Le fotografie di Eugénie Bouchard e di Caroline Wozniacki in bikini per l’annuale Sport Illustrated Swimsuit issue hanno fatto il giro del mondo. La tennista canadese, finalista a Wimbledon 2014, e l’ex n. 1 del mondo danese sono forse le più belle top-player del circuito Wta. Capelli biondi, fisico mozzafiato e occhi ipnotici, hanno conquistato migliaia di fan in tutto il mondo non solo per le loro qualità in campo.
LO SFOGO DI UNA LEGGENDA – Se molti maschietti hanno gradito gli scatti delle due tenniste, non sono mancate le polemiche, soprattutto delle donne. Stanche che delle sportive, pur affascinanti, debbano esporre il loro corpo al di là delle competizioni agonistiche. Tra questi si è fatta notare l’ex n. 1 del mondo e vincitrice di 18 Slam Chris Evert. La statunitense, che oggi è una meravigliosa 62enne, da giovane è stata una sorta di sex-symbol, soprattutto durante il periodo di fidanzamento con Jimmy Connors, con il quale ha formato una delle coppie più vincenti del tennis insieme al duo Andre Agassi-Steffi Graf. Evert ha deciso di sfogarsi sul suo profilo Twitter, criticando apertamente la scelta di Wozniacki, Bouchard e Serena Williams di apparire negli scatti di Sport Illustrated:
I really appreciate a healthy looking body….but I, for one, have had enough of looking at girls in bikinis… Just sayin..#SIswimsuit
— Chris Evert (@ChrissieEvert) February 25, 2017
On Twitter, that is!!!
— Chris Evert (@ChrissieEvert) February 25, 2017
L’OPINIONE DI BOUCHARD – “Apprezzo molto un corpo bello e in salute… Ma personalmente ne ho abbastanza di vedere ragazze in bikini… Per dire, eh”, ha commentato Evert, aggiungendo l’hashtag #SIswinsuit. Certo, la campionessa di Fort Lauderdale non è la prima a criticare le fotografie di sportivi svestiti su SI. Dal canto loro, le dirette interessate hanno difeso più volte la loro scelta, sostenendo di non vederci nulla di male. Durante un’intervista, Génie Bouchard ha detto che è un bene che “i media abbiano iniziato a diffondere le immagini di diversi tipi di corpi femminili”, che permette alle donne “di avere più fiducia in se stesse e nel loro aspetto”. Certo, i tempi sono cambiati rispetto a quelli della Evert. Un bel corpo svestito, anche se di una tennista, ormai non ha più nulla di amorale. L’importante è che, per un’atleta, lo sport venga sempre prima della pura bellezza estetica.