A dirla tutta, era nell’aria.
Chi scrive, amante sfegatato di Roger, l’aveva intuito, come tutti voi che leggete.
Sono quelle cose che pensi, che non vuoi nemmeno dire a voce alta, perché temi si possano poi avverare.
E infatti, è andata così.
STAGIONE FINITA PER ROGER FEDERER.
Le dichiarazioni di Luthi dell’altro giorno erano solo il preludio, poi è arrivato il tweet “maledetto” con la conferma del diretto interessato: bye bye baby, see you soon in 2021.
La storia si ripete, ed è lo stesso Roger a esserne consapevole; l’intento dichiarato è quello di prendersi tutto il tempo necessario per un pieno recupero, proprio come accadde a cavallo tra il 2016 e il 2017.
Allora, io fui uno di quelli molto scettici su un completo recupero, avevo già dato per spacciato lo svizzero; dovetti ricredermi, per fortuna mia e di qualche milione di fan in giro per il mondo.
La scelta si rivelò azzeccatissima e Federer tornò in Australia e fece capire a tutti che il Re non aveva alcuna intenzione di abdicare.
E siamo a oggi; essendo quello al ginocchio un tipo di intervento delicato, Roger e il suo staff avranno valutato attentamente tutte le opzioni disponibili, e questa pandemia che ha stravolto le carte in tavola in tutto il mondo, ha dato loro la possibilità di non affrettare i tempi di recupero.
Luthi era stato chiaro: “La ripresa non è così veloce come speravamo”; Roger nel suo annuncio ha aggiunto: “Voglio prendere tutto il tempo che sarà necessario per tornare a giocare al meglio delle mie possibilità”.
Realisticamente, questo 2020 sarà un anno disastroso per il tennis, con tanti tornei cancellati e con quelli che vedranno la luce, che saranno giocati forse senza pubblico e di sicuro uno di seguito all’altro.
Non le condizioni ideali per il Re, che a quasi 39 anni, può permettersi il lusso di fare questo stop & go per dare il meglio al rientro.
Ipotizzando che le Olimpiadi siano sempre tra i prossimi futuri obiettivi da centrare, ha senso fermarsi fino al 2021, recuperare a pieno dal punto di vista fisico e tentare il tutto per tutto.
Ipotizzando che vincere un altro Wimbledon sia tra i desideri del Re, far passare questi mesi maledetti di un 2020 maledetto, ristabilendo una perfetta forma fisica, ha senso lo stop preso in accordo col suo team.
Noi Rogeriani dobbiamo farcene una ragione, il Re va maneggiato con cura.
Lunga vita al Re, noi saremo qui ad accoglierti a braccia aperte, per un 2021 spumeggiante!