Tra due settimane ricomincerà la stagione tennistica. Sono tanti i temi caldi, le aspettative, le curiosità. Di cero, sarà un anno importante per Roger Federer che tornerà nella Hopman Cup, (a seguito del forfait dato per “problemi di budget” all’ultimo per il torneo di esibizione che si tiene in Asia, la IPTL) la tradizionale gara di esibizione a squadre mista, in programma a Perth, in Australia dove farà coppia con Belinda Bencic.
Certamente, quello passato per l’elvetico è stato l’anno peggiore della carriera con una finale persa a Brisbane e per l’operazione subita al ginocchio sinistro e i problemi alla schiena, che con grande rammarico (è l’unico grande titolo che non ha ancora agguantato) ne hanno impedito la partecipazione ai giochi olimpici, concludendo di fatto l’annata a Luglio. Ma allora perché ripartire? Perché ripartire se hai vinto tutto, i soldi di certo non ti mancano? E con un fisico che, nonostante le tante precauzioni, appare piuttosto fragile.
Una potenziale risposta arriva da un’intervista rilasciata alla CNN di Patrick Rafter (ex tennista australiano due volte vincitore dell’Open degli Stati Uniti e due volte finalista a Wimbledon) che intento a dare pronostici per la nuova stagione, su Federer dice: “Credo che lui pensi di poter davvero vincere un altro Slam. Forse può farlo. Anche perché qual è il suo obiettivo? Essere numero cinque al mondo? Non si può mai togliere fuori dai giochi un campione.”Ancora più convinte sono le dichiarazioni di Tony Roche, suo ex coach, che si è spinto a dire che se sarà libero da infortuni potrebbe continuare per ancora 2-3 anni e magari vincerà anche 1-2 Slam. Per questo il maestro svizzero sembra più carico che mai: già da qualche settimana sta svolgendo allenamenti a Dubai in compagnia del francese Lucas Pouille.
Lui pensa di aver ancora tanto da dare al nostro sport, sa che può essere ancora competitivo e che tante persone lo amano. Dire ora se vincerà uno slam o meno sarebbe da pazzi. Sicuramente è un’impresa piuttosto ardua, ad oggi almeno 5-6 giocatori sono di gran lunga superiori a Federer. Certo, se sfrutta un buon tabellone e uno stato di grazia fisico soprattutto (come a Wimbledon, ultimo torneo giocato) può dire benissimo la sua per regalare a tutti i suoi appassionati il trionfo più bello perché fino a qualche anno fa ha messo in cantiere Slam come scudetti della Juventus, uno dopo l’altro, scintillanti ma non tutti saporiti. Il prossimo sarà come quello del Verona, del Cagliari o della Roma. Uno Slam che varrà per 10, come l’ultimo Us Open di Sampras. E quel giorno gioiranno tutti, persino quelli che non l’hanno mai amato. Che magari sono gli stessi che avevano la pettinatura da Little Tony nel giorno del suo primo Slam e adesso hanno qualche ruga e capelli bianchi sparsi qua e là.