E’ stato un fulmine a ciel sereno, ma per chi bazzica nelle stanze della Federtennis Argentina non più di tanto. Daniel Orsanic, il capitano di Coppa Davis coautore della storica insalatiera vinta due anni fa contro la Croazia, è stato esonerato. Reo, probabilmente, di non aver sostenuto la nuova dirigenza che ora governa la AAT (Asociacion Argentina de Tenis), inizialmente era stato confermato a presiedere lo spareggio previsto per Settembre, contro la Colombia, da giocarsi in casa. Ieri, invece, la notizia che a guidare il team albiceleste sarà un trittico con tre membri storici della Legiòn, il gruppo di giocatori che nei primi anni 2000 ha portato alla ribalta il tennis argentino, ovvero Guillermo Coria, Gaston Gaudio e Guillermo Canas. L’uscita di scena di Orsanic ha radici vecchie, ossia da quando l’ex capitano ha scelto di schierarsi con José Luis Clerc nella battaglia elettorale per la presidenza. Essendo già nell’organigramma dell’AAT avrebbe dovuto mantenere un profilo basso, ma invece ha preferito esporsi, forse troppo, e i nuovi dirigenti non hanno approvato la sua presa di posizione, sebbene loro stessi smentiscano che la mancata riconferma dipenda da questo. “Non avevamo le stesse idee –ha affermato il portavoce della presidenza Acasuso– c’era un clima teso e abbiamo preferito non estenderlo ai tennisti. Loro devono solo pensare a giocare”. Ad avallare la decisione avrebbe contribuito un’indiscrezione secondo la quale Gaudio (vincitore dell’edizione 2004 del Roland Garros) avrebbe portato con sé uno sponsor di livello, la Peugeot, un marchio storicamente legato al Tennis, un’azione da non sottovalutare per una federazione che non naviga di certo nell’oro.
Juan Martin Del Potro, che assieme a Guido Pella, Leo Mayer e Federico Delbonis ha regalato alla sua nazione la prima insalatiera d’argento, si è mostrato sorpreso ed amareggiato per la decisione della Federazione. La Torre di Tandil si trova ora a Los Cabos in Messico, per disputare il primo torneo sul cemento outdoor post Wimbledon e ha espresso il suo pensiero, sulla vicenda, senza riserve. Ha dato una valutazione negativa alla questione, dato che il suo rientro in Davis, culminato con la vittoria del 2016, era stato un capolavoro diplomatico proprio di Orsanic, dopo che per anni il rapporto burrascoso con David Nalbandian lo aveva indotto ad allontanarsi dalla sua squadra nazionale. Il fatto che la nuova dirigenza sia appoggiata anche dall’ex nemico sembra fungere da pietra tombale per la fine del suo sodalizio con la AAT. “La notizia mi ha davvero sorpreso. Ero a Los Cabos, mi sono svegliato e l’ho scoperto così. È stato un gesto irresponsabile, non era il modo di allontanare l’unico capitano che ci ha fatto vincere la Davis. Né lui né Mariano Hood, né tanto meno tutto lo staff tecnico, meritavano questo finale“. Palito ha poi rivelato di essersi messo in contatto con Orsanic per manifestargli la sua vicinanza. D’altra parte lo stesso tecnico lo aveva seguito in giro per il tour, nel 2016, quando ancora non aveva un allenatore. Adesso DelPo ha trovato l’uomo giusto in Sebastian Prieto e ha confermato che non giocherà lo spareggio. “Ora tocca ai giovani giocare per la Coppa –ha aggiunto Del Potro, che poi ha così chiosato –Non ci sono mai stati tre capitani, non so chi abbia preso questa decisione, bisogna prima vedere cosa succede perché è difficile giudicare prima degli eventi. Ma per me, Orsanic, ha fatto un grande lavoro“.