventi troppo difficile da sostenere. Un match troppo lungo sarebbe davvero complicato da portare a casa; meglio affidarsi ai classici schemi da erba: serve and volley nei turni di servizio, magari qualche chip and charge in quelli di risposta, tutto profondo e magari senza peso, per mettere il serbo in difficoltà  da subito, per impedire a Nole di assestare quei colpi che sembrano interlocutori ma che,in realtà, sono il preludio alla presa di comando dello scambio e all’immediato elevarsi dei giri .
Roger può questo e molto di più.
Novak , da parte sua, si preparerà a scombinarne i piani, attuando il suo gioco che nella velocità, profondità , apertura angolare perfetta e nei recuperi prodigiosi in difesa ha le sue basi. Il suo fisico , la sua elasticità pazzesca , alla fine, potrebbero fare la differenza e Djokovic questo lo sa; cercherà di far correre Federer su ogni ciuffo d’erba o di «passarlo» in ogni occasione che avrà, variando gli schemi in continuazione per non dare mai allo svizzero la possibilità di usare la sensibilità del suo braccio, vera arma letale per ogni avversario di Roger.
Una grandissima finale di certo ci attende  , anzi un finale da sogno comunque vada, per la favola  che ogni anno viene raccontata a Church Road , Wimbledon , Londra.

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