Jan-Lennard Struff in tribunale per avere scaricato la sua ex coach

Il tedesco, numero 63 del mondo, è stato citato in giudizio dalla sua ex allenatrice, la connazionale Ute Strakerjahn, che lo accusa di averla "fatta fuori" di punto in bianco con una magra buonuscita.

Jan-Lennard Struff è sembrato un po’ impacciato alla sua prima udienza in tribunale. Dall’alto del suo metro e 96, il 26enne originario di Warstein è comparso dopo essere stato citato in giudizio dalla sua ex allenatrice, la tedesca ex numero 189 del mondo Ute Strakerjahn. La cinquantacinquenne, da oltre venti anni coach di livello internazionale è stata, infatti, “fatta fuori” da Struff di punto in bianco, proprio sul più bello; e ora chiede i danni.

LA DELUSIONE – Strakerjahn parla di profonda delusione dal punto di vista umano e professionale. “Il fatto che i giocatori e gli allenatori si separano, è una cosa normale”, ha premesso la donna, contestando però il modo davvero “poco elegante” con cui Struff le ha dato il benservito. “Lo ho sempre considerato Struff come un amico di famiglia, ho investito molti anni di tempo, impegno e competenza per Struffi (è questo il soprannome del tedesco, NdR). E ora, proprio quando la nostra collaborazione iniziava a dare i suoi frutti, Jan-Lennard ha deciso di scaricarmi. Ho avuto qualche sospetto dopo il suo debutto alla Coppa Davis nel 2015. Chissà quante pulci gli saranno state messe nell’orecchio. E chissà quanti soldi…”

2016-Ute-Strakerjahn

LA CONTROVERSIA – Jan-Lennard è arrivato in tribunale accompagnato dal padre Dieter e dall’avvocato Filippo Pröbsting, con abito scuro e scarpe da tennis bianche. Un momento di tensione, considerando che Ute Strakerjahn è stata suo coach e amica per oltre nove anni. Insieme hanno raggiunto il best ranking di 46 del mondo il 27 ottobre 2014; a luglio 2015 Struffi ha annunciato la fine della loro collaborazione e l’inizio di quella con l’ex Davisman Carsten Arriens, 46 anni con l’attivo la partnership con Andrea Beck (best ranking 33 del mondo). Oggetto della controversia sarebbe la “buonuscita” di Ute. Per la coach non si tratterebbe solo degli “almeno” 170.000 euro per corsi di formazione e di supporto concorrenza e commissioni da ricavi di prezzo, avviamento, di sponsorizzazione e pubblicità ma anche degli introiti derivanti dai futuri contratti. Almeno da quelli che Struff firmerà per i prossimi sei anni.

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OTTO SETTIMANE PER UN COMPROMESSO – Per l’avvocato di Ute, Christian Niedzwicki, la percentuale di commissione nel contratto (fino al 20 per cento sul fatturato) è relativamente bassa: “Ion Tiriac ha ottenuto fino al 40 per cento dopo il distacco da Boris Becker”, ha osservato. Entrambe le parti hanno otto settimane di tempo per trovare un compromesso. Ma su questa possibilità l’avvocato di Struff, Pröbsting, sembra scettico e teme che la controversia potrà essere determinato solo da una decisione del giudice: “Le idee sono troppo divergenti. Jean spera che la questione si risolva presto così da potersi concentrarsi nuovamente sul tennis”. Quest’anno Struff, terraiolo e tifoso del Borussia Dortmnund ha fatto fuori Stan Wawrinka a Parigi Bercy prima di arrendersi a John Isner. Mentre ha raggiunto i quarti a Kitzbühel, dove si è arreso al vincitore il nostro Paolino Lorenzi. A pochi giorni dall’inizio del 2017 Struff, intanto, si allena con il preparatore atletico in vista della stagione australiana.

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