31 anni e non sentirli, specialmente se trascorri la giornata accanto ad un gruppo di bambini che dalla vita, purtroppo, non ha avuto molto. Ha deciso di festeggiare così Novak Djokovic pensando, come spesso accade a chi la fortuna ha potuto toccarla con mano, ai disagiati, a tutti quei ragazzini serbi che ogni giorno lottano per un pasto caldo e la possibilità di un’istruzione, perché laggiù la scuola occupa ancora un posto cardine nei valori e nelle aspettative delle famiglie. Nole, dall’alto delle sue trentuno primavere, appare come un pargolo tra pargoli, come un uomo che in mezzo ai piccoli sembra più grande solo fisicamente, perché lo spirito, in mezzo a loro, ritorna bambino. La sua Fondazione, creata nel 2007 e gestita dalla moglie Jelena Ristic, è un’organizzazione globale con uffici in Serbia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Il suo impegno si può suddividere in due parti: da un lato, una funzione di difesa globale per la quale si popone di motivare e incoraggiare i responsabili politici di tutto il mondo a fornire un sostegno finanziario adeguato all’ECE (Educational Credential Evaluators) e al suo sviluppo; dall’altro i progetti sul campo, principalmente in Serbia, ma con azioni mirate anche in Bosnia, Croazia, Australia e Stati Uniti. Le due componenti chiave delle iniziative della Fondazione sono la costruzione di scuole dell’infanzia e la giusta formazione degli insegnanti, progetto ambizioso e molto impegnativo, soprattutto in una terra come l’ex Jugoslavia, dove la povertà è molto diffusa e i minori spesso sono costretti a lavorare o a chiedere l’elemosina per non morire di fame. A tal proposito il campione slam, sempre molto attivo sui social, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook nel quale invita tutti coloro che sono interessati a partecipare all’iniziativa (anche solo con una piccola donazione) e si augura, entro la fine della giornata, di raggiungere la cifra prestabilita, non a caso quei trentuno mila dollari che sono l’effigie palpabile dei 31 anni appena compiuti:
Oggi è il Grande 31!!!Incredibile come vola il tempo e ogni giorno mi rendo sempre più conto di quanto sono stato fortunato ad essere circondato da persone care e che hanno una grossa esperienza sul campo. So quanto può essere difficile crescere in tempi difficili e come solo un piccolo gesto può fare la differenza. E’ per questo che ho deciso di dedicare questo compleanno ad una causa a me vicina e cara al mio cuore: la Fondazione Novak Djokovic. Abbiamo aperto nel 2007 e da allora il nostro team ha lavorato in Serbia per consentire ai bambini delle comunità svantaggiate di crescere, giocare e maturare in ambienti stimolanti, creativi e sicuri, per imparare a rispettare gli altri e avere cura del proprio ambiente. Unitevi a me nel sostenere la nostra causa. Il vostro contributo avrà comunque effetto, che doniate $5 o $500. Ogni piccolo aiuto è importante. Raggiungendo il nostro obiettivo, aiuteremo 442 bambini a frequentare la scuola materna per un mese e questo è un grande inizio! Grazie per il vostro sostegno, i bambini sono il nostro futuro!
Un impatto sicuramente azzeccato, quello attuato da Nole, nel focalizzare l’attenzione del web alla sua causa benefica tramite Facebook e Istangram, social che gli fruttano oltre 11 milioni di followers e quindi una discreta fetta di possibili donatori. Djokovic, molto probabilmente già in serata, si recherà a Parigi per iniziare gli allenamenti in vista del Roland Garros, il secondo slam stagionale che due anni fa lo ha visto vincitore e realizzare il traguardo del Career Grand Slam, mentre lo scorso anno uscire mestamente ai quarti di finale, eliminato da Dominic Thiem in tre set. Dopo un inizio d’anno travagliato dai dolori al gomito e una condizione psico-fisica non adeguata, nel recente torneo di Roma il belgradese è sembrato dare evidenti segnali di ripresa, arrivando in semifinale e giocando, per un set, alla pari col futuro campione Rafael Nadal. I French Open saranno un banco di prova importante per constatare se Nole sarà in grado di competere al meglio dei 5 set e per certificare se la buona prestazione romana non sia stata solo una sporadica fiammata.
Nel frattempo, non resta che rinnovare i migliori auguri di buon compleanno al campione serbo, con la speranza di rivederlo giocare al massimo delle sue potenzialità il più presto possibile.